A Firenze quarta edizione de “Il Respiro del Pubblico Festival”

FIRENZE\ aise\ - L’immagine della città come luogo in cui ricercare la felicità è il tema dell’edizione 2024 de “Il Respiro del Pubblico Festival”, che torna per la sua quarta volta a Firenze. Nove titoli, dodici repliche, dal 9 al 25 novembre tra il Teatro di Cestello e spazi non convenzionali dell’Oltrarno “Alla ricerca della felicità! La città: delizia e croce dell’uomo contemporaneo”.
A cura di Cantiere Obraz, associazione culturale fiorentina di formazione e produzione teatrale, con il contributo della Fondazione CR Firenze in collaborazione con il Teatro di Cestello, il Festival è arricchito, come ogni anno, dalla Scuola di Critica Teatrale per adolescenti “Ciuchi Mannari”.
Cantiere Obraz conferma la volontà di concentrarsi sulla centralità dello spettatore a teatro. Tutti gli spettacoli scelti sono accomunati dalla caratteristica di lavorare in maniera aperta nei confronti dello spettatore, non solo invitandolo a collaborare all’atto teatrale o giocando ad attribuirgli un ruolo, ma anche proponendogli la funzione di osservatore attivo.
In cartellone grandi nomi (Saverio La Ruina, Circo Pacco, Arca Azzurra, Michele Santeramo), nuove proposte (Teatro dell’Elce, Compagnia Mammut, Centro Teatrale MaMiMò, Gay/Tintinelli), spettacoli dedicati ad importanti figure (Gennaro Jovine, Marcovaldo, Shakespeare, Kafka) e un’attenzione particolare alle eccellenze teatrali del territorio toscano (Teatro dell’Elce, Arca Azzurra, Gogmagog, Mo-wan).
“La città è il tema centrale della nostra ricerca artistica degli ultimi anni e quest'anno è stato scelto anche come filo conduttore del festival”, sottolineano i direttori artistici, Alessandra Comanducci e Paolo Ciotti. “La città è la più grande invenzione dell'uomo e dovrebbe essere idealmente il luogo in cui le persone si riuniscono alla ricerca della felicità. La città ha molte forme, contiene storie diverse, è costantemente in movimento ed è incontenibile la sua energia. È, allo stesso tempo, utopica e concretissima, un luogo oscuro e ricco di protezione contro le avversità, ma è soprattutto il luogo in cui massimamente si sviluppa la creatività umana”.
Il festival verrà strutturato proprio intorno a questa immagine di vitalità focalizzandosi sulle molteplici relazioni che nascono fra la città stessa e i suoi abitanti. Si inizia con Arca Azzura che, con Marcovaldo, racconta una città alle soglie della modernità. Sempre in città, in una sola strada, si svolge Via del Popolo, ultimo spettacolo di Saverio La Ruina, vincitore del premio Ubu 23 per il miglior testo. Interiore è la città della nuova produzione di Gogmagog creata in occasione del centenario della morte di Kafka e che debutterà proprio nel festival; è invece popolata di donne e figure la Ballata delle Falene di Gay/Tintinelli e "milionaria!" la Napoli raccontata da Michele Santeramo per mezzo della figura di Gennaro Jovine.
Ad un tratto, poi, il circo arriva in città con Circo Pacco e Paccottiglia Deluxe, uno spettacolo che ha girato tutto il mondo e che è aperto a tutte le età. Per uno spettatore alla volta, invece, il prezioso e minuzioso lavoro William Shakespeare’s Half Time Job di Teatro dell’Elce che si svolgerà al Chiasso Perduto_Artistic Residencies.
La città è però anche il tormento e la prigione dell’uomo contemporaneo: è il caso Smart Work di Mammut Teatro che racconta la frenetica vita di un rider, spettacolo selezionato dal Milano Off Fringe Festival che sarà seguito da House we Left di Centro Teatrale MaMiMò, finalista della Rete Inventaria 2024, uno spettacolo che racconta del carcere e di chi, per la città, è invisibile. Con la scelta di questi due spettacoli Cantiere Obraz sottolinea la volontà profonda del Respiro del Pubblico festival di essere parte di una rete nazionale finalizzata alla circuitazione di spettacoli OFF, che sostenga gli artisti giovani e che rappresenti per loro un’occasione di essere visti da critici e giornalisti.
Anche quest’anno accanto al festival si è sviluppato il progetto Ciuchi Mannari - Scuola di Critica, un progetto di allenamento alla visione dello spettacolo dal vivo per ragazzi fra i 14 e i 25 anni. Venti ragazzi che per tre mesi avranno l’occasione di incontrare e apprendere da nomi noti della critica teatrale italiana: Matteo Brighenti, Renzo Francabandera e Michela Mastroianni, Massimo Marino, Gabriele Rizza e Rodolfo Sacchettini. Il progetto si sviluppa in collaborazione con Alice Capozza e Sandra Balsimelli di Gufetto.press che permetterà ai ragazzi di pubblicare le recensioni degli spettacoli visti al festival. (aise)