“Bella figura. Pittura italiana d’oggi” in mostra alla Pilotta di Parma

PARMA\ aise\ - Dal 10 ottobre scorso e sino al 30 novembre, il Complesso monumentale della Pilotta di Parma ospita la mostra “Bella figura. Pittura italiana d’oggi”, a cura di Camillo Langone. Promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Complesso monumentale della Pilotta, l’esposizione è allestita negli spazi rinascimentali dei Voltoni del Guazzatoio e accessibile liberamente al pubblico.
“Bella figura” presenta 44 dipinti figurativi di artisti contemporanei, con lo scopo di testimoniare la vitalità della pittura d’oggi e riaffermare la centralità della figura umana nella tradizione e nell’attualità dell’arte italiana.
Adriano Annino, Chiara Baima Poma, Chiara Calore, Omar Galliani, Daniele Galliano, Giovanni Gasparro, Ester Grossi, Giuliano Guatta, Miriana Lallo, Giulia Mangoni, Fulvia Mendini, Rocco Normanno, Rodolfo Papa, Mauro Reggio, Enrico Robusti, Lorenzo Tonda, Nicola Verlato e Daniele Vezzani propongono una personale visione della “Bella Figura”, intesa come sintesi di armonia, ordine e proporzione che, in varie forme tutte volte alla rappresentazione umana, ha caratterizzato la cultura italiana dal Rinascimento a oggi, innescando un vivo dialogo tra passato e presente.
“Bella figura. Pittura italiana d’oggi” per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, “è una dichiarazione d’amore rivolta alla bellezza, alla sua verità eterna e alla sua contemporaneità vivente. La cosa che colpisce, in particolare, è l’italianità e la varietà intergenerazionale degli autori. Si tratta di uno sguardo coraggioso e nobile rivolto al presente, perché la bellezza o è perenne, e dunque attuale, o non è; ma è anche uno sguardo rivolto al futuro, perché persuaso dalla speranza che la bellezza sappia ancora ispirare le nuove generazioni, e manifestarsi in ogni tempo e in ogni crocevia della storia”.
“I pittori qui presentati recuperano con forza e originalità la tradizione figurativa, interrogandosi su come rappresentare l’essere umano nel nostro tempo”, spiega Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. “Le loro opere dialogano con la lunga storia della ritrattistica italiana, reinventandone i codici e aggiornandone i linguaggi, in un continuo equilibrio tra forma e visione”.
Entrando poi nel merito della mostra, è il curatore Camillo Langone ad affermare che “i quadri presentati sono tutti recenti, parecchi sono recentissimi e alcuni sono addirittura realizzati ad hoc. Avvicinandosi si può sentire il soffio dello Spirito del Tempo. L’elenco degli artisti invitati, tutti italiani ovviamente viventi e operanti, è stilato per offrire, pur senza bilancino, una varietà di generazioni, sessi, stili. Siccome, e in mostra lo si mostra, si può fare bella figura in svariati modi, dai più realistici ai più geometrici”.
“La mostra invita ad aprire gli occhi, sentire volumi, colori e linee e ragionare sulle frontiere del figurativo antropocentrico nazionale: tradizione di cui la Pilotta offre fondamentali testimonianze passate, in un abecedario di forme che spaziano da Antelami a Bocchi, attraverso l’eternità del Correggio”, sottolinea Stefano L’Occaso, direttore del Complesso monumentale della Pilotta.
Il percorso espositivo si articola in due sezioni principali, il Moderno e l’Eterno, a cui si aggiungono due nuclei tematici, Ritratto e Arte Sacra. Il Moderno riunisce le opere che guardano al documento, alle icone odierne, quei dipinti che in futuro, nei musei del XXII secolo, rappresenteranno il nostro tempo; l’Eterno quelle che fanno riferimento al classicismo, al mito, alla religione, agli archetipi. Il Ritratto raccoglie i lavori per eccellenza espressione dell’uomo, quelli che ne riproducono e interpretano aspetto e individualità, posizionandolo al centro dell’opera e dunque del suo mondo; l’Arte Sacra rappresenta invece le nuove declinazioni della pittura religiosa, nel difficile, ma possibile, equilibrio fra ricerca artistica ed esigenze devozionali.
I dipinti, tutti di recente esecuzione e alcuni realizzati appositamente per l’esposizione, si radicano nella tradizione classica e cristiana, ma si propongono al tempo stesso come piena espressione della contemporaneità, nei soggetti, nei temi e nelle tecniche che riflettono la sensibilità odierna.
Il progetto espositivo rientra nel programma di nuove acquisizioni della Pilotta, che rinnova la propria tradizione collezionista – avviata con i Farnese – attraverso l’ingresso nelle proprie collezioni di alcune delle opere presentate in mostra. (aise)