Le sculture di Giorgio Eros Morandini in mostra a Roma

ROMA\ aise\ - “Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo”. Sono queste le parole di Giorgio Eros Morandini (Udine 1959), artista e scultore internazionale che lavora tra il Friuli e la Toscana, abile maestro nel trasformare i movimenti della natura in opere straordinarie. È lui il protagonista della mostra dal titolo "Fluctus" che sarà esposta nella sede di Banca Generali Private a Roma sino al 4 ottobre.
La mostra, promossa da Banca Generali Private e organizzata da Galleria Open One di Pietrasanta, presenta un percorso espositivo di 22 opere, prevalentemente sculture realizzate in marmo, in particolare marmo di Carrara e marmo nero del Belgio, legno ed altri materiali. Opere che sintetizzano bene lo stile di Morandini che basa la sua scultura astratta sui temi dell’onda e del vento, opere caratterizzate da verticalità e linearità dove predomina la leggerezza dalle linee morbide e l’essenzialità del cromatismo bianco e nero.
“Giorgio Eros Morandini concepisce l’intervento sulla pietra come categoria assoluta dell’atto dello scolpire”, si legge nel catalogo che accompagna la mostra, “nella forma naturale riscava, come un archeologo dello spirito, la forma primaria, l’idea originaria. La natura ha in sé il ventaglio delle possibili forme perfette. Occorre l’intervento sapiente dell’uomo e l’abilità dell’artista a ricondurle alla visione sensibile, estetica. Tutta la produzione di Morandini tende alla ricerca dell’equilibrio formale. La sua estetica risente di un’interpretazione che richiama il neoplatonismo organico, poiché la pietra naturale è intesa quale forma viva, spirituale, soggetta alle leggi del tempo, metamorfica e dinamica: compito dello scultore, del poeta dell’arte, è riappropriarsi visivamente del modello perfetto, scavandolo in essa. Morandini riscrive così nel marmo con la grammatica di un linguaggio perduto, misterico e silenzioso, quello del dialogo della terra con gli altri elementi fondamentali: il vento, l’acqua, il fuoco. Una scultura contemporanea dettata dall’esigenza della forma pura, della linea infinita, del rapporto tra volumi e lo spazio circostante, ispirato alla concezione ideale della proporzione aurea delle architetture”.
“La valorizzazione delle eccellenze del territorio e l’impegno nel mondo dell’arte”, spiega l’Istituto bancario, “con particolare attenzione al talento italiano, sono da anni al centro delle iniziative di Banca Generali che fa della ricerca di proposte originali e della crescita dei loro autori il proprio percorso distintivo. E’ proprio in questo contesto che si inserisce la nuova proposta espositiva nella sede romana di Via Bertoloni di Banca Generali Private, con la mostra dell’artista Giorgio Eros Morandini. Un’esposizione raffinata ed elegante, attraverso la quale si evince la maestria di uno scultore puro, completo, ben radicato alla tradizione dei grandi maestri scalpellini del passato. Morandini domina la materia marmo in modo da renderla morbida e sinuosa a tratti vibrante. Contemporaneo ed innovativo sperimenta e plasma anche materiali moderni con eccellenti risultati. La mostra è dunque un’occasione per offrire ai visitatori nuovi spunti di riflessione relativi al mondo dell’arte”.
Nato a Udine nel 1959, fin da ragazzo Morandini è a stretto contatto con il marmo nel laboratorio del padre, mestiere che lo proietta dalla metà degli anni 70 ad affinare le tecniche scultoree, fino a protrarsi agli inizi degli anni 90 dove fa della scultura la sua professione, esponendo in numerose mostre in Italia e all’estero. Dopo aver frequentato i corsi di storia dell’arte contemporanea, disegno e ceramica presso la Scuola d’Arte e Mestieri “Giovanni da Udine”, tra il 1996 e il 1997 sono proficui gli incontri con i maestri Franco Meneguzzo (a cui fa capo l’essenzialità della forma e la lavorazione dei materiali), Giancarlo Sangregorio (la cui specialità è la combinazione dei materiali), Janez Lenassi (che interpreta la pietra come organismo vivo) e infine Kengiro Azuma (la cui peculiarità è il rapporto forma-ambiente). Dal 1998 al 2010 ha diretto personalmente i corsi di scultura presso le cave di marmo di Arzo (CH). In questo periodo ha continuato la sua carriera d’artista e le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Europa, Canada e Giappone. Svolge la sua attività tra Friuli-Venezia Giulia e la Versilia in Toscana. Le sue opere monumentali sono in permanenza presso la galleria Open One Modern and Contemporary Art a Pietrasanta (Lucca). Dal 2015 è stato inserito al “MuSA”, Museo Virtuale della Scultura e dell’Architettura di Pietrasanta ed espone con continuità in Italia e all’estero. (aise)