“Venti d’incanto” al Teatro Concordia di Venaria Reale

TORINO\ aise\ - I venti anni del Teatro Concordia di Venaria Reale, alle porte di Torino, trovano piena espressione nei “Venti d’incanto” della prossima stagione: 58 spettacoli e concerti, dal 22 settembre 2024 al 10 maggio 2025, che parlano linguaggi inediti e diversi, con proposte di artisti di fama nazionale che portano in scena nuove modalità di rappresentazione, il ritorno del musical per famiglie, prime produzioni, il teatro comico o leggero nelle sue diverse forme (cabaret, stand up comedy, commedia) e gli spettacoli tra teatro e letteratura, prosa, impegno civile.
Sul palco, tra gli altri, Silvia Gallerano, Natalino Balasso, Caterina Guzzanti, Michele Placido, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, Aldo Cazzullo e Moni Ovadia, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Andrea Pennacchi, Giacomo Poretti, Alessandro Preziosi, Giuseppe Giacobazzi, Ottavia Piccolo, Paolo Nori, Paolo Cevoli, Elio Germano e Teho Teardo, Edoardo Prati, Carlo Amleto, Massimo Wertmüller, Roberto Mercadini, Stefano Rossi, Debora Villa, Filippo Caccamo, Ugo Dighero, Maurizio Merluzzo, Virginia Risso, Ruggero de I Timidi. E poi i concerti con Angelina Mango (24 ottobre), MadMan (2 novembre), Anna (15 novembre), Santi Francesi (20 novembre), La Rappresentante di lista (22 novembre), Fask (6 dicembre), Olly (12 dicembre), Negrita (5 marzo).
“Sembra ieri quando questa avventura aveva inizio”, afferma il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, "e invece sono già passati due decenni. Venti anni di Concordia. Venti anni di spettacoli, divertimento, musica, teatro nelle più varie sfaccettature, compreso quello dedicato all’impegno civile, letteratura, prosa e cabaret. Un teatro che, anno dopo anno, si è aperto a nuovi mondi. Diventando sempre di più una sorta di laboratorio di idee. Di esperimenti che hanno portato a conoscere questa realtà anche al di fuori di Venaria. E questo grazie a Fondazione Via Maestra che, sempre anno dopo anno, ha permesso al Concordia di ritagliarsi un importante spazio in tutta l’area metropolitana. Ora non resta che soffiare le venti candeline su una ideale torta e augurare al nostro teatro un futuro sempre più roseo”.
“Venti d'incanto, il titolo della stagione 24/25, ha in sé il messaggio di un momento importante da celebrare, ovvero i 20 anni del nostro Teatro Cittadino”, aggiunge Marta Santolin, assessore alla Cultura di Venaria Reale, “ma anche la seduzione terapeutica che la Cultura assume, come strumento per guardare al futuro, nonostante le inquietudini individuali e conseguentemente della collettività, a cui il nostro tempo ci sottopone per svariati motivi. In questo percorso lungo appunto 20 anni, il Teatro Concordia ha saputo affrontare le sfide, i cambiamenti di rotta e le crisi inevitabili che si sono presentate, utilizzando lo spettacolo dal vivo come un dispositivo a scala metropolitana per il coinvolgimento di un pubblico sempre più eterogeneo ed ampio; nel contesto attuale, in cui si deve inevitabilmente immaginare un futuro di innovazione e cultura volto a costruire valori, principi e regole a servizio dei bisogni dell'individuo e della collettività, siamo certi che il nostro Teatro Concordia saprà nuovamente esser all'altezza della sfida, abbracciando la richiesta di magia e quindi di "incanto" di cui le nostre comunità hanno bisogno”.
