“Festina Lente: Aldo Manuzio, The Publisher Who Changed the World”: l’omaggio del MoW di Incheon

SEOUL\ aise\ - Una grande mostra internazionale celebra il genio editoriale di Aldo Manuzio e la sua capacità di rivoluzionare l’arte tipografica, a meno di cinquant’anni dalla sua invenzione.
A inaugurare il 27 ottobre scorso “Festina Lente: Aldo Manuzio, The Publisher Who Changed the World” è stata l’ambasciatrice d’Italia in Corea, Emilia Gatto, che ha partecipato alla cerimonia di apertura della mostra ospitata sino al 25 gennaio 2026 dal National Museum of World Writing Systems (MoW) di Incheon.
Realizzata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR) e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia (BNM), la mostra è patrocinata dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di Cultura a Seoul nell’ambito dell’Anno dello Scambio Culturale Italia-Corea 2024-2025.
Per la prima volta in Corea vengono presentati rari volumi, tra cui l’unico esemplare al mondo delle “Institutiones grammaticae” (1493), che ripercorrono l’attività editoriale di Aldo Manuzio e dei suoi discendenti, protagonisti assoluti dell’Umanesimo e della storia della tipografia.
Attraverso le opere della famiglia Manuzio, la mostra invita a riflettere sul valore del libro e della stampa per la diffusione della cultura e rappresenta un’importante occasione per rafforzare gli scambi culturali e accademici tra i due Paesi.
La Biblioteca nazionale centrale di Roma, nell’ambito dei progetti per la diffusione della cultura italiana all’estero, ha contribuito a ideare e organizzare il percorso espositivo dedicato al grande umanista ed editore, accogliendo l’invito del National Museum of World Writing Systems (MoW) di Incheon. Tale prestigiosa istituzione ha lanciato l’idea della mostra e ha rivolto un invito a collaborare alla Biblioteca Nazionale di Roma.
Il MoW persegue la missione di raccogliere, conservare ed esporre le diverse tipologie di scrittura adottate dall’umanità nel corso dei secoli per “esplorare il valore dei sistemi di scrittura del mondo che hanno guidato la civiltà umana”. In tale contesto culturale, che ospita un’esposizione permanente su quasi sessanta sistemi di linguaggio scritto e che mostra un forte interesse nei confronti delle tecniche di stampa europee e verso uno dei periodi storici più floridi del nostro Paese, è maturata l’idea di allestire una mostra che ricostruisce l’attività di Aldo Manuzio, unanimemente riconosciuto quale protagonista assoluto della storia del libro e dell’Umanesimo.
Grazie al prestito di preziosi esemplari a stampa conservati presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, sarà possibile ripercorrere l’avventura editoriale dei Manuzio (da Aldo al figlio Paolo, al nipote Aldo il Giovane), prima dinastia di editori, in un viaggio che attraversa quasi un secolo: dalle prime edizioni pubblicate a Venezia da Aldo il vecchio negli anni ’90 del Quattrocento fino alle ultime stampe di fine ’500 edite a Roma da Aldo il giovane, senza trascurare l’esperienza di Paolo nella Stamperia del Popolo Romano.
Tra le opere più rappresentative in mostra, sarà possibile ammirare le Institutiones grammaticae del 1493, unico esemplare al mondo della grammatica latina di Aldo Manuzio, mutilo, ma arricchito da correzioni autografe; l’Hypnerotomachia Poliphili (1499), considerato il più bel libro illustrato del Rinascimento; le Epistolae di Santa Caterina (1500), in cui compare per la prima volta il carattere corsivo; il Virgilio aldino (1501), primo libro stampato interamente in corsivo e in formato tascabile e ancora fondamentali edizioni di classici greci, latini, opere di Dante, Petrarca, Bembo, Castiglione, Lorenzo de’ Medici e molte altre.
A corredo e per contestualizzare l’era di Aldo, preziosi atlanti del tempo riccamente decorati, incunaboli figurati, coeve vedute di Roma e Venezia e straordinarie incisioni.
Nel nome di Aldo, dell’Umanesimo e del Rinascimento e del comune amore per il libro, viene a costituirsi così un ponte fra Oriente e Occidente, al fine di ampliare gli scambi culturali tra l’Italia e la Corea del Sud. (aise)