Da Salvo alla Pista 500: l’autunno della Pinacoteca Agnelli di Torino
Salvo, Arrivare in tempo - Pinacoteca Agnelli
TORINO\ aise\ - La Pinacoteca Agnelli di Torino ha presentato nei giorni scorsi la programmazione autunnale del 2024, che si è aperta l’1 novembre, in contemporanea con Artissima e con l’art week torinese, sulla Pista 500.
Il progetto artistico sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto ha accolto due nuove installazioni di Monica Bonvicini e Chalisée Naamani, vincitrice del Premio Pista 500 annunciato durante Artissima 2023 e che è tornata quest’anno nella sua seconda edizione. Inoltre dalla stessa data, è stata aperta al pubblico la più grande mostra postuma dedicata all’artista Salvo, intitolata “Arrivare in tempo”.
LA PISTA 500
Le due nuove installazioni site-specific di Monica Bonvicini (1965) e Chalisée Naamani (1995) sulla Pista 500 accompagnano quelle già presenti di Thomas Bayrle, VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Marco Giordano, Louise Lawler, Alicia Kwade, Finnegan Shannon, Rirkrit Tiravanija e Julius von Bismarck.
Le due opere si inseriscono all’interno del percorso espositivo della Pista 500 sul tetto del Lingotto, che dalla sua inaugurazione nel 2022 attiva inaspettate prospettive con il contesto che le ospita. Monica Bonvicini, la cui pratica indaga il rapporto tra architettura e strutture di potere, spesso interrogando l’ambiguità del linguaggio, ha presentato un’opera sulla parabolica sud. La nuova commissione, su scala ambientale, illumina l’intera ala sud della Pista 500. Chalisée Naamani intreccia tra loro riferimenti ispirati ai brand e alla pubblicità, alla storia dell'arte e della moda e all'ambiente che la circonda. La nuova commissione si confronta con la funzione del billboard come spazio per la comunicazione pubblica: di pubblicità commerciali, di slogan di propaganda politica e allo stesso tempo di messaggi di interesse sociale. L’artista è stata la vincitrice nel 2023 del Premio Pista 500, nato in collaborazione con la fiera d’arte contemporanea Artissima e selezionata da una giuria composta da Elena Filipovic e Michelle Cotton, affiancate da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, rispettivamente direttrice e capo curatrice di Pinacoteca Agnelli.
Il progetto sulla Pista 500, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, si confronta con l’architettura della ex fabbrica FIAT, con la sua eredità e le sue storie, con il paesaggio circostante e con il contesto urbano. Gli interventi all’aperto abbracciano i diversi linguaggi della scultura: installazioni ambientali, opere luminose o sonore e progetti di cinema espanso. Le opere accompagnano visitatrici e visitatori in una poetica esplorazione lungo la circolarità della pista, che da circuito chiuso si fa giardino aperto.
SALVO. ARRIVARE IN TEMPO
La grande mostra postuma dedicata all’artista Salvo (Leonforte 1947 – Torino 2015) intitolata “Arrivare in tempo” sarà allestita in Pinacoteca Agnelli sino a domenica 25 maggio 2025. L’esposizione, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, occupa tutti e tre i piani della Pinacoteca in un percorso retrospettivo che evidenzia come la pittura di Salvo - nei grandi cicli tematici ripetuti, nell’attenzione verso i temi della storia dell’arte e nello studio della luce - sia sempre stata in continuità con le sue prime ricerche concettuali.
“Arrivare in tempo” è la più grande mostra dedicata all’opera di Salvo dopo la sua morte nel 2015. Nato in Sicilia, dal 1956 Salvo ha vissuto a Torino, dove dapprima si è avvicinato all’Arte Povera e ai linguaggi dell’arte concettuale, per poi dedicarsi dal 1973 esclusivamente alla pittura, scelta anticonvenzionale per il clima culturale di inizio anni Settanta. Controcorrente anche nel panorama italiano, Salvo ha portato avanti per quarant’anni una ricerca e una riflessione critica uniche nei confronti del medium pittorico.
La mostra retrospettiva a lui dedicata mette in luce questa traiettoria assolutamente originale, sottolineando con uno sguardo inedito come la pittura di Salvo non sia in contrapposizione con il suo primo periodo concettuale, ma ne assorba caratteristiche e intenzioni, inserendosi coerentemente nel suo percorso artistico.
Realizzata in stretta collaborazione con l’Archivio Salvo, la mostra si focalizza su alcuni dei motivi fondamentali della ricerca dell’artista: il concetto di ripetizione nell’esplorazione di motivi ricorrenti, inteso sia come tecnica pittorica sia come urgenza concettuale; la riflessione sulla pittura come linguaggio e sul linguaggio come arte; il rapporto tra storia dell’arte e sguardo sulla quotidianità.
Salvo, uno degli artisti pionieri del secondo Novecento italiano, si è posto in modo indipendente rispetto a correnti e tendenze, mantenendo sempre un’attenzione particolare per i soggetti e i linguaggi della storia dell’arte. In virtù di questo rapporto privilegiato, la sua mostra monografica in Pinacoteca si estende per la prima volta anche in altri spazi della Pinacoteca e all’interno dello Scrigno, in dialogo con la collezione permanente.
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione dedicata, concepita per aprire la lettura critica del lavoro di Salvo a un pubblico internazionale. (aise)