“Pompeii Threnody“: all’Antiquarium di Boscoreale la personale di Cerith Wyn Evans

NAPOLI\ aise\ - Come un canto funebre, viscerale e profondo, un’antica trenodia greca, che nell’alternanza di cori e voci soliste accompagnavano nell’ultimo saluto il defunto, così la mostra personale “Pompeii Threnody” di Cerith Wyn Evans (1958, Llanelli, Galles-UK), che inaugura venerdì 18 luglio all’Antiquarium di Boscoreale, conduce il visitatore in un dialogo inconscio e involontario “con chi e con ciò che, in fondo, continua a vivere a Pompei”, rievocandone la perdurante vitalità della memoria.
“Pompeii Threnody” è la prima mostra site-specific del programma “Pompeii Commitment. Materie archeologiche”, appositamente pensata per l’Antiquarium di Boscoreale e Villa Regina, offrendone una nuova lettura dei luoghi attraverso il linguaggio della contemporaneità.
La mostra, a cura di Andrea Viliani con Stella Bottai, Laura Mariano, Caterina Avataneo, sarà aperta al pubblico da sabato 19 luglio 2025 a domenica 11 gennaio 2026.
“Pompeii Threnody” esplora la memoria, il tempo e la trasformazione, elementi centrali nell’opera dell’artista gallese, tra i più raffinati e poetici del panorama internazionale.
Dodici le opere in mostra, di cui dieci appositamente realizzate per l’occasione, in un dialogo suggestivo tra materia archeologica e immaginario contemporaneo. Tra queste: una serie di fotoincisioni dedicate ai cipressi della piana del Sarno, che evocano la dimensione geologica e memoriale del paesaggio vesuviano; un’installazione luminosa ispirata al carro cerimoniale rinvenuto a Civita Giuliana, con il celebre palindromo latino IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI, “Andiamo in tondo nella notte e siamo consumati dal fuoco”; un gruppo di lampade-scultura in forma di palme dorate, poste nel patio dell’Antiquarium, in dialogo con l’architettura della vicina Villa Regina.
Due delle opere (le fotoincisioni e l’installazione luminosa) saranno acquisite nella collezione permanente del Parco Archeologico di Pompei, arricchendo il percorso di interazione tra archeologia e arte contemporanea. (aise)