“La storia in piazza”: al Palazzo Ducale di Genova la XIV edizione del festival

GENOVA\ aise\ - A Palazzo Ducale di Genova torna l’appuntamento annuale “La storia in piazza”, festival di divulgazione e approfondimento di tematiche storiche che, alla sua XIV edizione, l’anno scorso aveva accolto 15mila presenze.
La curatela è affidata nel 2025 per la prima volta agli esperti di storia contemporanea Carlotta Sorba ed Emmanuel Betta, che hanno scelto il tema de “Le piazze della storia”.
Più di 70 ospiti in quattro giorni si alternano negli oltre 50 appuntamenti previsti, da giovedì 27 a domenica 30 marzo.
Il festival si conferma una delle proposte di maggiore successo della programmazione di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e un appuntamento imprescindibile a livello nazionale per tutti gli appassionati della materia. Nato nel 2010, il festival rinnova le modalità di svolgimento degli incontri, e prevede, accanto a conferenze, reading, laboratori e seminari, anche dialoghi aperti a più voci tra quelle degli ospiti, invitati a dibattere attorno a uno stesso tema ma da punti di vista diversi.
Le sale al piano nobile di Palazzo Ducale, compresa la Sala dell’Archivio Storico solitamente aperta solo a studiosi e ricercatori, si animano di presenze e voci sul tema dell’evoluzione e del ruolo delle piazze attraverso le epoche, dall’antichità ai nostri giorni: come spazio fisico e concreto, legato a momenti iconici della storia, luogo della vita e dell’esperienza collettiva, ma anche spazio metaforico e virtuale. Analizzando il ruolo chiave giocato dalle piazze, gli ospiti con i loro sguardi molteplici approfondiscono le trasformazioni sociali, politiche, culturali, nel tempo e nello spazio.
“La storia in piazza” è un appuntamento che si distingue per la capacità dei curatori di coinvolgere personalità di primo livello, tra storici, accademici, intellettuali, archeologi, alcuni anche internazionali, e di dare forma a un palinsesto articolato che attraversa vari campi del sapere, dalla storia alla sociologia fino all’arte, per svelare le storia e le sue trame, più o meno note.
“Le piazze sono tante cose, sono soprattutto i luoghi per eccellenza dell’esperienza e della vita collettiva, in cui uomini e donne, in Europa e nel mondo, hanno dato luogo alle attività e alle pratiche più varie”, raccontano i curatori Sorba e Betta. “Lì hanno legittimato e celebrato il potere, hanno preso la parola per contestarlo o sovvertirlo, per rivendicare pane, diritti, giustizia; hanno fatto circolare notizie vere e false, messaggi, segreti, maldicenze; si sono ritrovati a pregare oppure a festeggiare. Intorno a questi temi abbiamo pensato di articolare le giornate de La Storia in Piazza, organizzate nel solco delle stagioni precedenti, sempre di grande successo, con alcune novità: conferenze e lezioni, ma anche dialoghi a più voci per provare a cogliere i diversi aspetti di un tema e, ancora, alcune lezioni spettacolo con musica o voce narrante”.
L’edizione di quest’anno si rinnova nella formula che prevede non solo incontri frontali ma dialoghi a più voci: sono oltre 70 le personalità che intervengono nei quattro giorni di festival.
A dare avvio al festival sono i curatori, con un approfondimento sulla storia delle piazze in due momenti storici critici e concitati, il 1848 e il 1989. Tra i numerosi contributi che si susseguiranno: il giornalista e scrittore Gad Lerner in dialogo con il figlio David Lerner su Piazza Rabin a Tel Aviv; l’archeologo Emanuele Papi, che ripercorre l’evoluzione dell’agorà greca; e ancora la storica Anna Foa, con un racconto su Piazza Campo de’ Fiori e il monumento a Giordano Bruno, e Laura Schettini, ricercatrice e autrice che affronta il tema della Piazza Queer, come luogo di incontro e conflitto dalla Belle Époque agli anni Duemila.
Sono molteplici i contributi che compongono il palinsesto del festival e che analizzano, attraverso la storia e le sue vicende più iconiche e drammatiche, le piazze, tra rivoluzioni e rivendicazioni, tra cultura urbana, architettonica ed ecclesiastica. Di questi temi parlano l’autrice Paola Stelliferi, lo storico sociale e culturale Massimo Rospocher, lo storico e saggista Donald Sassoon e l’architetto Alfonso Femia.
Oltre a conferenze e dialoghi, La storia in piazza propone anche la lezione-concerto Rockando la storia. Cinquant’anni di musica in piazza con il musicologo Franco Fabbri, per un racconto della storia attraverso i testi delle canzoni, dal folk al rock, e il dialogo di Alberto Masoero, Antonella Salomoni e Gianpiero Piretto attorno ai tanti volti della Piazza Rossa, le cui voci sono accompagnate da testimonianze visive.
Aperto a un pubblico vasto di ogni età e formazione, il festival prevede come di consueto un calendario di incontri e laboratori per le scuole e le famiglie, coniugando ricerca storica e attualità, apprendimento e gioco.
“La storia in piazza”, per la sua XIV edizione, si avvale della media partnership di Rai Cultura. Nelle giornate di festival saranno presenti a Genova i capo autori di Passato e Presente, il programma di approfondimento storico quotidiano prodotto da Rai Cultura e guidato da Paolo Mieli, insieme a due giovani storici, in dialogo per raccontare il dietro le quinte del programma. (aise)