“Recitativo contemporaneo. Da Luigi Nono al Rap”: torna in Piemonte l’EstOvest Festival

TORINO\ aise\ - Torino e il Piemonte di nuovo al centro della musica contemporanea con EstOvest Festival, che, giunto alla sua XXIII edizione, si conferma uno degli appuntamenti più attesi del panorama.
Quest'anno, estendendosi dal 18 ottobre al 3 dicembre, il festival proporrà un tema affascinante e trasversale: “Recitativo contemporaneo. Da Luigi Nono al Rap”. Un filo conduttore che esplora il dialogo tra musica e parola, tracciando un percorso che va dalle sperimentazioni della musica classica contemporanea al linguaggio diretto e incisivo del rap. Si parte da un personaggio centrale della musica e della parola come Luigi Nono, nel centenario dalla nascita.
A testimonianza del valore e della credibilità nel contesto nazionale, la manifestazione ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura, con EstOvest Festival 2024 | Recitativo contemporaneo, da Luigi Nono al rap vincitore del Bando Progetti Speciali-Musica 2024.
L’edizione di quest’anno, tuttavia, avrà un ricordo speciale, quello per Rohan De Saram. Il violoncellista, storico amico e ospite del festival, ci ha lasciati lo scorso 29 settembre. A lui, che ha lasciato il segno nella musica contemporanea ed è presidente onorario dell’Associazione EstOvest Festival dal 2022, è dedicata l’intera edizione di quest’anno.
“Scrivere, oggi, qualcosa che riguardi Rohan De Saram è tanto difficile quanto doveroso”, dichiara Claudio Pasceri, direttore artistico di EstOvest Festival. “Difficile per la tristezza generata dalla sua scomparsa, doveroso perché è un musicista dal talento incommensurabile, riferimento artistico imprescindibile per ogni violoncellista e, in generale, per ogni interprete. Esempio di rara umanità, la naturalezza del suo approccio alla musica e una comprensione fuori dal comune del discorso musicale lo rendono un artista unico”.
Poi, sull’edizione di quest’anno, il direttore spiega: “Il titolo di questa edizione intende evocare la figura del grande musicista veneziano Luigi Nono, a cent’anni dalla nascita, per le notevoli qualità di natura sociale, civica e filosofica del suo lavoro. Approfondendo lo stretto legame tra musica e parola, si vuole sviluppare un ponte artistico-temporale che sappia porre in connessione fenomeni musicali nati in contesti e condizioni differenti, con particolare attenzione alla realtà attuale. EstOvest Festival propone un’idea del rapporto tra parola e suono sfaccettata: la parola sarà scritta o recitata, cantata, registrata e interpolata con altri elementi sonori, immersa nella musica. La parola sarà il fil rouge autentico. Danza, video-arte, letteratura e installazioni sonore contribuiranno in modo significativo a connotare il percorso artistico dell’edizione 2024 della manifestazione”.
Attraverso questo tema, il festival intende mettere in luce come due mondi apparentemente distanti siano legati da una comune ricerca di espressione e innovazione. Le sonorità di Nono, uno dei compositori più significativi del Novecento, trovano un inedito confronto con la potenza lirica del rap, creando un terreno di sperimentazione unico in cui musica colta e cultura urbana si incontrano, dando vita a nuove forme di narrazione sonora.
Le novità di quest’anno: il pubblico non sia solo spettatore, Ballakè Sissoko, Suite Zero, Gtt e Fondazione Paideia
La manifestazione mantiene la suddivisione in episodi, con l’apertura del 18 ottobre su Luigi Nono, l’ormai consueto e importante appuntamento con la Contemporary Cello Week e il ritorno di Giovani musiche. Nel 2024, tuttavia, se ne aggiunge un altro: l’omaggio particolare al Museo Egizio di Torino che costituisce il quarto episodio del festival.
Si registra, intanto, un cambiamento anche per l’Associazione EstOvest Festival, che da quest’anno è presieduta dal noto economista Augusto Buscaglia.

Oltre al riconoscimento ottenuto per la manifestazione da parte del Ministero della Cultura, il programma 2024 è caratterizzato da nuovi progetti compositivi multidisciplinari. Attraverso diverse modalità, il pubblico giocherà un ruolo interattivo superando il concetto di “spettatore” grazie all’ausilio della tecnologia, di elementi multidisciplinari e di format innovativi. Si vogliono raggiungere nuove e disinibite forme di ascolto e un coinvolgimento che sia individuale e collettivo.

