Caravaggio al Casino Boncompagni Ludovisi di Roma: apertura straordinaria in occasione di Caravaggio 2025

ROMA\ aise\ - Da sabato 29 marzo a domenica 6 luglio, la mostra Caravaggio 2025 in corso in Palazzo Barberini a Roma si arricchisce di una nuova opera, la venticinquesima di questa straordinaria rassegna: Giove, Nettuno e Plutone, unica opera murale conosciuta del Merisi, realizzata all’interno del Casino Boncompagni Ludovisi, detto anche dell’Aurora Ludovisi.
Gli ambienti del Casino Boncompagni Ludovisi, costruito nel 1570, custodiscono uno dei più importanti e allo stesso tempo meno accessibili capolavori di Caravaggio: Giove, Nettuno e Plutone. Si tratta di un unicum nella produzione artistica del Merisi: eseguito a olio su muro, era stato commissionato al pittore dal cardinale Francesco Maria Del Monte, il suo primo facoltoso mecenate romano, al servizio del quale Caravaggio era entrato nel 1597 e che possedette molte sue opere, tra cui i Musici, i Bari, la Buona Ventura e la Santa Caterina d’Alessandria, esposti in mostra.
Il Giove, Nettuno e Plutone era destinato a un ambiente piuttosto speciale del casino, il “camerino della distilleria”, come lo definisce Giovan Pietro Bellori, tra i primi biografi dell’artista, una sorta di gabinetto alchemico, nel quale il cardinale si dilettava, essendo egli “studioso di medicamenti chimici”.
L’iconologia del dipinto è estremamente complessa, e, così come tutti gli altri oggetti che si trovavano nell’ambiente, è legata all’alchimia: in particolare Giove, Nettuno e Plutone sono divinità tradizionalmente associate alle tre fasi della pratica alchemica, attraverso le quali, partendo da una materia grezza, si ricava la pietra filosofale. Caravaggio, che, secondo Bellori, “sentendosi biasimare di non intendere né piani né prospettiva, tanto si aiutò collocando li corpi in veduta dal sotto in su che volle contrastare gli scorti più difficili”, si autoritrasse, verosimilmente con l’ausilio di uno specchio, in tutte e tre le divinità.
A partire dal 29 marzo, in occasione della mostra Caravaggio 2025, il pubblicò avrà dunque l’occasione unica di ammirare non solo questo capolavoro “nascosto” del Merisi, ma anche l’Aurora, un superbo affresco realizzato dal pittore bolognese Guercino per Ludovico Ludovisi nel 1621. L’eccezionale Giove, Nettuno e Plutone va quindi virtualmente a sommarsi alle ventiquattro opere esposte in mostra, aggiungendo un tassello importante alla prima produzione romana del pittore e al suo rapporto con il cardinal Del Monte.
Il dipinto del Merisi e il Casino Boncompagni Ludovisi saranno eccezionalmente visitabili il sabato e la domenica grazie a speciali visite guidate per gruppi di massimo 20 persone alla volta. L’accesso è consentito solo ai possessori del biglietto di visita alla mostra Caravaggio 2025, previa prenotazione a questo link. (aise)