“Materia in trasformazione”: a Bergamo l'opera di Piero Cattaneo nelle immagini di Mario Cresci

Casa studio Piero Cattaneo, Bergamo (part.) © Mario Cresci 2025
BERGAMO\ aise\ - Si è aperta il 23 ottobre al Museo Civico di Scienze Naturali "Enrico Caffi" di Bergamo la mostra fotografica "Materia in trasformazione. L’opera di Piero Cattaneo nelle immagini di Mario Cresci" a cura di Marcella Cattaneo. L’iniziativa, realizzata e ideata dalla Fondazione Piero Cattaneo, si inserisce nel programma dell’ottava edizione di Officina della Scultura, la manifestazione che dal 2018 permette di conoscere la scultura del Novecento attraverso i luoghi creativi dei suoi protagonisti e sarà aperta al pubblico sino al 6 gennaio 2026.
Figura di spicco nel panorama della fotografia italiana e internazionale, Mario Cresci (Chiavari 1942) restituisce con immagini d’autore la ricerca dello scultore bergamasco Piero Cattaneo (1929–2003). La Fondazione Piero Cattaneo ha invitato Mario Cresci a immergersi nell’atmosfera, artistica, culturale ed evocativa dell'atelier dello scultore con l’intento di offrire una visione innovativa, indagando il rapporto tra materia, opera e identità dello spazio. Le fotografie di Cresci diventano strumento per far emergere la stratificazione del tempo, l’energia del processo creativo, e trasformano lo studio in uno spazio narrativo in cui ogni oggetto, attrezzo o frammento è traccia viva di un pensiero. Esplorando il dialogo tra fotografia e scultura, l’esposizione offre una riflessione sullo studio d’artista come luogo di creazione, memoria e ispirazione. L’ambientazione presso il Museo di Scienze Naturali, data la vocazione educativa e interdisciplinare che caratterizza l’istituto culturale, rappresenta il contesto ideale per valorizzare il dialogo tra arte e scienza, forma, materia e natura.
Il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, istituzione storica della città di Bergamo, ospita la mostra dedicata a uno dei più interessanti scultori lombardi della seconda metà del XX secolo. L’arte plastica di Cattaneo è nutrita dallo stesso rigore analitico che anima la scienza: un’arte della trasformazione, dove ogni scelta materica è consapevole, ogni gesto porta con sé un’eredità culturale e un sapere scientifico. In questo scenario, la mostra si configura come un'esperienza multidisciplinare capace di restituire non solo l’opera, ma l’essenza stessa del “fare scultura”.
In mostra la “materia” viene osservata non solo in una dimensione estetica, ma anche nella sua struttura chimica, fisica e trasformativa, aprendo a un dialogo tra visione artistica e scientifica. Nello storico museo dedicato all’osservazione scientifica, l’opera di Cattaneo si rivela in tutta la sua forza: la scultura non solo come puro esito formale, ma come processo che coinvolge fisica, chimica, natura e memoria. (aise)