La Maddalena in estasi di Caravaggio a New Delhi

NEW DELHI\ aise\ - La Maddalena in estasi di Caravaggio è giunta a New Delhi, dove l’opera sarà esposta sino al 18 maggio, prima presso l’Istituto Italiano di Cultura e successivamente al Kiran Nadar Museum of Art (KNMA) di Saket.
L’olio su tela realizzato dal Caravaggio nel 1606 raffigura Maria Maddalena in un momento di estasi divina, con la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi, incarnando la trascendenza spirituale. L'uso del chiaroscuro e del contrasto tra luce e ombra tipici di Caravaggio intensificano la profondità emotiva della scena.
Il dipinto si credeva perduto fino alla sua riscoperta in una collezione privata europea nel 2014. Il suo arrivo in India offre una rara opportunità per gli appassionati d'arte di ammirare in prima persona l'opera di Caravaggio.
In occasione della mostra della Maddalena in estasi presso il museo indiano e come testimonianza tangibile della collaborazione tra il Centro Culturale dell’Ambasciata d’Italia e il KNMA, l’Istituto Italiano di Cultura ospiterà l’opera “How Can You Sleep Tonight?” di Gulammohammed Sheikh.
La direttrice e curatrice capo del KNMA, Roobina Karode, ha scelto questo prezioso dittico che svela il legame nell’arte tra corpo umano ed eventi storici e spirituali a cui è legato.
L’opera, che prende il titolo da un verso di una poesia hindi del poeta di inizio Novecento Suryakant Tripathi "Nirala", è stata realizzata nell'arco di due anni dopo il pensionamento di Sheikh dalla Facoltà di Belle Arti della M.S. University di Baroda. “How Can You Sleep Tonight?” esprime paura e disillusione per le atrocità a cui ha assistito nel suo paese. L’opera ritrae un paesaggio notturno, un'ampia veduta sormontata da una mezzaluna in ombra, sotto la quale si dispiegano diverse narrazioni parallele, alcune concrete e prossime, altre più distanti ed effimere. Minuscole divinità dalle molteplici braccia e viandanti in tonaca condividono lo spazio con arcieri, pistoleri, figure supplicanti in ginocchio e quelli che sembrano essere alcuni angeli alati. Strutture a punta e a cupola punteggiano il paesaggio, insieme a scalinate traballanti, portoni bui e una torre dell'orologio centrale, modellata su quella della città natale dello sceicco, Surendranagar. Alla base della composizione, una coppia giace sveglia nel letto, forse angosciata dalla scena che si svolge intorno a loro, ponendosi la stessa domanda posta dall'artista nel titolo di questo dipinto.
Sheikh dà vita a queste narrazioni sovrapposte con una tavolozza notturna e onirica di blu e gialli, simile a una mappa di calore il cui tono più alto si trova nel cuore luminoso della composizione. Come un'intensa conflagrazione, il calore da questo punto centrale sembra irradiarsi verso l'esterno, per colorare e influenzare presto molte altre vite e paesaggi. Descrivendo questo fenomeno come “coscienza termica”, l'artista spiega: “ho scoperto di poter percepire il colore attraverso la temperatura. I livelli a cui i colori sono intonati nella pittura in miniatura sono in realtà temperature. Questa coscienza termica è diventata centrale nel mio lavoro” (G. Ramnarayan, "Tornare a casa nel proprio mondo", The Hindu, 20 aprile 2006). (aise)