“Parole di disordine”: a Pietrasanta la XI edizione di “Libropolis”

PIETRASANTA\ aise\ - Il primo festival in Italia ad abolire la quota di iscrizione per gli editori, per ribadirne la fondamentale importanza nell’ecosistema della cultura e nella promozione attiva della lettura, con l’obiettivo di raccontare i libri facendo duellare le idee e, in questo modo, reagire al calo degli indici di lettura. Con questa petizione di principio, venerdì 10 ottobre, si apre la nuova edizione di Libropolis col titolo “Parole di disordine”: cercare l’inattualità nell’attuale, quindi quei libri e quegli ospiti che sappiano parlare delle cose del mondo senza essere vittime delle parole d’ordine del momento.
Organizzato da Libropolis APS, quest’anno con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del MiC e con il patrocinio del Comune di Pietrasanta, edizione dopo edizione il festival Libropolis continua a indicare le coordinate culturali in cui muoversi nel disordinato ordine politico, letterario, sociale ed economico, attraverso dibattiti, duelli e reading, con ospiti ed editori di eccezione.
Nel magnifico complesso di Sant’Agostino, da venerdì 10 fino a domenica 12 ottobre, Libropolis – La città che non c’è consentirà al pubblico di conoscere i libri e i loro autori superando lo stanco formato delle presentazioni e puntando piuttosto a stimolare duelli, polemiche e dibattiti senza esclusione di colpi: due processi (a Pasolini e a Elon Musk), una discussione in cui le domande ai relatori saranno estratte a sorte, proiezioni di cortometraggi, reading poetici, duelli (su Margaret Thatcher, Tecnoligarchi, Immigrazione, diritto internazionale). Tra prime volte e grandi ritorni la nona edizione di Libropolis ospiterà scrittori, giornalisti, studiosi, accademici, artisti, tra i quali Pupi Avati, Aurelio Picca, Marco Tarchi, Aldo Nove, Fausto Biloslavo, Ginevra Leganza, Stefano Feltri, Alessandra D’Arrigo, Andrea Colombo, Giuseppe De Ruvo, Paolo Ercolani, Davide Brullo, Lorenzo Castellani, Laura Salmon, Thomas Fazi, Claudia Candeloro, Elia Morelli, Stenio Solinas, Simona Nasi, Barbara Paci, Beatrice Savino, Fabrizia Sabbatini, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Tonelli, Gomma Guarnieri e tanti altri…
“Siamo il primo festival in Italia ad aver abolito i costi di iscrizione a carico degli editori che, nell’ecosistema di un festival, non possono e non devono essere semplici “clienti che pagano” ma i protagonisti della manifestazione”, dichiara Alessandro Mosti, presidente di Libropolis. “A fronte dell’abolizione della quota di iscrizione, abbiamo chiesto loro di abbandonare il rito stanco delle presentazioni autocelebrative, per organizzare eventi in cui le idee duellassero. In un paese in cui calano i lettori e peggiora la qualità della lettura”, spiega, “siamo convinti che questa tendenza possa essere invertita, in primis, valorizzando il lavoro di quegli editori che interpretano il loro ruolo con riguardo artigianale; in secondo luogo, creando un contesto connotato da un dibattito culturale vivace e di alto profilo. Insomma, vivificare il dibattito culturale per rilanciare il libro e la lettura. Siamo molto soddisfatti del risultato: l’edizione di quest’anno sarà ricca di “duelli” sui grandi temi della contemporaneità”.
“Sull’onda della scorsa edizione”, prosegue Mosti, “abbiamo poi proseguito la nostra esplorazione di quei mondi che vanno oltre la letteratura e la saggistica: quest’anno è stato dedicato ampio spazio alla poesia, alla musica, al cinema. Il tutto, naturalmente, senza snaturarsi: anche quest’anno Libropolis sarà una rara occasione per provare a comprendere le dinamiche della contemporaneità. Nella città che non c’è, potremo ascoltare gli interventi di analisti, politologici, filosofi e saggisti, i versi dei poeti e i proclami di artisti visionari, affrontando oggi gli argomenti su cui gli altri si accapiglieranno domani”.
Giuseppe Iannaccone, presidente del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, rileva come “il conflitto libero delle idee, la discussione senza censure, il dibattito sulle questioni cruciali del nostro tempo trovano ogni anno in Libropolis un terreno propizio, un luogo franco in cui la riflessione si estende oltre le acque territoriali del conformismo e delle parole d’ordine stereotipate. Anche la nona edizione conferma la vocazione di Libropolis, mettendo a confronto scrittori, critici, poeti, storici, giornalisti e intellettuali di diversa estrazione e diverso orientamento. La promozione del libro matura anche – e soprattutto – in questo modo: ribadendo, cioè, e vivificando la pratica della lettura come insostituibile strumento di libertà di pensiero e di consapevolezza critica e civile”.
Il programma della rassegna si può consultare interamente a questo link. (aise)