“Il Bel Paese?” a Lucca la sesta edizione di Photolux Festival - Biennale Internazionale di Fotografia

Craig Ames - Maurizio Grandi, Photolux Festival 2024

LUCCA\ aise\ - Dal 23 novembre al 15 dicembre prossimi Lucca accoglierà la sesta edizione biennale di Photolux Festival, una delle principali manifestazioni nel panorama della fotografia europea. Il tema di quest’anno, "Il Bel Paese?", invita a riflettere sull’identità italiana attraverso la fotografia contemporanea. Un programma ricco e variegato, con diciannove mostre, per la maggior parte inedite e create appositamente per l’occasione, e un fitto calendario di workshop, talk, conferenze e presentazioni di libri. Questi eventi vedranno la partecipazione di critici, curatori e fotografi di rilevanza nazionale e internazionale.
Il direttore artistico Enrico Stefanelli ha scelto di porre una riflessione sul nostro Paese attraverso domande cruciali: cosa significa essere italiani oggi? Quali sono le radici identitarie e quale futuro vogliamo costruire? Il programma espositivo del Festival riflette questa dualità: da un lato le bellezze del nostro Paese, dall’altro le sue fragilità e contraddizioni. La narrazione si costruisce attraverso il dialogo tra le opere di importanti nomi della fotografia italiana e internazionale e quelle di autori e autrici emergenti. La fotografia sarà uno strumento per esplorare l’immagine contemporanea del Bel Paese, analizzandone evoluzione, cambiamenti e contraddizioni. “Sin quando è nato nel 2005, esattamente venti anni fa e questo è un altro anniversario importante che ci accingiamo a festeggiare, il festival si è posto con lo scopo di divulgare la cultura fotografica d'autore e le migliori voci emergenti italiane e internazionali attraverso la rappresentazione di molteplici linguaggi, anche quelli percorribili grazie alle nuove tecnologie. Si tratta del festival di fotografia tra i più longevi Italia e che nel corso degli anni si è evoluto modificandosi, diventando biennale nel 2013”.
Le mostre e gli eventi collaterali si svolgeranno in vari spazi del centro storico di Lucca. Le tre sedi espositive saranno Palazzo Ducale, Palazzo Guinigi e la Chiesa dei Servi. Un approccio che come ogni anno mira a coinvolgere il pubblico in un percorso immersivo che valorizza il tessuto urbano e sottolinea l’importante coinvolgimento del territorio. Photolux ha come main partner la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e come partner istituzionali il Comune di Lucca, la Provincia di Lucca e The Lands of Giacomo Puccini Lucca Tuscany, con lo sponsor Intarget, di Leica e il supporto di Pictet.
LE MOSTRE
Tra gli appuntamenti più attesi c’è la retrospettiva “Sotto questo sole” di Massimo Vitali a Palazzo Ducale, a cura di Matteo Balduzzi, che celebra il trentesimo anniversario della sua prima fotografia delle spiagge italiane. L’esposizione, divisa in tre sezioni, include la celebre immagine del 1994, un campione del vasto archivio analogico e digitale di Vitali esposto per la prima volta, e opere note in collezioni internazionali. Di particolare rilevanza la sezione dedicata all'archivio: una occasione speciale per vederlo per la prima volta, per entrare dentro l'universo artistico di Vitali. Una mostra quindi che non solo documenta solo i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia, ma riflette anche sul contributo di Vitali alla fotografia contemporanea. A lui sarà assegnato il 30 novembre il Photolux Award 2024, un premio che è un riconoscimento alla sua carriera.
Completa il percorso espositivo a Palazzo Ducale, insieme alla mostra del World Press Photo, "Italia/Europea" di Joakim Kocjancic, fotografo di origini italo svedesi. La sua serie di immagini in bianco e nero esplora il legame tra il fotografo e i soggetti ritratti, intrecciando la sua esperienza europea in un linguaggio visivo che fonde realtà e sogno. Realizzata tra il 1999 e il 2016, questa serie offre la parte italiana del progetto dedicato ad una visione affascinante di un’Europa in cui i confini si dissolvono e l’attenzione è rivolta alle persone.
Il resto delle mostre saranno tutte esposte a Palazzo Guinigi (a parte LOBA40, presso la Chiesa dei Servi).
È qui che Massimo Mastrorillo presenta "Omicidio bianco", un'esplorazione del dramma delle morti bianche sul lavoro in Italia. Attraverso immagini evocative, Mastrorillo mette in luce la negligenza sistemica e l’indifferenza verso la sicurezza dei lavoratori, offrendo una riflessione amara sul fallimento di un sistema che sacrifica vite umane per il profitto.
Gabriele Croppi con "Italia Metafisica", a cura di Benedetta Donato, indaga la metafisica del paesaggio urbano attraverso una raffinata combinazione di arte e pensiero. Con 25 anni di esperienza, Croppi presenta immagini in bianco e nero che bilanciano realtà e astrazione, invitando lo spettatore a riflettere sul potenziale nascosto della realtà quotidiana.
