“Mater Ceramica, materia viva e attuale” dal MIC Faenza in Polonia

VARSAVIA\ aise\ - Dal 13 febbraio al 5 marzo all’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia e dall’11 aprile al 15 giugno al Museo della ceramica di Boleslawie. È la mostra “Mater Ceramica, materia viva e attuale” del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, che giunge in Polonia grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia, nonché della Regione Emilia Romagna, del Comune di Faenza e dell’Unione della Romagna Faentina.
Sarà proprio l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia ad ospitare, nell’ambito dell’Italian Design Day 2025, l’inaugurazione il 13 febbraio, alle ore 19, della mostra che racconta, attraverso una ventina di opere della collezione del MIC Faenza, l’evoluzione della ceramica d’autore. Una straordinaria avventura formale, tecnica, poetica cominciata agli inizi del ‘900 fino ad arrivare alle produzioni contemporanee.
Il progetto espositivo prende avvio dall’epoca Liberty, con i lavori di Domenico Baccarini e Galileo Chini, il design di Gio Ponti legato alla produzione delle grandi manifatture come la Ginori, le evoluzioni eclettiche del gusto déco di Arturo Martini e Francesco Nonni, per arrivare alla vera contemporaneità di linguaggio testimoniata, nel secondo Novecento, dalle opere di Lucio Fontana, Fausto Melotti, Leoncillo, Nanni Valentini, Antonia Campi, Carlo Zauli, Alfonso Leoni, Guerrino Tramonti ed Enrico Baj e, nella produzione attuale, dai lavori iperrealisti di Bertozzi&Casoni e materici di Giacinto Cerrone, Antonio Violetta e Alessandro Roma.
La mostra “Mater Ceramica, materia viva e attuale” vuole analizza anche la nuova affermazione della produzione ceramica sotto il marchio del “Made in Italy” dal secondo dopoguerra, e consente di cogliere la popolarità che la ceramica sta vivendo negli ultimi anni.
“Lo spazio che le principali esposizioni internazionali, come le Biennali veneziane, stanno dando alla ceramica negli ultimi anni è una risposta alla grande popolarità che sta riscuotendo tra gli artisti di tutte e generazioni, emergenti e conclamati maestri”, commenta Claudia Casali, direttrice del MIC Faenza. “Un lavoro critico di avvicinamento è stato promosso sia dai luoghi di antica tradizione ceramica che da realtà museali come il MIC di Faenza, gli istituti di formazione, accademie e università, la Strada Europea della Ceramica, complici congiunture critiche, generazionali, poetiche, internazionali prima impensabili. La ceramica oggi è un linguaggio dell’arte che ha superato l’annosa distinzione ottocentesca tra arte maggiore e minore”.
La mostra rimarrà allestita all’Istituto Italiano di Cultura fino al 5 marzo, per poi essere trasferita dall’11 aprile al 15 giugno, sempre in Polonia, al Museo della ceramica di Boleslawie. (aise)