“Marocco, Atlante Sentimentale”: il viaggio fotografico di Nicola Fioravanti in mostra a Palermo

©Nicola Fioravanti E rrachidia, Marocco. 2024

PALERMO\ aise\ - Un mosaico di colori, architetture ed energia. Il Marocco, con la sua luce mutevole, la forza del vento e del fuoco, i volti delle persone e le scene di vita quotidiana, è il protagonista della mostra “Marocco, Atlante Sentimentale” del fotografo di fama internazionale Nicola Fioravanti, che si è aperta il 16 aprile a Palermo. Qui l'esposizione sarà ospitata sino al 22 maggio al Centro internazionale di fotografia Letizia Battaglia ai Cantieri Culturali alla Zisa, con la curatel della storica dell’arte Daniela Brignone.
La mostra è organizzata dall’Associazione I-design e da Contemporary Concept, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e del Consolato Generale del Regno del Marocco.
Il primo incontro tra Fioravanti e il Marocco avviene nel 2010. La sua potenza cromatica diventa subito una fonte di ispirazione, ma servono anni di esperienza prima di riuscire a catturarne davvero l’essenza. Il ritorno, dopo quasi dieci anni, segna un punto di svolta, che è una trasformazione: adesso l’obiettivo non è solo quello di esplorarne i tratti, ma di raccontare l’anima di un popolo e del suo territorio: scoprirne il genius loci per poterlo immortalare. Così nasce “Marocco, Atlante Sentimentale”, una selezione di 40 scatti d’artista di ciò che Fioravanti ha maggiormente amato: le strade e i vicoli, i volti degli abitanti, le architetture di questo straordinario Paese ed è un omaggio alle sue armonie potenti, alle sue combinazioni audaci, all’entusiasmo della sua creatività. Ad ogni angolo si scoprono scene che sembrano disegnate o dipinte, ma che sono in realtà composizioni spontanee di vita quotidiana.
Fioravanti attraversa le città e i villaggi, soffermandosi sulle strade, sulle kasbah labirintiche, sui banchi dei venditori, sull’operosità degli artigiani e sulle espressioni delle persone che incontra. Ogni scatto è un frammento di questo caotico equilibrio di forme e colori, in un’armonia del tutto naturale. Dalle spezie che tingono l’aria con i loro profumi ai giochi improvvisati dai bambini nei vicoli stretti, dagli sguardi profondi degli anziani alla danza costante fra luci e ombre che placa il frastuono del giorno: il Marocco si rivela in ogni dettaglio, in ogni angolo, nella sua vibrante energia. Questa esposizione segna un momento importante, perché nonostante Fioravanti abbia lavorato in tutto il mondo, è la prima volta che la Sicilia ospita una sua mostra.
Dopo Palermo, la mostra sarà presentata a Rabat, dall’1 al 18 dicembre, presso la Galerie Bab Rouah, uno degli spazi espositivi statali più prestigiosi del Regno del Marocco. Situata in una storica porta monumentale della città, la galleria è un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Marocco e ospita regolarmente artisti di fama nazionale e internazionale. Esporre in questo luogo iconico, significa entrare in un contesto ricco di storia e simbolo dell’impegno del Regno per la promozione culturale.
“Da noi, si mangia con gli occhi”, recita un proverbio marocchino: ed è proprio attraverso lo sguardo – quello attento e profondo di Nicola Fioravanti – che questa mostra diventa un omaggio a un paese dalle mille sfumature, un invito a lasciarsi trasportare dalla sua luce, dal suo ritmo, dalla sua storia. Insh'Allah, “se Dio vuole”, è la frase che ricorre, quasi come una cantilena, che affida le sorti di questo popolo e della sua terra ad Allah, al Divino. Su tutto, cala il silenzio della notte che placa gli animi e, recando la voce del deserto, induce al sonno. Dalla Medina di Casablanca, con i suoi mercati, fino alle strade dipinte di blu di Chefchaouen, immersi in un’atmosfera sospesa nel tempo, questa mostra è una lettera d’amore al Marocco e alla straordinaria tavolozza di colori che ne definisce l’anima. Ed è proprio sul colore che si sofferma l’indagine di Nicola Fioravanti, che esplora il cuore delle medine, con le loro caratterizzazioni cromatiche ben definite che identificano l’anima di questi spazi e del Marocco stesso, che da tempo punta proprio sulla forza e l’efficacia espressiva del colore, per meglio connotare e identificare l’identità dei luoghi, attraverso le suggestioni che questo riesce a trasmettere.
Nicola Fioravanti, nato nel 1985, è un fotografo italiano con base a Parigi. Il suo lavoro si distingue per una continua esplorazione del potenziale espressivo del colore nell’ambiente urbano. Per lui, il colore non è solo uno strumento di rappresentazione, ma il nucleo stesso del suo linguaggio visivo.
Ha ricevuto riconoscimenti in alcuni tra i più prestigiosi concorsi fotografici internazionali, tra cui i Sony World Photography Awards, gli International Photography Awards (IPA), Le Prix de la Photographie de Paris (PX3) e ND Awards.
Le sue immagini sono apparse su importanti testate nazionali e internazionali comeCorriere della Sera, El País, Forbes, Vogue e molte altre. Il suo lavoro è stato esposto in sedi prestigiose a livello internazionale, tra cui la Somerset House di Londra, la Pinakothekder Moderne di Monaco di Baviera, la Sorbona, il Centquatre-Paris e le gallerie Fnac di Lione e Parigi.
Nel 2024 ha partecipato a una residenza artistica presso il rinomato Festival Planches Contact di Deauville, diretto da Laura Serani, dove ha ricevuto il Premio del Pubblico. Nello stesso anno ha esposto anche al Getxophoto in Spagna, uno dei festival europei più innovativi dedicati alla fotografia nello spazio pubblico, oltre che in numerosi altri festival internazionali. (aise)