L’arte incisoria di John Baptist Jackson alla Marciana di Venezia

VENEZIA\ aise\ - Sarà aperta al pubblico da venerdì 2 febbraio a domenica 17 marzo nelle Sale Monumentali della Biblioteca nazionale Marciana di Venezia la mostra “L’arte di tradurre l’arte. John Baptist Jackson incisore nella Venezia del Settecento”.
John Baptist Jackson (1703 - dopo il 1773) fu uno dei più importanti incisori del XVIII secolo. Londinese per nascita, parigino per adozione, egli concentrò buona parte della propria produzione artistica, fra il 1731 e il 1745, a Venezia, dove realizzò e pubblicò un’affascinante serie di chiaroscuri a più legni derivati dalle opere dei maggiori maestri dell’arte veneta del Cinquecento – Tiziano, Tintoretto, Veronese, Jacopo e Leandro Bassano – e una serie di capricci e paesaggi ispirati ai dipinti di Marco Ricci.
Nel 1941 Rodolfo Pallucchini, in occasione di una fondamentale mostra sugli incisori veneti del Settecento tenutasi a Venezia nel Teatro del Ridotto, definì “stupendi esemplari” quelli conservati presso la Biblioteca Nazionale Marciana. In questa occasione nella Libreria Sansoviniana sarà esposta una selezione delle stampe di Jackson, a compimento di un’accurata campagna di studio e restauro, i cui risultati sono confluiti nel catalogo che ha visto la collaborazione di varie istituzioni italiane e straniere.
La mostra focalizza l’attenzione sul soggiorno veneziano dell’artista e mira a ricostruire il fecondo dialogo intessuto da Jackson con l’arte veneta dei secoli XVI-XVIII. L’esposizione è anche l’occasione per vedere, accanto ad una stampa originale le matrici lignee (da collezione privata) da cui è stata tratta, oltre a una bella tempera di Ricci, prestito delle Gallerie dell’Accademia, e una scelta di edizioni a stampa con decorazioni xilografiche e calcografiche dell’artista inglese, dalle collezioni della Marciana e delle Biblioteche di San Francesco della Vigna e della Fondazione Querini Stampalia. (aise)