The Prism: ad Abu Dhabi il nuovo progetto artistico di Stefano Simontacchi

ABU DHABI\ aise\ - The Prism, progetto artistico creato da Stefano Simontacchi, inaugura negli Emirati Arabi Uniti presso la Bassam Freiha Art Foundation di Abu Dhabi una grande mostra che si sviluppa in due differenti percorsi espositivi: “Project Oneness” e “Trust, Gratitude and Love Journey”. Un’iniziativa espositiva di assoluto rilievo che consolida il grande interesse internazionale nei confronti dell’arte di The Prism.
Realizzata con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi e di Rimond, la mostra, curata da Marco Senaldi in collaborazione con il team curatoriale della Bassam Freiha Art Foundation, ha aperto al pubblico il 12 marzo scorso e sino al 31 agosto offrirà un’esperienza immersiva che, attraverso i portali emozionali dell’artista, metterà in dialogo arte, filosofia e spiritualità.
Project Oneness, il primo dei due percorsi, esplora il tema della dualità verso una profonda comprensione dell’unità universale, in un itinerario di tre stanze interconnesse, ciascuna con un significato specifico.
Come afferma lo stesso Simontacchi, “Project Oneness rappresenta un invito ad andare oltre quel velo che, a causa della razionalità, poniamo fra i nostri occhi e la realtà che esso nasconde, con l’obiettivo di comprendere che siamo un tutt’uno con l’universo. Questo velo è simbolicamente rappresentato dalla linea rossa presente in alcune opere: una creazione della nostra mente che divide la realtà in categorie come buono/cattivo, giusto/sbagliato, ecc. Se si ha la forza di andare oltre il velo, tali divisioni scompaiono e si scopre una nuova, piena consapevolezza”.
“Il percorso si sviluppa attraverso tre sale interconnesse, ciascuna introdotta da porte che riflettono il concetto delle opere al loro interno”, spiega Marco Senaldi, curatore del progetto The Prism. “La prima sala esplora il concetto di dualità, rappresentata da una linea rossa: questa linea simboleggia i costrutti mentali che dividono la realtà in categorie binarie—come bene/male o vero/falso. [...] Attraverso una porta rotonda segnata da una linea luminosa rossa, si accede alla seconda sala, dove la linea divisoria scompare. Qui, il colore, la forma e il movimento si dispiegano senza separazioni imposte. Il visitatore ha superato la dualità e raggiunto la consapevolezza della propria unità con l’universo, realizzando che noi siamo l’Uno e l’Uno è noi. Attraverso una porta blu, si entra nella terza sala, dove quattro opere rappresentano gli elementi fondamentali, quali acqua, terra, aria e fuoco. Queste composizioni riflettono l’equilibrio delle forze naturali e culminano in una finestra circolare aperta sul cielo, rafforzando l’integrazione del visitatore con lo spazio circostante”.
Ispirato alla teoria hegeliana dell’Assoluto, il percorso invita il visitatore a concepire l’unità come risultato dinamico per guidarlo verso la consapevolezza di essere uno—un’unità con l’universo.
“Project Oneness” offre un’esperienza immersiva che intreccia arte, consapevolezza e partecipazione attiva. L’interazione con le opere diventa un’occasione per riscoprire il proprio equilibrio interiore e rafforzare la connessione con gli altri. A tal proposito, Michaela Watrelot, curatrice e direttrice mostre alla Bassam Freiha Art Foundation, osserva che “The Prism ha un talento assoluto nell'utilizzare la luce e lo spazio in modi nuovi e interessanti. Sia attraverso l'uso di pannelli luminosi che di superfici metalliche lucide, impiega la luce per trasformare il suo lavoro in esperienze dinamiche e interattive. Siamo entusiasti di vedere come le sue opere sfideranno le percezioni, avvieranno dialoghi e renderanno partecipi la comunità qui alla Bassam Freiha Art Foundation sull'isola di Saadiyat. I visitatori avranno anche la possibilità di approfondire la conoscenza delle mostre attraverso varie esperienze incentrate sul benessere, l'autoriflessione e la consapevolezza, e ci auguriamo che The Prism rafforzi ulteriormente il legame tra l'arte e la popolazione di Abu Dhabi, aumenti la consapevolezza e crei un legame con il pubblico di tutte le età”.
