Paraty em Foco: l’Italia alla XXI edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Rio de Janeiro

RIO DE JANEIRO\ aise\ - La fotografia non nasce da un gesto tecnico: scaturisce da un impulso interiore, da un respiro che diventa immagine, da un lampo che unisce cuore e visione. È un sentimento che penetra nel profondo, invade gli occhi e si trasforma in fiori e frutti sotto forma di immagini, come un’eco dei tempi in cui il buio del laboratorio custodiva i segreti della luce e oggi i pixel ne amplificano la magia. È da questa passione che prende vita a Rio de Janeiro il 21º Paraty em Foco, appuntamento che ogni anno restituisce la vitalità di un’arte capace di raccontare il mondo attraverso la forza di uno sguardo appassionato.
Questa edizione, in programma dal 24 al 28 settembre a Praca de Matriz, nel Centro Historico di Paraty, si distingue per la pluralità di linguaggi e prospettive, che trovano voce in alcuni tra i protagonisti più significativi della scena fotografica brasiliana e internazionale. Bob Wolfenson, con un percorso che intreccia moda, ritratto e ricerca artistica; Lauro Escorel, maestro del bianco e nero e custode della memoria visiva del cinema; Dani Tranchesi, capace di trasformare la quotidianità urbana in narrazione poetica; Sergio Burgi, responsabile per decenni del patrimonio fotografico della Fundação Moreira Salles e instancabile curatore; Aurora Borges, sguardo raffinato che fonde sensibilità estetica e rigore documentario.
A loro si affianca, grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janiero, la presenza di Riccardo Busi, fotografo e presidente della Federation Internationale de l’Art Photographique, che rappresenta il cuore internazionale di questa edizione. La sua lunga esperienza, maturata in oltre settanta paesi e confermata da centinaia di mostre, testimonia come la fotografia possa essere non solo espressione artistica, ma anche strumento di dialogo interculturale e di costruzione di pace.
Il Paraty em Foco riafferma così la sua vocazione: un laboratorio vivo di idee, incontri e visioni, in cui la fotografia si offre come atto collettivo e universale, capace di connettere epoche, linguaggi e sensibilità.
Nato a Firenze nel 1958, Riccardo Busi è tra le figure più autorevoli della fotografia internazionale. Laureato in Scienze Politiche e con un Master in Studi Diplomatici e Organizzazioni Internazionali, ha saputo coniugare competenze accademiche e passione artistica in un percorso che unisce cultura e immagine. Dopo essere stato cofondatore del Comitato di Natura della FIAF, ha guidato per tredici anni il Dipartimento di Affari Esteri della stessa federazione. Dal 2002 al 2012 è stato Segretario Generale della FIAP, organizzazione che oggi presiede, primo italiano nella storia a ricoprire questa carica. Iniziata nel 1974, la sua attività fotografica spazia dal bianco e nero alla fotografia digitale, con particolare attenzione al viaggio e alla natura. Per oltre dieci anni ha collaborato con l’agenzia Panda Photo di Roma, sviluppando un linguaggio capace di unire rigore tecnico ed emozione narrativa. Ha viaggiato in oltre 70 paesi, convinto che la fotografia sia un ponte tra culture e uno strumento di dialogo e pace.
Le sue opere sono state esposte in 475 mostre, personali e collettive, in 42 paesi e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Ha rappresentato l’Italia in nove edizioni del Campionato Mondiale della FIAP e in tre della sezione Natura. La sua autorevolezza è confermata anche dal ruolo di giurato in più di 350 concorsi in 40 paesi, tra cui competizioni di grande prestigio come l’HIPA Photo Contest negli Emirati Arabi, il British Wildlife Photography Awards, l’Al-Thani Award in Qatar e l’Urban Photographer of the Year nel Regno Unito.
Con la sua opera e il suo impegno istituzionale, Riccardo Busi ha contribuito a rendere la fotografia non solo un linguaggio artistico, ma un terreno di incontro e di scambio tra popoli e culture. (aise)