“Venti anni di incanto”, osservano Mirco Repetto e Diego Donzella, rispettivamente direttore e presidente della Fondazione Via Maestra. “La storia del Teatro Concordia è una storia anomala. Un teatro di queste dimensioni: 780 posti a sedere oppure circa 2mila nelle rappresentazioni live in piedi, posto in un’area periferica rispetto al centro storico, ha saputo nel tempo mettersi al centro della vita culturale della città e di tutta l’area metropolitana. In vent’anni sono state più di 700mila le persone che hanno vissuto in prima persona le diverse attività proposte: teatro di prosa, comico, classico, concerti pop, rock o classici, danza classica e contemporanea, circo contemporaneo. Tutto questo senza mai perdere l’obiettivo legato alla formazione e all’educazione, anche attraverso le molteplici attività svolte con le scuole del territorio. Un ringraziamento particolare alla Città di Venaria Reale che dal 2004 ad oggi, con diverse amministrazioni, ha sostenuto e garantito il teatro, alla Fondazione Piemonte dal Vivo che ha creduto fin dall’inizio che potesse essere una sfida vincente e comunque degna di essere affrontata e alla Regione Piemonte che ha contribuito con risorse importanti sia alla costruzione del teatro che, successivamente, alla sostenibilità economica grazie ai bandi a cui si è potuto accedere nel corso degli anni. Ma il ringraziamento più importante va certamente al pubblico che ha frequentato il teatro e a tutto il personale che co passione e dedizione ha partecipato alla costruzione di questa importante e “incantevole” storia”.
“Entusiasta di rinnovare la nostra collaborazione con il Teatro Concordia di Venaria per la stagione 24.25, sostenendo in particolare gli spettacoli di prosa e danza”, si dice Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo, fondazione che “svolge un ruolo strategico nel dialogo con i territori, progettando e costruendo insieme l'offerta culturale per valorizzare le peculiarità di ciascun centro. La qualità delle produzioni e la partecipazione di artisti di rilievo nazionale, in programma nella prossima stagione, sottolineano il nostro impegno nel promuovere la cultura teatrale e nel promuovere il teatro come spazio privilegiato per l’espressione artistica e l’inclusione culturale”.
La stagione 2024-2025 del Teatro Concordia è programmata da Fondazione Via Maestra con la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo.
GLI SPETTACOLI
La partenza della stagione 2024-2025 del Teatro Concordia offre già un imprinting alla programmazione. Ad aprire il cartellone due giovani artisti emersi sulla scena social, l’uno come affabulatore e l’altro come comico, e ora protagonisti dei palchi teatrali. “Cantami d’amore” è il primo spettacolo di Edoardo Prati, classe 2004, studente, che traduce la vita attraverso la sua passione: i grandi classici della letteratura. Dopo aver conquistato tutte le generazioni sui social, Edoardo porta sul palcoscenico la naturalezza del suo racconto e intraprende un viaggio nella letteratura e nella musica, attraverso le parole che i grandi poeti hanno scelto nel tempo per “cantare d’amore” (18-19 ottobre). Prima data al Teatro Concordia di “Scherzo N°1, Opera Prima” di Carlo Amleto, uno dei fenomeni comici del momento, sia per le numerose partecipazioni ad una lunga serie di programmi televisivi tra cui Lol Talent, Splendida Cornice, Comedy Match, Stasera tutto è possibile, sia per il grande successo sui social grazie ai suoi video virali in cui mescola musica e comicità, sketch e canzoni (12 ottobre).
Ricorrenze o anniversari caratterizzano la stagione. In occasione del centenario della morte di Franz Kafka, va in scena “K come Kafka, ovvero l’Assicuratore” con Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzo: due personaggi che, in un turbinio di equivoci, ripercorrono le fobie e gli incubi quotidiani del maestro della letteratura dell’assurdo. Autore del reading è Luis Gabriel Santiago, le musiche sono del compositore Fabrizio De Rossi Re, presente in scena al pianoforte (25 ottobre). Le parole di Stefano Massini, la voce di Ottavia Piccolo e i suoni de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, si prendono l’impegno di parlare di un periodo oscuro della storia italiana con la vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti, nel centenario della morte, in “Matteotti (anatomia di un fascismo)” (30 novembre). Nel 2025 ricorrono anche gli 80 anni dall’uscita in libreria di “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren che Fondazione Aida riporta in scena. Lo spettacolo, tra i più longevi ed apprezzati della compagnia, ha come protagonisti i pupazzi guidati dagli attori in scena, non nascosti come nel teatro delle marionette (13 aprile).
