La grande fotografia del Novecento al CAMERA Torino

Ph. Andrea Guermani - Camera - Robert Capa, Gerda Taro, Installazione View

TORINO\ aise\ - Il Centro Italiano per la Fotografia CAMERA di Torino ha aperto la stagione 2024 con tre esposizioni dedicate a grandi maestri della fotografia internazionale.
La tragica guerra civile spagnola, momento cruciale della storia del XX secolo, e il rapporto professionale e sentimentale fra Robert Capa e Gerda Taro sono il fulcro della mostra “Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra”, che con oltre 120 fotografie racconta una stagione intensa di fotografia, guerra e amore. Nella mostra “Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano” protagonista è la Milano del boom economico e le creazioni del grande illustratore e disegnatore Saul Steinberg immortalate da un giovane Ugo Mulas, mentre lo sguardo poetico sul Piemonte rurale di Michele Pellegrino offre storie di uomini, donne e montagne nella mostra “Michele Pellegrino. Fotografie 1967-2023”.
Accanto alle esposizioni temporanee, la Manica Lunga del Centro, ospita l’esposizione permanente “La storia della fotografia nelle tue mani”, una proposta originale, la prima in Italia per tipologia e concezione, che offre ai visitatori una lunga timeline con testi, immagini e materiale video, nata dalla volontà di consentire a tutte e tutti, anche alle persone non vedenti o ipovedenti, di fruire di testi, immagini e contenuti digitali.
“Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra” è un’altra grande mostra che, dopo le personali dedicate a Dorothea Lange e André Kertész, racconta con circa 120 fotografie uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo, il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro, tragicamente interrottosi con la morte della fotografa in Spagna nel 1937. L’intensa stagione di fotografia, guerra e amore di questi due straordinari personaggi è narrata nella mostra, in programma sino al 2 giugno e curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, attraverso le fotografie e la riproduzione di alcuni provini della celebre “valigia messicana”, contenente 4.500 negativi scattati in Spagna dai due protagonisti della mostra e dal loro amico e sodale David Seymour, detto “Chim”.
Nel 1961 Saul Steinberg realizza una straordinaria decorazione a graffito dell’atrio della Palazzina Mayer a Milano, su commissione dello Studio BBPR che ne seguiva la ristrutturazione. A lavoro compiuto, Steinberg chiede a un giovane Ugo Mulas di testimoniare l’opera, nella sua interezza e nei particolari. Nel 1997 la palazzina sarà nuovamente ristrutturata e i graffiti distrutti: oggi di quello splendido intervento rimangono solo le fotografie di Ugo Mulas, capaci di restituire insieme il documento dell’opera e la sua interpretazione. La mostra “Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano”, a cura di Archivio Ugo Mulas e Walter Guadagnini, sarà nella Project Room di CAMERA sino al 14 aprile a raccontare quella vicenda, riproponendo in scala l’intera decorazione a partire dalle fotografie di Mulas.
Sempre sino al 14 aprile sarà allestita la mostra “Michele Pellegrino. Fotografie 1967-2023”, organizzata da CAMERA e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con la curatela di Barbara Bergaglio e un testo di Mario Calabresi. L’esposizione si compone di oltre 50 immagini del fotografo Michele Pellegrino (Chiusa Pesio, CN, 1934), una sintetica antologica dell’intero suo percorso creativo, tra montagne, ritualità, volti e momenti del mondo contadino. Insieme a queste, è proposta una selezione digitale frutto della catalogazione e digitalizzazione effettuate da CAMERA sull’archivio del fotografo, acquisito dalla Fondazione CRC nell’ambito del progetto Donare. Completa la mostra una lettura di quattro foto di paesaggio inserite in Atlante artistico botanico della flora e del paesaggio del Nord Italia, una ricerca, condotta presso l’Università di Udine dalla dottoranda Alessia Venditti con la supervisione dei docenti Alessandro Del Puppo e Valentino Casolo, finanziata dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus. (aise)