La Fondazione Sella promuove invece “Vittorio Sella” una vasta selezione di modern prints tratte dai negativi realizzati in Italia dal celebre fotografo e alpinista, durante trent'anni di attività in alta montagna. La mostra ripercorre le sue prime immagini sulle montagne biellesi, fino ai principali gruppi alpini ed extraeuropei, esaltando la fusione tra rigore tecnico e ricerca estetica. In esposizione un particolare rilievo avrà un'immagine panoramica di ben 4,60 mt. di lunghezza. Le sue fotografie, di grande valore documentario e artistico, esprimono l'amore per la natura e la montagna, con un perfetto equilibrio tra prospettiva, luci, ombre e toni, che catturano l'armonia tra cielo e paesaggio terrestre.
La collettiva "Verità nascoste. Eredità visive della storia recente d’Italia", curata da Benedetta Donato, Azzurra Immediato, Chiara Ruberti ed Enrico Stefanelli, esplora eventi drammatici e dimenticati della storia recente italiana. Attraverso fotografie e installazioni, i lavori di alcuni artisti, tra cui Antonello Ghezzi e fotografi come Alberto Gandolfo, Martino Lombezzi e i TerraProject offrono nuove prospettive su vicende irrisolte come il crollo della diga del Vajont, il disastro ferroviario di Viareggio e le stragi di Ustica e del Moby Prince.
"Viva l'Italia", a cura di Photolux, presenta una selezione di immagini vernacolari dell’Archivio Fortepan, ricostruendo una geografia inedita dell’Italia degli ultimi 150 anni. La mostra, ispirata alla canzone “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori, esplora la vita intima e collettiva degli italiani attraverso fotografie storiche.
"Matrimoni napoletani"di Francesco Cito è un reportage sui matrimoni a Napoli, vincitore di un World Press Photo nel 1995. La mostra indaga le dinamiche sociali e la teatralità della cerimonia, esplorando come il matrimonio napoletano rifletta la società tra tradizione e spettacolo.
"Home is Home (All Alone)" di Guido Gazzilli utilizza la figura del Fauno come metafora della ricerca di identità e rifugio. Attraverso fotografie che intrecciano figure umane e animali con elementi naturali, Gazzilli esplora la solitudine esistenziale e antropologica, raccontando la propria esperienza di vita e la ricerca di un senso di appartenenza. La mostra è realizzata in collaborazione con la Manuel Rivera-Ortiz di Arles.
PREMI E RESIDENZE
Photolux Festival ospita anche le mostre dei vincitori di premi internazionali di prestigio. Tra questi, il World Press Photo 2024 a Palazzo Ducale celebra il miglior fotogiornalismo dell’anno, con immagini selezionate tra oltre 61.000 foto provenienti da 130 paesi. La Foto dell’Anno è stata vinta da Mohammed Salem (Reuters) per l’immagine di una donna palestinese che abbraccia il corpo della nipote, simbolo della devastazione a Gaza. Altri vincitori includono Lee-Ann Olwage per la Storia dell’Anno e Alejandro Cegarra per il Progetto a Lungo Termine.
Alla Chiesa dei Servi sarà esposta la mostra LOBA40, l'imponente progetto espositivo realizzato in Germania nel 2020 per festeggiare i 40 anni del Leica Oskar Barnack Award, il premio che onora l'inventore della fotocamera Leica che rivoluzionò il mondo della fotografia e del fotogiornalismo. Oltre 350 opere che offrono una panoramica sulle storie e i temi sociali più rilevanti trattati dai fotografi premiati dal 1980. Attraverso immagini che spaziano dalla vita quotidiana alle emergenze globali, la mostra rappresenta l’evoluzione del fotogiornalismo, con lavori di grandi autori come Sebastião Salgado, Gianni Berengo Gardin e Jane Evelyn Atwood. Arricchiscono l'esposizione i vincitori delle ultime tre edizioni del premio fino al 2023.
Il lavoro vincitore del Romano Cagnoni Award 2024, "Sorgenti di vita" di Anush Babajanyan, sarà esposto per la prima volta a Lucca. La mostra esplora la crisi idrica in Asia centrale, documentando l’impatto della scarsità d’acqua e la resilienza delle comunità locali.
Il Premio Intarget Photolux presenta i lavori di Alessandro Mallamaci, Graig Ames e Maurizio Grandi, vincitori nelle rispettive sezioni (“Raccontare l'Italia” e “A.I.”). Si tratta del primo concorso dedicato all'AI che si inserisce nel focus che il festival da sempre ha dedicato alle nuove tecnologie. In quest'ottica rientrano anche alcuni talk e il workshop sulla fotografia con i droni con il fotografo e video-maker Luca Bracali e quello sul linguaggio espressivo delle action-cam realizzato in collaborazione con Insta360.
Photolux dà spazio anche alle residenze fotografiche in collaborazione con Photoamnuales (Francia) e Centre Mediterranée de la Photographie (Corsica), ospitando progetti di Sébastien Arrighi, Michele Martinelli, Giaime Meloni e Daniele Greco.
Photolux Festival è un’occasione imperdibile per esplorare la fotografia contemporanea e riflettere su temi cruciali attraverso le immagini. (aise)