Il rapporto tra teatro e letteratura, da tempo uno dei fili conduttori della programmazione, viene declinato dal punto di vista scenico in modo innovativo o particolare. “La libertà. Primo episodio” è un primo tentativo di Paolo Nori, la prima tappa di un percorso possibile per spiegare la Libertà. Nel suo stile unico, Nori racconta e si racconta attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato l’idea di libertà (31 ottobre). “Aspettando Re Lear” è una grande prova che esalta la maturità artistica di Alessandro Preziosi, attore e regista. Lo spettacolo, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia, rappresentato dalla tempesta che colpisce Lear proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie (15 dicembre). “Il romanzo della Bibbia” è una storia narrata a due voci: Aldo Cazzullo racconta e Moni Ovadia lo accompagna con letture, interventi e canti e le musiche dal vivo di Giovanna Famulari (25 gennaio). “Pirandello. Trilogia di un Visionario” è un viaggio emozionante nel mondo visionario di Luigi Pirandello, magistralmente interpretato e diretto da Michele Placido: uno spettacolo unico che abbraccia tre delle opere più iconiche del grande drammaturgo italiano: “Lettere a Marta”, “L’uomo dal fiore in bocca” e “La carriola” (9 febbraio). Silvia Gallerano - la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence come Best Solo Performer, il più alto riconoscimento per attori e attrici del Fringe Festival di Edimburgo – è “L’assaggiatrice di Hitler”, liberamente tratto da “Le Assaggiatrici” di Rosella Postorino, Premio Campiello 2018 (26 febbraio). “Accabadora”, uno dei più bei romanzi di Michela Murgia nonché uno dei libri più letti in Italia negli ultimi anni e vincitore del Premio Campiello 2010, è lo spettacolo di Veronica Cruciani interpretato da Anna Della Rosa (1 aprile). In “Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre)” Natalino Balasso riscrive l’opera di Angelo Beolco, detto il Ruzante, drammaturgo e scrittore veneto del Cinquecento che ha dato vita al personaggio del contadino padovano ruspante, famelico e poltrone (28 marzo). Elio Germano e Teho Teardo portano in scena “Il sogno di una cosa” di Pier Paolo Pasolini in una versione di parole e musica, in collaborazione con Piemonte dal Vivo (20 febbraio). Roberto Mercadini affronta il gigante (dei mari) “Moby Dick” in una lettura/narrazione da Melville (7 novembre). Ugo Dighero, già protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta per la prima volta con un grande classico, “L’Avaro” di Molière, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo (2 febbraio).
Per teatro e prosa, il cartellone si completa con il ritorno sulle scene di Rocco Papaleo protagonista de “L’ispettore generale” di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Scritto quasi 200 anni fa, ma tragicamente attuale, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato (28 gennaio). Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti in “Secondo lei” narra, dal punto di vista femminile, le dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia (24 novembre). Stefano Rossi, psicopedagogista tra i più noti in Italia e tra i massimi esperti di infanzia e adolescenza, in “Lezioni d’amore per un figlio” fornisce suggerimenti concreti per far fiorire nei propri figli rispetto ed empatia per sé stessi (7 marzo). In “Questo lavoro sull’arancia” con Marco Augusto Chenevier e Alessia Pinto, il pubblico viene accompagnato dai due performer in un serie di piccoli meccanismi, trappole “sornione”, ed è esortato a intervenire nella drammaturgia, interrompendo o modificando lo svolgersi della scena, per farla procedere, in collaborazione con Piemonte dal Vivo (14 aprile).
