La Cy Twombly Foundation dona tre opere alla GNAMC di Roma

ROMA\ aise\ - Sono state presentate sabato, 20 settembre, le straordinarie donazioni annunciate lo scorso giugno dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e dalla Cy Twombly Foundation: dodici nuove opere entrate nella collezione permanente, il progetto di riqualificazione del laboratorio di restauro e il finanziamento di un corso post lauream internazionale dedicato alla conservazione delle opere d’arte contemporanea su carta entrambi intitolati a Cy Twombly.
Si tratta di una donazione complessiva del valore di 42,5 milioni di dollari, che segna un punto di svolta nella storia recente della Galleria, riaffermandone il ruolo di centro propulsore per l’arte contemporanea a livello internazionale. Grazie alla triplice donazione, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea diventa non solo il principale polo italiano per la conoscenza e la valorizzazione di Cy Twombly, ma anche un centro di innovazione nel campo della conservazione e della formazione.
“La donazione della Cy Twombly Foundation alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea rappresenta un gesto di grande valore culturale e simbolico”, ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Arricchisce la collezione pubblica con opere di rilievo e, a differenza di altre donazioni storiche, in questo caso c’è la scelta consapevole di una fondazione americana di investire sul futuro di un museo nazionale, come segno di fiducia e di riconoscimento del ruolo istituzionale del Ministero della Cultura”.
Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ha ringraziato la Cy Twombly Foundation e il suo presidente Nicola Del Roscio, “che ha voluto arricchire notevolmente il patrimonio materiale e immateriale della GNAMC, con dodici capolavori e sostenendo un progetto che riafferma la sua vocazione storica di museo del presente. Confermando l’eccellenza della GNAMC nell’arte moderna e contemporanea e del sistema restauro italiano nel mondo”, ha aggiunto, “le donazioni aprono una nuova stagione di ricerca, costruendo un’innovativa piattaforma di dialogo internazionale”.
“Lieto di aver donato alla Galleria un gruppo di opere che documentano un momento cruciale della carriera dell’artista, quando visse a lungo in Italia e si lasciò ispirare dalla cultura mediterranea”, si è detto Nicola Del Roscio. “Roma, la sua architettura, la musica, il cinema e il paesaggio italiano furono per Twombly fonte inesauribile di ispirazione: per questo ci è sembrato naturale che queste opere trovassero casa nella GNAMC”.
Donazione 1. Le opere e la Sala Cy Twombly
Dal 20 settembre ha aperto al pubblico una sala dedicata a Cy Twombly, nel settore IV nel nuovo allestimento della collezione permanente della Galleria, concepito con finalità pedagogiche, secondo un percorso cronologico con sale monografiche. Vi sono esposti tredici capolavori dell’artista americano, realizzati a Roma tra il 1957 e il 1963. Il pastello di Pablo Picasso Nu Debout (1906) è esposto tra le opere di Modigliani e van Dongen nel settore II del museo. Le opere donate – dal valore complessivo stimato in 39,5 milioni di dollari – includono uno dei vertici della produzione di Cy Twombly, Untitled (Navel of the World) 1959-61, grande tela di 197,5 x 234,8 cm eseguita con matita, olio e pastelli a cera, insieme a una scultura di rara intensità Untitled (1959), in legno, foglia di plastica, gesso, pigmento rosso, pittura di pareti, cm 71 x 34 x 39,5. Le undici nuove opere dialogano con due lavori già presenti nella collezione: la monumentale Second Voyage to Italy (La caduta di Iperione) 1962, dono di Giorgio Franchetti, e Untitled (1958), lascito di Palma Bucarelli.
Cy Twombly: un legame con Roma
Nato a Lexington (Virginia) nel 1928, Cy Twombly studiò al Black Mountain College insieme a Rauschenberg, Cage e Cunningham. Dal 1957 visse a lungo a Roma, dove nel 1958 presentò la sua prima personale alla Galleria La Tartaruga. Negli anni italiani realizzò alcune delle sue opere più emblematiche – Olympia, Arcadia, Blue Room, Sunset – e sviluppò un linguaggio che unisce segni calligrafici, stratificazioni cromatiche e suggestioni letterarie, in particolare dalla poesia e dal mito classico. I primi anni ’60, dedicati allo studio dell’atmosfera di Roma, furono particolarmente produttivi per l’artista, che realizzò le opere della serie Ferragosto e The Italians, nel 1961. La Sala Cy Twombly della GNAMC testimonia il legame profondo dell’artista statunitense con l’Italia, restituendo al pubblico un nucleo unico di opere che intrecciano memoria antica e sensibilità contemporanea.
Donazione 2. Il Laboratorio di Restauro “Cy Twombly”
Parallelamente, la Cy Twombly Foundation finanzia con 1,475 milioni di dollari la riqualificazione del laboratorio di restauro della Galleria. Istituito nel 1976 e attualmente collocato al piano seminterrato del braccio est, il laboratorio necessitava di un intervento radicale. Il nuovo spazio, che raddoppia la superficie a 470 mq, sarà dotato di un ingresso indipendente e di postazioni per borsisti e tirocinanti, oltre a depositi attrezzati per materiali e rifiuti speciali. Le nuove finiture, progettate per garantire durabilità e funzionalità, assicureranno un ambiente di lavoro all’altezza delle più avanzate esigenze conservative. I lavori partiranno nei prossimi mesi.
Donazione 3. Il Corso Post Lauream “Cy Twombly”
Infine, grazie a una donazione di 1,5 milioni di dollari – che sarà erogata in quote annuali per 15 anni - la GNAMC annuncia, l’istituzione di un corso post lauream internazionale Cy Twombly in restauro delle opere contemporanee su carta, realizzato dall’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL) e dalla Scuola di Restauro di Botticino – Valore Italia.
Il corso, che prevede anche il finanziamento di borse di studio annuali finanziate dalla Cy Twombly Foundation, trasformerà la GNAMC in un centro di ricerca e formazione d’eccellenza, proiettandola nel cuore del dibattito internazionale sulla conservazione dell’arte contemporanea. (aise)