“Augusto Murer” alla Casa Museo Cirillo Grott di Folgaria

FOLGARIA\ aise\ - Sarà inaugurata sabato, 12 luglio, presso la Casa Museo Cirillo Grott di Guardia di Folgaria la mostra “Augusto Murer”, dedicata a uno dei più significativi scultori italiani della seconda metà del Novecento.
L’esposizione, promossa dall’APT di Folgaria, resterà visitabile fino al 14 settembre.
Attraverso una selezione di opere provenienti dal Museo Murer di Falcade, il percorso espositivo offre al visitatore l’occasione di entrare nel mondo poetico e intenso di un artista che ha saputo coniugare l’impegno civile con una profonda riflessione sull’esistenza umana.
Ad accoglierle sarà l’atmosfera intima e suggestiva della Casa Museo Cirillo Grott, nata nel 1977 per volontà dello stesso Cirillo Grott, che trasformò il proprio studio in un luogo aperto all’arte e al pubblico. Qui prende forma un dialogo ideale tra due artisti – Murer e Grott, quasi coetanei – uniti da una profonda sensibilità per la montagna, da una visione etica della bellezza e da un’attenzione sincera ai temi dell’uomo. In un tempo in cui siamo spesso travolti dalla velocità e dall’utile, è importante ricordare che anche l’anima ha bisogno di nutrimento. Non basta solo seguire l’etica, cioè scegliere il bene per contrastare il male; occorre anche cercare l’estetica, ovvero il bello per contrastare il brutto. Dove c’è bellezza, c’è anche giustizia e attenzione per l’altro.
Offrire il bello, in tutte le sue forme, è un gesto naturale e generoso: arricchisce chi lo crea ma soprattutto chi lo riceve. La bellezza non è solo quella visibile in un paesaggio, nella musica o nell’architettura, ma vive anche nei gesti di gentilezza, nel coraggio silenzioso, nell’ascolto e nell’empatia. È una bellezza che parla al cuore e che fa sentire accolti, curati, parte di qualcosa.
Artisti come Augusto Murer e Cirillo Grott interpretano e donano proprio questo tipo di bellezza. Con le loro opere non si limitano a creare forme armoniose di fauni e di ballerine: raccontano storie, valori, memorie collettive impresse negli eccidi, come quello accaduto a Cefalonia. Trasformano la materia in emozione, dando voce all’umano che ci accomuna. Attraverso il loro sguardo, ci aiutano a vedere oltre, a rallentare, a riconoscere la dignità del vivere e del sentire. In questo senso, sono creatori di spazi per l’anima: ci ricordano che la bellezza è una forma di resistenza e di speranza, che costruisce legami e ci rende migliori.
La mostra nasce da un’idea di Florian Grott, mentre la curatela dei testi è affidata a Karin Cavalieri.
In occasione dell’inaugurazione interverrà il critico d’arte Mario Cossali.
La mostra è patrocinata dal Comune di Folgaria, dalla Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e dalla Cassa Rurale Vallagarina, in collaborazione con la Casa Museo Cirillo Grott, l’Associazione Rospach e l’associazione Erma. (aise)