Il secondo percorso, “Trust, Gratitude and Love Journey”, ospitato nella Annex Gallery, conduce i visitatori in un viaggio spirituale attraverso sette opere dedicate a tre principi fondamentali: fiducia, gratitudine e amore. Ogni opera rappresenta una tappa verso una connessione profonda con se stessi, con la Terra e con l’universo.
Spiega ancora Senaldi: “Trust, Gratitude and Love Journey guida il pubblico attraverso strumenti essenziali per ritrovare l’unità dinamica con l’energia dell’universo. Trust (Fiducia) consente allo spettatore di liberarsi dalla paura e dal dubbio, entrando in armonia con il flusso dell’energia universale. Gratitude (Gratitudine) dissolve la negatività e insegna a riconoscere e ad apprezzare ciò che abbiamo e chi siamo. Love (Amore), inteso come forza unificante, completa il ciclo, rafforzando l’interdipendenza tra percezione ed esperienza. Attraverso queste opere, The Prism continua una tradizione artistica che non si concentra solo sull’oggetto, bensì sull’esperienza che esso genera. Integrando materiali contemporanei con simboli senza tempo, la sua pratica offre uno spazio di riflessione, sfidando lo spettatore a considerare il proprio posto all’interno di un continuum più ampio di luce, forma e significato”.
L'esposizione è inoltre accompagnata da uno specifico public program, incentrato sul benessere, l'autoriflessione e la consapevolezza. Le iniziative, che propongono inedite modalità di interagire con l'arte e includono attività come la guarigione sonora, meditazioni guidate, lezioni di yoga, conferenze di artisti e workshop interattivi, sono ideate per valorizzare la natura immersiva di The Prism ed incoraggiare l'introspezione e la connessione con se stessi.
Dopo i significativi riconoscimenti conseguiti in Italia con la prima mostra personale Project Revelation nel 2023 e l'inaugurazione dello spazio artistico interattivo The Prism Core Center a Milano, The Prism espone in un contesto internazionale di altissimo rilievo.
La Bassam Freiha Art Foundation (BFAF) è la prima e unica fondazione artistica privata sull'isola di Saadiyat. Fondata dal filantropo e collezionista d'arte Bassam Freiha, l'istituzione senza scopo di lucro ha aperto nel marzo 2024 con un duplice scopo: offrire al pubblico l'accesso a collezioni d'arte private di tutto il mondo e fornire una piattaforma agli artisti locali e regionali.
La BFAF dispone di tre spazi espositivi principali: la Main Gallery, la Annex Gallery e lo Sculpture Garden. Le mostre sono gratuite e sono supportate da un ampio programma educativo intergenerazionale che comprende serate di storia dell'arte, tavole rotonde e workshop. La Fondazione lavora anche a stretto contatto con le scuole per incoraggiare le future generazioni di artisti e collezionisti. Progettato da A.D.D. Consultants, lo spazio si ispira a Bassam Freiha e incarna la sua eredità di visione artistica, forza ed eleganza senza tempo.
In tema di dialogo artistico tra Italia e Emirati Arabi, l’ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, Lorenzo Fanara, si è detto “onorato di contribuire alla promozione dell’arte contemporanea italiana ad Abu Dhabi, nella prestigiosa cornice della Bassam Freiha Art Foundation. Sono felice di farlo in occasione della prima mostra negli Emirati Arabi Uniti di The Prism, un artista italiano straordinario, capace di trasmettere una visione della vita unica e profondamente spirituale. Questo evento segna un nuovo e affascinante ponte culturale tra Italia ed Emirati, nato dalla passione per la creatività e reso possibile da due protagonisti d’eccezione: The Prism e la BFAF. A entrambi va la mia più sincera gratitudine”.
Il progetto prosegue il successo della prima esposizione internazionale di The Prism, tenutasi da maggio a ottobre 2024 presso il Consolato Generale d’Italia a New York. L’iniziativa ha portato i portali emozionali di The Prism oltre oceano, offrendo al pubblico newyorkese un approccio innovativo alla dimensione spirituale dell’arte. (aise)