“De Bello. Appunti sulla guerra e sulla pace”: alla gres art 671 di Bergamo 30 opere da Burri ad Abramovic

BERGAMO\ aise\ - Da Alberto Burri a Claire Fontaine, da Anselm Kiefer a Lawrence Abu Hamdan, da Joseph Beuys e Marina Abramovic a Cristina Lucas e Laura Poitras, da Andrea Gastaldi a Boris Mikhailov e Arcangelo Sassolino, passando per Monira Al Qadiri, Mohamed Choucair, Total Refusal e molti altri, comprendendo anche opere storiche. Un arco di circa sei secoli che possa evocare gli stati d'animo che da sempre i conflitti provocano.
“De Bello. Notes on War and Peace” è la prima esposizione collettiva di gres art 671: parla di guerra, di umanità, di popoli e di emozioni, di storia e di attualità, sostenendo l'urgenza della pace.
In programma dal 16 aprile al 12 ottobre, “De Bello” è un viaggio attraverso installazioni, dipinti, sculture, fotografie, video, opere tessili e videogiochi di oltre 30 artisti diversi per generazione, provenienza, mezzo espressivo, che hanno in comune l’aver vissuto o vivere tutti i giorni la guerra da vicino.
Il percorso esplora vari sentimenti e trasformazioni legate ai conflitti: dall’illusione della pace all'allarme dello scontro, fino alla resistenza, alle rovine e alle conseguenze, restituendo emozioni e punti di vista. Uno sguardo trasversale a geografie ed epoche storiche. Dall'età moderna ai moti risorgimentali sino all'Ucraina, dal Medio Oriente al Sud America. Un invito a riflettere su come l’esperienza bellica modelli il senso di appartenenza e le percezioni dell'umanità.
Grazie a un importante allestimento firmato da 2050+, anche co-curatori del progetto insieme al team gres art, negli oltre 2000 metriquadri dell'ex spazio industriale di Bergamo, “De Bello. Appunti sulla guerra e sulla pace” racconta di traumi e di distruzione, di nomadismo e di resilienza ma anche della possibilità di ricostruzione e di ripartenza.
L’arte è testimonianza, voce, approfondimento, protesta, resistenza, fuga, ricerca, ispirazione. L’arte e gli artisti da sempre reagiscono, sono resilienti, traducono il dolore in creazione e possono trasformare le macerie in rinascita.
gres art 671 è un centro per l’arte e la cultura, con sede a Bergamo, nato con un ambizioso progetto di rigenerazione urbana promosso da Fondazione Pesenti e sviluppato da Italmobiliare. gres art coniuga bellezza e impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità, attraverso una programmazione multidisciplinare, accessibile e inclusiva. (aise)