Al MAMbo l’omaggio di Paolo Ventura alla città di Bologna

© Paolo Ventura - Bologna 7, 2024

BOLOGNA\ aise\ - Il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna ospita sino al 3 novembre la mostra “Paolo Ventura. Bologna 10 + 1”, inaugurata lo scorso 17 settembre nel Foyer del museo.
“Bologna 10 + 1” è il nuovo lavoro di Ventura dedicato alla città emiliana che affonda le sue origini nel precedente progetto “Milano per filo e per segno”, mostra tenutasi presso la Weinstein Hammons Gallery di Minneapolis nel 2023 in occasione della quale è stato pubblicato un omonimo volume (Danilo Montanari Editore, 2023).
Il contesto familiare di Paolo Ventura, nato nel 1968 a Milano, è stato caratterizzato dall'arte della narrazione: suo padre, Piero Ventura, fu un autore e illustratore di libri per bambini di fama internazionale e sua nonna condivise le proprie esperienze di vita nella campagna italiana durante la prima e la seconda guerra mondiale. Questo background ha ispirato Ventura nello sviluppo del suo approccio distintivo alla narrazione visiva che combina eventi storici e pura immaginazione e che invita lo spettatore a entrare in un regno onirico che è allo stesso tempo familiare e ultraterreno.
In “Bologna 10 + 1” Paolo Ventura rende omaggio alla città di Bologna. Il suo processo artistico inizia con una fotografia stampata su più pannelli cuciti insieme sui quali Ventura usa la pittura per omettere ed evidenziare le immagini, creando paesaggi urbani spogli che evocano sorpresa e nostalgia.
La fascinazione dell’artista per le forme architettoniche spogliate dal loro vissuto, presenti negli sfondi delle sue Storie brevi (2016), in questo caso, come già in Milano per filo e per segno e ancor prima in La città infinita (2012), con la cancellazione delle superfetazioni travalica l’onirico per soffermarsi sulla dimensione del solido inteso come figura geometrica. I paesaggi urbani rappresentati, ridotti ai minimi termini e privi di pubblico partecipante, perdono sia l’opulenza che la drammaticità, non lanciano segnali o messaggi di alcun genere, ma recuperano semplicemente l’idea del gioco, delle scatole di montaggio, di un luogo dove lo spettatore, a posteriori, può immaginare e figurarsi le sceneggiature che predilige.
La Bologna di Paolo Ventura poco o nulla concede agli stereotipi sulla città, non si manifesta attraverso i suoi luoghi simbolici e quando questo raramente accade i contesti architettonici si trasfigurano perdendo la loro immediata riconoscibilità.
La mostra, composta da 11 lavori, è accompagnata dall’omonima pubblicazione (Danilo Montanari Editore, 2024) con una nota di Giovanna Pesci, a tiratura limitata di 300 copie. Il volume sarà acquistabile presso il Bookshop del MAMbo.
Paolo Ventura (Milano, 1968) è uno dei fotografi italiani contemporanei più originali che da qualche anno predilige la pittura. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nei primi anni Novanta.
Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in diverse gallerie e realtà museali, quali Forma - Centro Internazionale di Fotografia di Milano, Museo d'Arte Contemporanea di Roma (MACRO), Fotomuseum Den Haag dell’Aia, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e durante i Rencontres de la Photographie ad Arles. È inoltre presente nelle collezioni di Boston Museum of Fine Arts, Phillips Collection di Washington, Maison Européenne de la Photographie di Parigi e MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Nel 2012 è stato selezionato per realizzare una serie di opere per il Padiglione Italia alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.
Tra i suoi libri: War Souvenir (Contrasto, 2006), Winter Stories (Aperture, 2009), L’Automa (Peliti Associati, 2011), Short Stories (Aperture, 2016), Quarantine Diary (Danilo Montanari Editore, 2020) e la monografia Paolo Ventura. Photographs and Drawings (Silvana Editoriale, 2020). (aise)