A Prato il progetto espositivo “Smisurata. Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci”

Caterina De Nicola, To Become a Butterfly of the Capitalist Extracting Surplus-value, 2023. Donated by the artist to Centro Pecci. Installation view at Istituto Svizzero of Milan for the personal exhibition Reek of Past Pitfalls. Ph. Giulio Boem
PRATO\ aise\ - Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ospita sino all’8 settembre “Smisurata. Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci”, una mostra di opere di grande formato dalla collezione del Centro stesso, il cui progetto espositivo è curato in collaborazione con Ibrahim Kombarji.
“Eccentrica”, il recente allestimento permanente della collezione del Centro Pecci disegnato da Formafantasma, ha rivelato e confermato il valore determinante delle opere della collezione per la vita e la fisionomia del Centro. La collezione crea comunità, radica il museo nel territorio e permette a chi abita la città e la regione di riunirsi attorno a un patrimonio comune. Con le loro forme e i loro colori, la loro scala e i loro riferimenti, le opere creano un sistema condiviso di suggestioni, un immaginario collettivo presente nella memoria del territorio attorno a cui la comunità può raccogliersi per riflettere, guardare, ascoltare, meditare, danzare.
Le scelte di allestimento, improntate a criteri di elasticità e accessibilità, non hanno ovviamente permesso di esporre interamente la grande collezione accumulata dal Centro Pecci a partire dal 1988. La necessità di garantire spazio alle molte attività del Centro e alla programmazione temporanea ha impedito, soprattutto, di presentare alcune opere di grande e grandissimo formato, proprio quelle che per il loro potere suggestivo e soverchiante, come nella più alta tradizione dell’arte occidentale, si sono radicate con più forza nell’immaginario collettivo della comunità.
“Smisurata” intende restituire a queste opere lo spazio e la rilevanza che meritano, almeno temporaneamente. Unendo opere storiche, spesso pensate appositamente per gli spazi generosi del Centro, a produzioni di più recente acquisizione, la mostra offre ai visitatori la possibilità di confrontarsi con creazioni fuori scala, suggestioni potenti attorno a cui costruire una nuova alleanza tra gli spazi del museo, le opere che conserva e le comunità che lo visitano.
Coerentemente con l’idea di “porgere” che caratterizza la postura recente del Centro e in continuità con l’altissima tradizione italiana di dialogo tra architettura, spazi espostivi e opere in essi contenute, “Smisurata” presenta opere selezionate e allestite dall’architetto Ibrahim Kombarji in dialogo con il team del Centro Pecci, in relazione agli spazi del Gamberini e con un’attenzione specifica all’accessibilità.
Innestandosi naturalmente, senza rotture, sul percorso di “Eccentrica” - chiuso proprio da un’opera “smisurata”, la “Luna” di Fabio Mauri – “Smisurata” conferma e prosegue la missione più attuale della collezione del Centro: quella di diventare, anche attraverso la restituzione della collezione, uno spazio collettivo e condiviso di raccolta e di assemblea per le tante comunità - sono oltre cento le nazionalità delle persone che abitano a Prato - della città e della Regione. (aise)