“Santi e Briganti”: l’omaggio della galleria Antonio Colombo di Milano all’arte visionaria di Matteo Guarnaccia

MILANO\ aise\ - “…Per me la creatività è un dovere biologico. Sono un grande curioso e per decenni mi sono occupato, e mi occupo, di portare a termine le mie curiosità attraverso la pittura, i disegni, i collage, la scrittura e le azioni… Ho disegnato, disegnato… scritto tutto quello che mi ha attraversato. L’arte è luce e nutrimento… L’amore è la più alta forma di consapevolezza…”. Così scriveva Matteo Guarnaccia, artista scomparso nel 2022 al quale la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano dedica la mostra “Santi e Briganti”.
“Santi e Briganti. Immagini e pensieri da una coscienza ispirata dall’amore” è stato anche l’ultimo progetto pensato, ricercato e disegnato da Guarnaccia prima della sua scomparsa e dedicato a una serie di artisti, filosofi, musicisti, poeti, scrittori, rivoluzionari, guru, santi, pensatori, movimenti, outsider, trickster e compositori che hanno messo in discussione lo stato delle cose agendo di conseguenza: da Vivienne Westwood a Ipazia, da David Bowie a Bob Dylan, da Picasso ai Preraffaelliti, da San Francesco a Buddha, solo per citarne alcuni. Proprio come Guarnaccia, che ha sempre testimoniato – intensamente, attraverso la sua arte e la sua vita – lo stato delle cose, con azioni, gentilezza, rigore ed empatia.
A raccoglierne il pensiero e la creatività è il prezioso volume, pubblicato da ShaKe Edizioni in uscita il 18 ottobre, che comprende più di cento ritratti dal tratto inconfondibile ed elegante, accompagnati da altrettanti pensieri dei protagonisti e schede a loro dedicate, oltre a numerose pagine che ripercorrono la straordinaria vita artistica di Guarnaccia e il suo percorso.
“Santi e Briganti” verrà presentato in anteprima giovedì 17 ottobre da Antonio Colombo Arte Contemporanea, galleria da sempre presente con numerosi progetti di Matteo Guarnaccia, che inaugurerà la mostra dedicata agli oltre cento ritratti originali contenuti nel libro, esposti fino al 9 novembre nello spazio del “Magic Bus” all’interno della galleria.
Da musicisti come John Cage, Jim Morrison o Elvis Presley a filosofi come Apuleio, Ipazia o David Thoreau; da artisti come Vincent Van Gogh, Marcel Duchamp o i Futuristi, a icone come Vivienne Westwood, fino a rivoluzionari, guru, poeti, scrittori, santi, pensatori e outsider. I personaggi rappresentati provengono da mondi diversi, ma sono tutti affini per aver messo in discussione lo stato delle cose, come Matteo Guarnaccia che lo ha testimoniato attraverso la sua arte e la sua vita.
Nelle sue 256 pagine totalmente illustrate con 108 tavole in formato grande, il volume li racconta attraverso ritratti inediti ricchi di significati simbolici e caratterizzati dal tratto unico di Matteo Guarnaccia. Ciascun ritratto è inoltre accompagnato da un “pensiero”, una citazione del protagonista, insieme a un testo redatto da Matteo Guarnaccia e David Bernardini.
Scomparso nel 2022, Matteo Guarnaccia è stato una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea, protagonista negli anni Settanta della scena controculturale europea. Artista libero, raffinato e dai diversi talenti – dal disegno alla pittura, dalla scrittura alla docenza e dalla storia dell’arte alla musica – ha dedicato la sua vita e la sua arte alla bellezza della diversità, degli esseri umani e dell’universo, testimoniando sempre l’importanza di cercare l’origine delle cose. Un grande innovatore e “studioso”, colto, sincero e positivo, che ha sempre avuto uno sguardo acuto sul mondo, disegnando un meraviglioso e “possibile mondo”, elaborato con ironia, verità e bellezza.
Definito dalla critica “un Bosch contemporaneo… un uomo del Rinascimento dai lussureggianti mondi tribali”, ma anche un fantastico narratore. (aise)