Dal punto di vista artistico, va sottolineata la presenza del musicista Ballakè Sissoko al centro di un evento con i violoncellisti della Contemporary Cello Week, si segnala poi l’arrivo a Torino, per la prima volta in assoluto, di Suite Zero. Questo lavoro, che mette insieme il violoncello di Claudio Pasceri e la danza di Simona Bertozzi, dopo alcuni anni di circuitazione nazionale e internazionale, costituirà l’ultimo appuntamento torinese della Contemporary Cello Week.
Nel 2024, EstOvest Festival riprende in forma più strutturata e ampia una collaborazione pregressa con GTT (Gruppo Torinese Trasporti), dando un sempre maggiore impulso alla mobilità sostenibile. La collaborazione prevede una forma di scontistica privilegiata per i possessori di diverse tipologie di abbonamento.
Quanto all’importante lavoro in ambito sociale condotto dal festival, prosegue la collaborazione con la Fondazione Paideia, iniziata tre anni fa con il progetto Il Suono e la Musica. Nel biennio 2023-2024, con il supporto della stessa fondazione, si è deciso di rendere più accessibili e inclusivi gli eventi del festival a determinate fasce di cittadini attraverso una inclusione consapevole. Si farà attenzione, inoltre, a contemplare aree di decompressione per il pubblico in contiguità con i siti dei concerti.
Episodio I: I luoghi del suono
Il primo appuntamento dell'EstOvest Festival si terrà il 18 ottobre al Polo del '900 di Torino (ore 20.30). Il pubblico sarà guidato in un percorso che esamina il rapporto tra musica e parola, partendo dall'opera di Luigi Nono, figura cardine della musica contemporanea italiana. Il viaggio toccherà i territori dell'innovazione tecnologica applicata alla musica, in dialogo con i linguaggi della contemporaneità, e che aprirà le porte all'esplorazione del recitativo come forma espressiva centrale del nostro tempo. Questo primo episodio sarà l'occasione per introdurre il pubblico al tema portante del festival e per preparare il terreno agli eventi successivi, dove il confronto tra generi musicali diversi sarà ulteriormente sviluppato.
Episodio II: Contemporary Cello Week
Dal 24 ottobre al 3 novembre, l'EstOvest Festival accoglie il ritorno della Contemporary Cello Week, un appuntamento ormai irrinunciabile per il violoncello contemporaneo. La rassegna si distingue per la presenza di musicisti di fama internazionale e per una programmazione variegata, che spazia dai concerti agli incontri di approfondimento.
La Contemporary Cello Week rappresenta il cuore dell'EstOvest Festival, confermandosi come un appuntamento di rilievo nel panorama internazionale del violoncello contemporaneo. Dal 24 al 28 ottobre, sarà Torino a diventare il centro di concerti e incontri che vedranno protagonisti giovani violoncellisti di talento da tutto il mondo, insieme a Maestri come Eric-Maria Couturier, Claudio Pasceri, Renaud Déjardin e Francesco Dillon.
Il 24 ottobre, al FolkClub, l’evento si aprirà con La disfida dei violoncelli di Francia, una sfida musicale tra Couturier e Déjardin, che si confronteranno in una sorta di rap battle, ma attraverso le note dei loro strumenti.
Tra gli appuntamenti più suggestivi, il 26 ottobre alla Reggia di Venaria, si terrà Il Castello rap, un'esperienza che combina l'uso della tecnologia con la tradizione del rap. I violoncellisti e il musicista maliano Ballaké Sissoko, star mondiale ospite quest’anno, offriranno un percorso musicale affascinante tra gli spazi della residenza sabauda.
Dopo una tappa a Cuneo, si tornerà a Torino per una iniziativa importante. Il 1° novembre al Teatro Vittoria, Claudio Pasceri e Simona Bertozzi proporranno Suite Zero, opera che per la prima volta in assoluto, dopo aver girato molti Paesi del mondo, arriva in città. È un lavoro in sei movimenti che mescola musica e corpo, a partire dalle Suites per violoncello di J S Bach.
La Contemporary Cello Week si chiuderà il 3 novembre presso l'Archivio Storico Olivetti di Ivrea con Recitativi, un programma che sfida sei giovani compositori a far parlare lo strumento, in uno degli spazi simbolo del visionario Adriano Olivetti.
Episodio III: Giovani musiche
Il festival ripropone l'atteso terzo episodio, che si svolgerà a Cuneo dal 9 al 17 novembre, Giovani musiche, grazie alla collaborazione con il Conservatorio “G.F. Ghedini” e il Cuneo Organ Festival. Questa serie di appuntamenti, organizzati e curati da giovani talenti musicali, vedrà alternarsi concerti e performance che esplorano ulteriormente il legame tra la musica e la parola, con un occhio di riguardo all'innovazione e alla sperimentazione.
Il 9 novembre, alla Chiesa del Sacro Cuore, l’organista Tom Rioult eseguirà un’opera per organo ed elettronica commissionata a Gianluca Verlingieri e Edoardo Dadone. Il 16 novembre, al Conservatorio di Cuneo, si esibiranno musicisti in un programma che spazia da Rossini a Luigi Nono, includendo anche una nuova composizione del collettivo Taverna Maderna. Il 17 novembre, il Rondò dei Talenti ospiterà Allo Specchio, con le giovani strumentiste Elide Sulsenti e Sara Mazzarotto.
Episodio IV: Beethoven e l’Egitto
La conclusione del festival si terrà il 3 dicembre al Teatro Vittoria, con un concerto che metterà insieme per la prima volta EstOvest e l’Unione Musicale, al fine di omaggiare il Bicentenario del Museo Egizio, nell’ambito di Incanto Egizio, progetto che coinvolge i principali enti musicali torinesi, promosso e sostenuto da Sistema Musica.
Beethoven e l’Egitto, titolo di questo ultimo appuntamento del festival 2024, sottolinea i vertiginosi accostamenti musicali e gli audaci salti temporali che portano da Beethoven alla nuova musica, dall’Egitto alla contemporaneità. Ospite del concerto sarà il rinomato ensemble britannico Castalian Quartet, mentre il noto compositore romano, artista in residence alla Wigmore Hall di Londra, Francesco Antonioni, realizzerà una pagina intitolata Ramses rock. La composizione è ispirata a quattro pietre con cui gli antichi egizi realizzavano i propri manufatti.
Progetti speciali
L'EstOvest Festival non si limita ai concerti, ma si arricchisce anche di progetti educativi e formativi. Tra questi, spiccano le masterclass Young Cellists e Young Composers, rivolte ai giovani talenti della musica contemporanea.
Inoltre, il festival promuove il progetto EstOvest | Scuola, con l'iniziativa Scintille, pensata per avvicinare i giovani al mondo della musica contemporanea attraverso incontri e laboratori dedicati. Questi progetti mirano a creare un dialogo tra le nuove generazioni di musicisti e il repertorio contemporaneo, offrendo loro strumenti e opportunità per esplorare nuovi linguaggi espressivi. (aise)