Alla Fiera di Francoforte sei fotografie di Luigi Spina da Interno Pompeiano

FRANCOFORTE\ aise\ - Il fotografo Luigi Spina sarà presente alla Buchmesse che si terrà dal 16 al 20 ottobre a Francoforte all’interno del padiglione Italia nell’ambito della mostra “Sotto un cielo antico. Pompei fra passato e presente” curata da Massimo Osanna, Luisa Catoni e Luigi Gallo.
Spina presenterà sei sue immagini su Pompei tra quelle raccolte in Interno Pompeiano, il volume uscito esattamente un anno fa per 5 Continents e che il Financial Times ha decretato il miglior libro dell’anno nel settore Architettura e design.
Interno Pompeiano, con testi di Gabriel Zuchtriegel, Massimo Osanna, Carlo Rescigno e Giuseppe Scarpati, propone un viaggio all’interno delle abitazioni di Pompei grazie alla ricerca fotografica inedita realizzata da Luigi Spina con un apparecchio Hasselblad H6D 100 C (con ottiche). Tale campagna è stata affidata in via esclusiva dal Parco Archeologico di Pompei al fotografo. Il risultato sono immagini mai viste di uno dei siti più sorprendenti dell’antichità classica. Il lettore, guidato dall’occhio del fotografo, percorrerà le nove regioni della città romana e in ciascuna di esse avrà modo di meravigliarsi davanti allo spettacolo che gli si svelerà davanti pagina dopo pagina. Scoprirà angoli inediti di Pompei, così come la varietà dei pavimenti musivi, le geometrie e i colori dell’opus sectile, la bellezza di pitture parietali fino ad oggi sconosciute seppur talvolta frammentarie, nonché il ritmo alternato di elementi figurativi e puro decorativismo.
Non sono però le sole arti figurative ad avere un ruolo di primo piano in questo progetto anzitutto fotografico e, quindi, editoriale. Anche l’architettura gode di una sua funzione estetica, e non meramente strutturale: fusti di colonne ritmano il paesaggio visivo degli spazi interni, nicchie e aperture modellano il gioco delle ombre, e le pareti dirigono lo sguardo del lettore conducendolo in angoli dove regna il “mai visto” o in luminosi peristili.
Altro aspetto di non minor rilevanza è il dialogo che Luigi Spina è riuscito a instaurare tra l’interno delle abitazioni e l’esterno: l’elemento naturale non è più solo tema centrale delle pitture del terzo stile ma fa capolino con cespugli, alberi, cieli più o meno nuvolosi e, in qualche scatto, con il temibile vulcano. Infine non si può tacere il fatto che Pompei sia stata qui immortalata, sempre, in una condizione di luce naturale, aspetto quest’ultimo che consente di esperire gli interni pompeiani in tutte le ore del giorno, e cogliendo il passare delle stagioni. (aise)