“Triste tigre”: Neige Sinno vince il Premio Strega Europeo 2024

TORINO\ aise\ - Neige Sinno, con il romanzo “Triste tigre” (Neri Pozza), vince l’undicesima edizione del Premio Strega Europeo. Il riconoscimento è stato assegnato anche a Luciana Cisbani, traduttrice del libro vincitore, quale segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 12 maggio presso il Circolo dei lettori di Torino, nell’ambito del Salone Internazionale del Libro, con cui il Premio Strega ha rinnovato anche quest’anno la sua collaborazione.
Nel corso della cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Eva Giovannini, sono intervenuti, oltre ai cinque autori candidati, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, che ha portato i saluti di Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento, Claudia Corazza, responsabile Ufficio Sponsorship di BPER Banca, che offre il premio alla traduzione, e Giulio Biino ed Elena Lowenthal, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Circolo dei lettori di Torino.
Il libro di Neige Sinno ha ottenuto 10 voti su un totale di 23 espressi dalla giuria composta da 25 scrittrici e scrittori italiani vincitori e finalisti del Premio Strega: Marco Amerighi, Silvia Avallone, Andrea Bajani, Marco Balzano, Giuseppe Catozzella, Antonella Cilento, Mario Desiati, Claudia Durastanti, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Lia Levi, Melania G. Mazzucco, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Matteo Nucci, Valeria Parrella, Romana Petri, Sandra Petrignani, Veronica Raimo, Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Domenico Starnone, Nadia Terranova e Sandro Veronesi.
Negli anni Novanta la famiglia di Neige conduce una vita solitaria nelle Alpi francesi. Tra i 7 e i 14 anni, la piccola Neige viene regolarmente violentata dal suo patrigno. Nel 2000 Neige, supportata da sua madre, sporge denuncia e l’uomo viene condannato a nove anni di carcere. Vent’anni dopo, Neige trova la forza di raccontare ciò che le è capitato. Senza pathos, né autocommiserazione, cerca di disinnescare ciò che chiama la “piccola bomba”. Il risultato non è un memoir classico, non è una storia che chiede compassione, ma una riflessione sensibile, intelligente e sincera che indaga i fatti e insieme l’impossibilità di dare una spiegazione, ma anche la possibilità di parlarne.
Un’esplorazione tanto sul potere quanto sull’impotenza della letteratura. Per potere raccontare a sé stessa, l’autrice deve necessariamente interrogare altri testi, altre storie. E così ci conduce a una rilettura radicale di Lolita di Nabokov, di Virginia Woolf e di numerose altre opere sull’incesto e sullo stupro, da Toni Morrison a Christine Angot e Virginie Despentes. Come si può raccontare il mostro? Che cosa succede nella testa del boia? Neige non si accontenta del punto di vista della vittima. Come William Blake che domandava alla Tigre: “Come è possibile che chi ha creato l’agnello ha potuto creare anche te, Tigre?”, Neige va oltre. La sua storia ci porta tra coloro che hanno conosciuto un altro luogo, quello della notte e del male, coloro che sono riusciti a fuggire ma che sono rimasti segnati e che per questo resteranno sempre al confine tra l’oscurità e il giorno. Nessuna resilienza. Nessun oblio né perdono. Soltanto la ricerca del modo di restare in piedi, di scrivere questa storia come una “piccola bomba fatta esplodere nella propria casa, nell’intimità della lettura”. Una storia che ha l’intensità e la fragilità delle cose concepite nella solitudine e nella rabbia. Con l’ambizione un po’ folle e un po’ ridicola di fare deflagrare questo mondo in un milione di piccoli pezzi.
Neige Sinno è nata nel 1977 nella regione di Hautes-Alpes in Francia e oggi vive in Messico. Ha studiato letteratura americana, ha insegnato all’università e ha lavorato come traduttrice. Ha pubblicato diversi racconti e un romanzo, Le Camion (Christophe Lucquin éditeur 2018), e un saggio in spagnolo di critica letteraria.
Il Premio Strega Europeo nasce nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza di alcune tra le voci più originali e rilevanti della narrativa contemporanea, come momento di dialogo e aggregazione oltre i confini che delimitano le nostre nazioni. È promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, che offre il premio, e dall’azienda Strega Alberti Benevento, in collaborazione con BPER Banca, Salone Internazionale del Libro e Fondazione Circolo dei lettori di Torino, media partner RAI, sponsor tecnici Librerie Feltrinelli e SYGLA. (aise)