Teatro è anche impegno civile. Partendo dalla storia vera di Francesca Baleani, sopravvissuta alle violenze e al tentativo di omicidio dell’ex marito, “Amorosi assassini” di e con Valeria Perdonò, porta a ragionare di violenza di genere, di amore e di donne nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre). “Stolpersteine pietre d’inciampo” di Pasquale Savarese è uno spettacolo divulgativo a forte impatto emotivo concentrato sui protagonisti e gli eventi legati al periodo storico della Shoah: gli attori sono prima cronisti, poi nazisti aguzzini, ebrei deportati, fino a restare imprigionati nelle storie che documentano (27 gennaio). “Sorelle” è una storia per ricordare la tragedia delle Foibe (10 febbraio). “Seniloquio” è il nuovo spettacolo di Teatro al Femminile scritto e diretto da Virginia Risso, giovane artista torinese pluripremiata e poliedrica: un testo dissacrante ed esilarante, un excursus socio-scientifico per portare al giusto e reale valore una delle parti del corpo femminile più idealizzata (8 marzo). “Ti racconto le mafie”, infine, è la lezione-spettacolo di Anna Tringali e Giacomo Rossetto che vuole fare luce sulle peculiarità di ogni mafia, chiarendone origini, struttura e modalità di azione (20 marzo).
Teatro e divertimento è storicamente una parte significativa della programmazione. Un filone che viene oggi declinato nelle diverse modalità di intrattenimento e linguaggio: stand up comedy, cabaret, commedia. Debora Villa, funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica, porta in scena “Tilt, Esaurimento Globale”, un’attenta analisi della società e di ciò che siamo diventati (14 novembre). “Il pedone. Luci, ombre e colori di una vita qualunque” è lo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi che racconta del paragone tra la nostra vita e quella vissuta su una scacchiera. Vita vissuta e raccontata dal punto di vista più umile e comune, quello del pedone: in una società dove tutti sognano di essere dei pezzi pregiati, brilla il fascino della normalità (5 dicembre). Daniela Cristofori e Giacomo Poretti in “Condominio mon amour” si cimentano in una moderna pochade, una commedia brillante dal ritmo incalzante che affronta l’immensa confusione che vive oggi il mondo del lavoro (31 gennaio). “Vicini di casa” è una commedia libera e provocatoria che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo. In scena, affiancati da Alessandra Acciai e Alberto Giusta, due fra gli interpreti più versatili e sensibili della scena teatrale italiana, Amanda Sandrelli e Gigio Alberti (3 aprile). Paolo Cevoli in “Figli di troia” racconta in chiave ironica e contemporanea il mitico viaggio di Enea paragonandolo ad altri viaggi che hanno segnato la storia dell’umanità, da Cristoforo Colombo a Cappuccetto Rosso, dal principe vichingo Ragnar a suo babbo Luciano emigrato in Australia negli anni ’50 (3 maggio). “L’Arlecchino?” di Andrea Pennacchi è un Arlecchino mai visto che riunisce frammenti di cabaret, burlesque, avanspettacolo, commedia e dramma, in un mix di stili che unisce il postmoderno ai linguaggi classici della commedia dell’arte, in collaborazione con Piemonte dal Vivo (12 marzo). Stand up, teatro o cabaret? Semplicemente Maurizio Lastrico: una solida formazione teatrale e un altrettanto proficua vita cabarettistica si fondono insieme nel nuovo spettacolo dal titolo in via di definizione (8 febbraio). “Le Filippiche” di Filippo Caccamo è un affascinante e coinvolgente viaggio nella comicità dell’artista lodigiano che presenta un assortimento di personaggi esilaranti, stravaganti e memorabili (1 febbraio). Maurizio Merluzzo porta sul palco il suo talento poliedrico: doppiatore, attore, influencer e presentatore con oltre 10 anni di carriera nel mondo del doppiaggio (27 febbraio). Ruggero de I Timidi, il cantante dalle sonorità senza tempo ma dalle tematiche molto attuali, arriva a teatro con il suo nuovo spettacolo (10-11 aprile). Le star del web Awed, Riccardo Dose e Dadda portano in scena uno dei loro format più seguiti “Esperienze D.M.” dove si ascoltano e si commentano in presa diretta vocali di storie di vita vissuta abbastanza particolari (23 marzo). “L’uomo che sussurrava…aiuto!” di Onda Larsen affronta la contemporaneità e temi come la religione, il concetto di identità culturale e di famiglia, con ironia utilizzando la satira pungente (16 novembre). “Gran Varietà 2025” è lo spettacolo di Capodanno di Antonello Costa, artista unico nel suo genere che canta, balla, recita, intrattiene e coinvolge il pubblico con una serie formidabile di numeri comici (31 dicembre).
