“Viaggio in Italia”: la grande fotografia italiana all’IIC di Parigi

MUFOCO - Viaggio in Italia

PARIGI\ aise\ - Si terrà dall’8 novembre 2024 all’8 gennaio 2025 all’Hôtel de Galliffet, prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura, a Parigi la mostra “Viaggio in Italia”, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea, in collaborazione con l’Archivio Eredi di Luigi Ghirri.
Il progetto espositivo, a cura di Matteo Balduzzi, è organizzato in occasione di Paris Photo, uno dei principali eventi internazionali dedicati alla fotografia contemporanea.
La mostra celebra l’anniversario dei quarant’anni di “Viaggio in Italia”, il progetto fotografico ideato da Luigi Ghirri nel 1984, considerato una pietra miliare della storia della fotografia contemporanea italiana che ha restituito una rappresentazione altra del nostro Paese e presenterà le 86 immagini contenute nel catalogo originario ristampato in copia anastatica per questa occasione celebrativa.
Le fotografie sono di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claude Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura e Cuchi White.
Durante l’inaugurazione, giovedì 7 novembre, alle ore 18:00, all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, interverranno: Antonio Calbi, direttore dell’IIC di Parigi; Fabio De Chirico, direttore del Servizio II - Arte contemporanea e Fotografia della DGCC; Davide Rondoni, presidente della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea; e Matteo Balduzzi, curatore della mostra. Saranno inoltre presenti: Francesca Caruso, assessore alla Cultura Regione Lombardia; Giacomo Giovanni Ghilardi, sindaco di Cinisello Balsamo-Milano; e alcuni fotografi del progetto originario come Olivo Barbieri, Gianantonio Battistella, Mario Cresci, Claude Nori, oltre ad Adele Ghirri, Giovanna Calvenzi, Angela e Barbara Jodice.
Seguirà la proiezione integrale del documentario “Viaggio in Italia. I fotografi vent’anni dopo”, un film di Maurizio Magri, prodotto nel 2004 da Mufoco e Emmestudio, in occasione del ventennale del progetto, che ha visto il coinvolgimento di gran parte dei protagonisti di allora che, come dichiara Gabriele Basilico nel film, erano tutti accomunati dall’urgente “bisogno di scoprire una normalità delle cose, antieroica, antimitica, quotidiana e non retorica”.
Elemento complementare all’esposizione per le celebrazioni del quarantennale del progetto fotografico, la ristampa anastatica del catalogo originale “Viaggio in Italia” (Il Quadrante, Alessandria 1984), a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati, disegnato dalla moglie Paola Borgonzoni e che comprende un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati, opera tra le più significative sia della storia della fotografia contemporanea sia del libro d’artista, divenuto ormai oggetto raro e da collezione. Il volume, che conteneva una selezione di 86 fotografie delle oltre 300 presenti nella mostra storica, viene rieditato in una versione “facsimile” dalla casa editrice Quodlibet a cura della Direzione Generale Creatività Contemporanea e del Museo di Fotografia Contemporanea, in collaborazione con l’Archivio Eredi di Luigi Ghirri.
Il volume sarà presentato venerdì 8 novembre, alle ore 18.00, alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi e vedrà in dialogo i fotografi Olivo Barbieri, Gianantonio Battistella, Mario Cresci e Claude Nori, moderati da Matteo Balduzzi.
“In un'epoca in cui l'immagine è diventata un linguaggio universale, Viaggio in Italia ci ricorda l'importanza della fotografia come strumento di narrazione e analisi della realtà, ma che si palesa anche come espressione dell’animo di chi, quel paesaggio, fotografa interpretandolo”, afferma il direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello. “La capacità di questi autori di cogliere l'essenza di un Paese in piena trasformazione ha reso il Viaggio in Italia di Luigi Ghirri e degli altri artisti una testimonianza imprescindibile del nostro patrimonio visivo, capace di dialogare con il presente e di offrire nuove chiavi interpretative per il futuro”.
“All’interno dello straordinario patrimonio del Museo Nazionale di Fotografia Contemporanea, oltre 2 milioni di immagini, Viaggio in Italia è senz’altro un’eccellenza: il tempo, la critica e l'ammirazione hanno onorato tale lavoro, rendendolo uno spartiacque, riconoscendone la novità e la profondità intellettuale e artistica”, sottolinea il presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Davide Rondoni. “Cosa lo ha reso tale? La adesione a una appartenenza spirituale, la accettazione di quel demone o angelo che lega l'artista a un luogo, sempre da riscoprire, l'Italia. Un'appartenenza espressa sempre in modo problematico e mai ipocrita o cieco, ma sempre acceso di cuore visionario. Perché l'Italia forse è uno Stato, forse è una nazione e un incrocio di etnie, ma certamente è quel che gli artisti vedono”.
“Fu una scommessa e si trasformò in una rivelazione: il Viaggio in Italia di Ghirri e suoi fotografi complici, fece della fotografia l’arte della scoperta, del disvelamento, dell’interpretazione di quel patrimonio unico al mondo che era ed è il paesaggio italiano, naturale e urbano, storico e paesaggistico”. Per il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Antonio Calbi, “riproporre a Parigi, che anche nella fotografia eccelle grazie alle sue istituzioni museali e a Paris Photo, è una scelta sentita e necessaria. La poesia dei loro sguardi, il disincanto verso le trasformazioni, la magia delle scoperte, l’inatteso che diventa nuova realtà troverà al Galliffet il suo rinnovato candore e la sua dirompenza. Grazie dunque a Mufoco e grazie ai colleghi della DGCC, con cui ci unisce il dovere della memoria di progetti tanto riusciti e tuttora vibranti”.
“Viaggio in Italia è nato quarant’anni fa dal desiderio comune di un gruppo di amici di ridare dignità a luoghi e persone che nessuno si sarebbe neppure sognato di guardare”, ricorda Adele Ghirri, “e in questa idea apparentemente semplice vi è nascosto un enorme insegnamento, con importantissime implicazioni etiche; questa frase la scrisse mia madre Paola che progettò la veste grafica di questo libro, rimasta inalterata in questa nuova edizione. Ringrazio lei, tutti gli autori e i curatori di questo volume, per aver aperto alle generazioni future una finestra attraverso cui guardare le cose e il mondo in cui viviamo, e gli altri suoi abitanti, con cura e affetto, mettendosi in ascolto. Un invito ad adottare un punto di vista sull’esterno gentile e salvifico”.
LA STORIA DI VIAGGIO IN ITALIA 1984
Con l’obiettivo di rinnovare i linguaggi della fotografia italiana e proporre uno sguardo nuovo sul paesaggio, nel 1984 Luigi Ghirri selezionò e raccolse intorno a sé una schiera eterogenea di 20 fotografi che da vari anni portavano avanti ricerche visive sul paesaggio, sull’architettura, sui segni della presenza umana nel territorio fuori dagli schemi convenzionali di allora. Oltre all’ideatore Luigi Ghirri, in costante dialogo con Arturo Carlo Quintavalle e Gianni Celati, parteciparono Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Guido Guidi, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claude Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Cuchi White. La mostra collettiva, composta da oltre 300 immagini, aprì al pubblico il 15 gennaio 1984 alla Pinacoteca Provinciale di Bari e fu successivamente riproposta a Genova, Ancona, Roma, Napoli e Reggio Emilia, grazie all’attività organizzativa dell’Associazione Spazio Immagine e dell’Arci di Bari. (aise)