I-Talìa: il progetto fotografico del collettivo CESURA entra a far parte del Munaf

MILANO\ aise\ - Un viaggio visivo che attraversa l’Italia da nord a sud, catturando l’identità autentica di ogni territorio. Si è concluso ad agosto con l’ultima tappa in Calabria - e il 27 settembre 80 delle opere fotografiche prodotte entreranno a far parte dell’archivio del MUNAF - Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo - I-Talìa, ultimo progetto di CESURA, collettivo fotografico e di ricerca fondato nel 2008 dal pluripremiato reporter - World Press Photo Award, Guggenheim Fellowship USA e Canada - e membro della prestigiosa agenzia internazionale “Magnum” Alex Majoli, insieme ai fotografi Arianna Arcara, Luca Baioni, Gabriele Micalizzi, Andy Rocchelli, Alessandro Sala e Luca Santese.
La presentazione avverrà presso la sede del MUNAF con una conferenza aperta alla partecipazione del pubblico, sabato 27 settembre, alla ore 17.00, alla presenza dello stesso Alex Majoli e di Matteo Balduzzi.
Il progetto - sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e in collaborazione con il MUNAF - Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo (MI) - ha coinvolto 12 fotografi del collettivo nella realizzazione di un racconto fotografico di tre regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Calabria e Sardegna, attraverso una residenza artistica circolare. Lavorando contemporaneamente su una tappa alla volta, con lo scopo di costruire un dialogo con le realtà locali, anche in collaborazione con le associazioni e i presidi culturali vivi e attivi sui territori, alla continua ricerca di volti, storie, e luoghi da raccontare.
Gli autori Alex Zoboli, Chiara Fossati, Marco Durante e Giorgio Dirindin hanno lavorato in Friuli Venezia Giulia, Andrea Nicotra, Alessandro Sala, Camilla Pedretti e Marco Zanella in Calabria e Pablo Riccomi, Arianna Arcara, Giorgio Salimeni, Maria Elisa Ferraris in Sardegna.
Dalla “Sartiglia” di Oristano, tra le più spettacolari corse equestri del Mediterraneo, alle tradizionali “Vallje”, antiche danze delle comunità arbëreshë in Calabria; dalla vita nei centri di accoglienza del CSO Consorzio Italiano di Solidarietà di Trieste per richiedenti asilo e rifugiati e della Casa San Francesco D'Assisi, che opera a Cosenza per assicurare assistenza a tutte le persone in stato di bisogno, all’attivismo di “A Foras”, che riunisce comitati, collettivi, associazioni, realtà politiche e individui contro l’occupazione militare della Sardegna, dalle manifestazioni dell’associazione “Kiwis in Italy” per la memoria dei caduti durante la guerra fino alla vita degli adolescenti in provincia.
Ne deriva un racconto intimo che intreccia paesaggi rurali e dinamiche urbane, tradizioni culturali e questioni sociali contemporanee, puntando lo sguardo su luoghi fuori dai circuiti del mainstream, ma profondamente rappresentativi della complessità e della bellezza del nostro Paese.
Sulla scia degli intenti del collettivo, che come lo stesso nome “Cesura” suggerisce, vuole rompere con le dinamiche del mercato in favore di una totale libertà espressiva e di cura di ogni fase del processo fotografico, I-Talìa rilancia il format Photobuster, progetto di ricerca sul territorio urbano,  ideato dal collettivo con la direzione artistica di Alex Majoli, in cui un gruppo selezionato di fotografi lavora a una serie di progetti fotografici individuali che concorrono a sviluppare un racconto corale del luogo attraverso il proprio sguardo. Photobuster ha già fatto tappa e documentato città italiane e straniere come Stradella, Riva del Garda, Palermo, Rimini, Sofia, solo per citarne alcune.
Oltre alla produzione fotografica, I-Talìa ha previsto una serie di attività divulgative realizzate con il territorio e per il territorio, tra cui: proiezioni pubbliche delle immagini realizzate dai fotografi, incontri e conferenzenelle scuole medie e superiori, per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura fotografica e all’osservazione critica del mondo contemporaneo.
Il progetto si concluderà con una conferenza pubblica il 27 settembre, dalle ore 17 alle 22 presso il MUNAF, e la proiezione della documentazione integrale del lavoro svolto sarà proiettata anche il 28 settembre. Parte del materiale sarà raccolto in una fanzine I-Tália, a cura della casa editrice Cesura Publish interna al collettivo.
Nato come bottega artigianale dove la conoscenza viene tramandata da maestro ad allievo, Cesura è un collettivo di fotografi attivo dal 2008 in Italia nel campo della fotografia documentaria e di ricerca. Cesura si concentra sul lavoro di squadra favorendo la coesione attraverso il confronto e la condivisione delle competenze di ogni suo membro. L’intento finale è quello di divulgare la fotografia attraverso la propria piattaforma, la pubblicazione di libri, eventi dedicati al pubblico quali: talk, mostre, portfolio reviews, collaborando con associazioni e festival di settore. I lavori fotografici del collettivo sono stati pubblicati su: British Journal of Photography, Corriere della Sera, The Guardian, Internazionale, Le Monde, New York Times Magazine, Time Magazine, Stern. Le opere prodotte dal collettivo sono state esposte a: Le Bal/Parigi, Fondation Louis Vuitton/Parigi, MAR/Ravenna, Nobel Peace Center/Oslo, MoCP/Chicago, MUFOCO/Cinisello Balsamo, Triennale/Milano, MAXXI/Roma. (aise)