L’autunno/inverno 2024-25 con la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia

REGGIO EMILIA\ aise\ - La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta il programma della prossima stagione espositiva che prevede un intervento artistico permanente e tre mostre in apertura nei mesi di settembre, ottobre e dicembre.
Il quattrocentesco Palazzo da Mosto ospiterà, dal 21 settembre al 24 novembre 2024, la retrospettiva dedicata a Luciano Bertoli, per la prima volta nella sua città dopo la scomparsa avvenuta nel 2021, con Frattempo. Le curve di Mandelbrot, a cura di Martina Corgnati. Il titolo fa riferimento ad una delle serie principali presenti in mostra e comprende opere che evidenziano lo spiccato interesse per le scienze esatte dell'artista, da sempre "attratto visivamente dal groviglio cosmico delle particelle subnucleari". Il corpus principale dell'esposizione, volta a riscoprire la personalità inquieta di Luciano Bertoli è composto dai dipinti denominati, appunto, Frattempo. Le curve di Mandelbrot, realizzati dalla seconda metà degli anni Novanta all'inizio del Duemila e rimasti sostanzialmente inediti. Il percorso espositivo è completato da alcune opere precedenti - dipinti, sculture, grafiche, disegni e assemblaggi - per presentare al pubblico le componenti essenziali di un percorso sperimentale nei materiali e nelle tecniche e sempre sostenuto da una genuina curiosità per il mondo delle macchine e della tecnica. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con un testo critico di Martina Corgnati.
Ai Chiostri di San Pietro, nelle sette sale affrescate e nella sala delle Colonne, sarà aperta l'11 ottobre e fino al 9 febbraio, la mostra Another Step, a cura di Marina Dacci, dedicata a David Tremlett attraverso una settantina di opere - disegni e collage realizzati dal 1969 al 2023 - legate a una specifica produzione in studio e per lo più mai esposte. L'esposizione affiancherà The Organ Pipes, l'intervento artistico permanente all'Ex Caffarri, uno tra i più grandi che Tremlett abbia mai realizzato, sui 13 silos e la facciata dell'edificio per creare il segno visibile di un luogo completamente rigenerato dedicato alla formazione e all'aggregazione di comunità. Il catalogo, edito da gli Ori, documenterà sia l'installazione permanente che la mostra con contributi di Marina Dacci e di Luca Massimo Barbero.
Dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025 riapre Palazzo da Mosto per Davide Benati che, dopo le mostre ai Musei Civici (1992) e a Palazzo Magnani (2003), torna ad esporre nella sua città natale, presentando una panoramica del suo intero percorso artistico, ormai quarantennale, attraverso opere storiche e inedite. La personale, dal titolo Encantadas, si apre con la produzione dei primi anni Ottanta, che ha dato notorietà a Benati: acquarelli di grande formato su carta di riso di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. La mostra presenta poi una scelta di opere realizzate tra gli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio: grandi tele con le quali l'artista si è presentato anche alla Biennale di Venezia. Il percorso, che si compone di circa cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell'artista, si conclude con una serie di grandi trittici inediti, che testimoniano la continuità dell'ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore. Completano la mostra alcune composizioni di carte e i taccuini di viaggio: appunti privati che si trasformano in studi per i grandi dipinti in esposizione. Curata da Walter Guadagnini, l'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore. (aise)