“Abstracta. In memoria di Dora Vallier”: i dipinti di Attilio Taverna a Sofia

SOFIA\ aise\ - Sarà inaugurata giovedì, 27 giugno, presso la Galleria Sredets di Sofia la mostra “Abstracta. In memoria di Dora Vallier” dell’artista Attilio Taverna.
L’esposizione è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura a Sofia, con la collaborazione del Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria e il patrocinio del presidente della Repubblica di Bulgaria, Rumen Radev, e sarà aperta al pubblico sino al 17 luglio.
La mostra è un omaggio alla storica dell’arte di origine bulgara, naturalizzata francese, Dora Vallier, alle cui idee teoriche l’artista si è ispirato nella sua produzione pittorica. Egli sposa il connubio tra arte, architettura, scienza e matematica. Una elaborazione artistica che reinventa il linguaggio pittorico dell’astrazione alla luce dei contributi della fisica quantistica.
L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì, 27 giugno, alle ore 18.00, alla presenza dell’ambasciatrice della Repubblica Italiana in Bulgaria, Giuseppina Zarra.
Attilio Taverna (1945) vive e lavora a Bassano del Grappa (Vicenza). Studia economia a Ca’ Foscari e pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Fondamentale per il suo percorso è l’incontro, a metà anni ‘70, con il professor Dino Formaggio, celebre filosofo di Estetica. Con lui inizia una ricerca teoretica che lo vede impegnato all’Istituto Liviano dell’Ateneo patavino prima, e poi al “Mauriziano” – Istituto Banfi di Reggio Emilia.
Seguono un lungo soggiorno a Parigi, quindi negli USA e la pubblicazione, nel 1989, dello studio teorico “Ricognizione per un’ipotesi di forma”. Espone in varie città del Veneto, d’Italia e Germania e inizia la collaborazione con un’importante corporation statunitense attiva sul mercato americano dell’arte contemporanea.
Dora Uvalieva (1921 – 1997) – Dora Vallier è stata una storica dell’arte moderna. Lasciò la Bulgaria nel 1950 e si stabilì a Parigi. Studiò arte bizantina e discusse la tesi all’Università di Padova.
Arrivata in Francia nel 1950, conobbe Christian Zervos, grazie al quale iniziò la sua carriera di critica d’arte. Nel 1953 entrò a far parte dei Cahiers d’art, succedendo a Jacques Dupin. Fu in questo modo che conobbe Georges Braque, Picasso e molti dei grandi artisti del XX secolo. (aise)