Gli “Infinite Landscapes” di Luigi Ghirri a Seoul

SEOUL\ aise\ - Dal 12 dicembre scorso e sino al 15 marzo 2026 il Museum Hanmi Samcheong di Seoul ospita la prima grande retrospettiva in Corea dedicata a Luigi Ghirri (1943–1992), una delle figure più importanti della fotografia europea contemporanea.
Attraverso circa 130 opere, la mostra "Infinite landescapes" ripercorre oltre vent’anni di ricerca fotografica, tra paesaggi italiani, interni, oggetti quotidiani e riflessioni sul modo di guardare il reale.
L’esposizione è organizzata in occasione del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea ed è realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia in Corea.
Luigi Ghirri, fotografo originario dell’Emilia-Romagna, nell’Italia settentrionale, ha sviluppato un universo fotografico unico a partire dai paesaggi quotidiani dei luoghi a lui familiari. Le sue immagini colgono l’ironia visiva e le dimensioni illusorie della vita di tutti i giorni attraverso una raffinata sensibilità cromatica, strategie compositive non convenzionali e uno sguardo nutrito di umorismo umanistico e riflessione poetica. Il suo mondo visivo, oggi considerato un contributo fondamentale alla storia della fotografia, ha contribuito a definire un nuovo vocabolario della fotografia europea in un periodo in cui il dibattito sulla fotografia contemporanea era prevalentemente dominato dai modelli americani, consacrandolo come il “poeta” della fotografia a colori europea.
La mostra è organizzata dal Tokyo Photographic Art Museum e dal Museum Hanmi ed è curata dalle due istituzioni. È realizzata con il sostegno della Fondazione Luigi Ghirri, dell’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, dell’Ambasciata d’Italia in Corea, della Ga-Hyeon Foundation of Culture, di Hanmi Pharmaceutical e di Hanmi Science. (aise)