L’eterogeneità è la cifra stilistica del Teatro Concordia che quest’anno, per la prima volta, si apre anche al musical. “Re Artù - L’amore oltre l’inganno” è uno spettacolo di magia, acrobazie, musica e cori dal vivo che coinvolge oltre 60 artisti tra acrobati, musicisti, coristi, ballerini, cantanti, attori e sbandieratori della compagnia Noteateatro Performances (18-19 gennaio). “Queen Rhapsody” è il racconto di una favola, quella di Freddie Mercury e dei Queen fatta rivivere dalla penna di uno dei più prestigiosi autori italiani, Francesco Freyrie, uno spettacolo nello spettacolo dove video, musica e favola si intrecciano in un crescendo di emozioni (10 maggio). “Grisù, il draghetto che vuole diventare pompiere” è la nuova produzione musicale di Fondazione Aida incentrata sul personaggio ideato dai fratelli Pagot – pionieri dell’animazione italiana e inventori di Calimero – che la Rai trasmetterà, in collaborazione con Mondo TV, in una nuova versione a partire dal 4 dicembre sul canale tematico YoYo (8 dicembre). La danza va in scena con “Première”, una produzione del Balletto di Roma che ha visto la sperimentazione di un’inedita modalità di creazione a distanza tra autore e interpreti: da Tel Aviv, dove da tempo risiede, il coreografo Andrea Costanzo Martini ha guidato i danzatori della compagnia “in remoto” in una vera e propria sfida creativa (29 novembre) e “Lo Schiaccianoci”, la fiaba di Natale del Balletto del Teatro dell’Opera Nazionale della Romania (19 dicembre). Per la lirica, l’impresa lirica Francesco Tamagno nel centenario della morte di Giacomo Puccini presenta il debutto del nuovo allestimento di “Madama Butterfly” (1 dicembre). In occasione del 40esimo anniversario del Cirque du Soleil, gli allievi amatoriali della Scuola di Circo Flic della Reale Società Ginnastica di Torino, portano in scena “Aerial Circus” per far rivivere al pubblico le magiche atmosfere di alcune delle più suggestive creazioni della compagnia (20 dicembre). Le tante anime della gospel music sono rappresentate sul palco dal Sunshine Gospel Choir, che da oltre 25 anni interpreta la musica dell’anima senza frontiere ( 7 dicembre).
“Favole a merenda”, infine, è il programma delle domeniche pomeriggio a teatro, con le proposte teatrali dedicate ai più piccoli a prezzi popolari. In programma: “Cappuccetto Rosso”, il più classico dei classici, reinterpretato con ironia da Fantateatro in uno spettacolo ricco di humour e paradossi (22 settembre). In “La bella addormentata” in un immaginario “circo delle fiabe” un clown, pagliaccio bianco, racconta la fiaba avvalendosi di figure animate, azioni teatrali, travestimenti e musiche (27 ottobre). “L’usignolo e l’imperatore” è la fiaba in musica della Fondazione TRG – Teatro Ragazzi e Giovani ispirata a “L’usignolo” di Hans Christian Andersen (17 novembre). Di Fondazione Aida “Grisù, il draghetto che vuole diventare pompiere”, la nuova produzione musicale (8 dicembre) e “Pippi Calzelunghe”, lo spettacolo tra i più longevi e apprezzati (domenica 13 aprile). “Il Mago di Oz” è una storia intramontabile che Fantateatro porta in scena esplorando con delicatezza e poesia il tema dell’amicizia (5 gennaio). In “Raperonzolo” la fiaba narrata è quella classica arricchita da suggestioni di racconti più recenti (23 febbraio). “Il gatto senza stivali” è lo spettacolo che vive del coinvolgimento diretto del pubblico stimolando la creatività (domenica 9 marzo). (aise)