“La Cronaca Crespi illustrata da Leonardo da Besozzo” acquisita dalla Biblioteca Braidense di Milano

MILANO\ aise\ - La Biblioteca Nazionale Braidense di Milano ha annunciato l’acquisizione da parte del Ministero della Cultura per la somma di 1 milione di euro di un importante codice del XV secolo, in seguito depositato presso la Biblioteca. Si tratta de “La Cronaca Crespi illustrata da Leonardo da Besozzo. Un ciclo di Uomini illustri in miniatura”, codice del XV secolo, firmato dal pittore Leonardo da Besozzo che secondo l’ipotesi più accreditata rappresenta una copia diretta degli affreschi perduti, realizzati, dopo il 1433, da Masolino da Panicale per il cardinale Giordano Orsini nella Sala Theatri di Palazzo Orsini in Monte Giordano a Roma.
Datato tra 1433 e il 1436, il codice, di straordinaria importanza e bellezza, fu acquistato nel 1862 da Carlo Morbio (1811-1881) e alla sua morte, il manoscritto passò alla figlia, Giulia Morbio (1857-1944), sposata con Benigno Crespi (1848-1910), che vendettero a loro volta il prezioso esemplare, insieme al resto della biblioteca di famiglia. Di questa biblioteca, ceduta all’asta, la Braidense acquistò in passato alcuni stampati e 156 manoscritti relativi alla storia della Lombardia. Con questa nuova acquisizione da parte dello Stato Italiano, l’importante e splendido codice si riunisce quindi alla Collezione Morbio della Braidense.
Il manoscritto, in uno stato di conservazione quasi perfetto, narra la storia dell’umanità, illustrandone le diverse tappe attraverso gruppi di personaggi appartenenti alla mitologia greca e romana, alla storia antica, alla leggenda e alla genealogia biblica. I personaggi illustrati sono organizzati su 38 facciate, ciascuna ripartita in tre registri orizzontali. Gli Uomini famosi sono dunque raggruppati secondo le tradizionali sei età dell’uomo: (1) dalla Creazione (Adamo), (2) dal Diluvio (Noè), (3) da Abramo, (4) da Davide alla Cattività babilonese, (5) dalla cattività alla nascita di Cristo e (6) dalla nascita in poi, per finire con Tamerlano nel 1395.
Conservato nella biblioteca, il manoscritto è stato interamente digitalizzato in modo da consentirne la fruibilità da parte del pubblico.
“Una acquisizione straordinaria”, ha sottolineato il direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense, Angelo Crespi, “che dimostra quanto ancora lo Stato Italiano e nello specifico il Ministero della Cultura si impegni per accrescere il patrimonio pubblico e perché non vadano dispersi parti importanti della nostra storia. Questo perché il patrimonio culturale è innanzitutto un giacimento di senso e di identità per una Nazione come la nostra che si riconosce nei beni culturali. Il grande investimento fatto, anche dal punto di vista economico, è inoltre un segno di quanto le biblioteche vengano considerate — parafrasando Marguerite Yourcenar — davvero granai dello spirito, granai della nostra civiltà”. (aise)