“West”: a San Francisco l’America di Francesco Iodice

Francesco Jodice, West, Picacho Butte, Arizona, #013, 2014
SAN FRANCISCO\ aise\ - Sarà l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco ad ospitare, nella sede di INNOVIT (Italian Innovation and Culture Hub), la mostra fotografica WEST di Francesco Jodice.
La mostra sarà inaugurata il 26 settembre e sino al 30 novembre presenterà per la prima volta negli Stati Uniti 18 scatti tratti da un progetto fotografico il cui principale obiettivo è quello di invitare a riflettere criticamente sull’ascesa e la caduta dell’ultimo grande impero occidentale, gli USA, in un arco temporale che va dall’inizio della corsa all’oro (1848) al fallimento di Lehman Brothers (2008).
Il progetto WEST è stato realizzato grazie al supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero italiano della Cultura.
La mostra WEST è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco e promossa dal Consolato Generale d’Italia a San Francisco, da MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia di Cinisello Balsamo e da INNOVIT (Italian Innovation and Culture Hub).
WEST, IL PROGETTO FOTOGRAFICO
Attraverso tre lunghi viaggi, realizzati tra il 2014 e il 2022 in una delle più antiche strutture geologiche del pianeta, Francesco Jodice rilegge una parte importante della nostra storia attraverso un repertorio visivo di miti e rovine, utopie, miraggi e fallimenti.
È l’archeologia di un presente che è già passato. California, Nevada, Utah, Wyoming, Arizona, Colorado, New Mexico, Nebraska, Texas, con l’inclusione delle aree contigue del Messico, sono alcuni degli Stati in cui ebbe luogo la corsa all’oro. Questi territori sono stati attraversati da Francesco Jodice per il suo progetto di ricerca: il fulcro del lavoro si trova all’incrocio tra la peculiare geologia di quest’area e le rovine archeologiche (miniere, città fantasma, complessi e infrastrutture abbandonate) di una stagione animata da un irrefrenabile desiderio di ricchezza immediata.
In una temporalità visiva che sembra fondere passato, presente e futuro le opere fotografiche di Jodice evocano il percorso occidentale integrando economia, territorio, politica, cultura del “secolo americano” come sineddoche dell’Occidente. Nell’era della post-verità, della reinterpretazione e del revisionismo, WEST propone una storia alternativa del potere e della cultura nell’Occidente globalmente considerato, non solo gli Stati Uniti, ma una dimensione che ci riguarda tutti. Al contempo, WEST ci immerge in una storia visionaria e forse irripetibile, quella della più potente macchina degli immaginari che sia mai esistita.
Il progetto artistico WEST è stato sostenuto dall’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero italiano della Cultura. È stato realizzato dal MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia con la collaborazione della Galerie Le Château d’Eau di Tolosa e di Arc en Rêve Centre d’Architecture a Bordeaux.
FRANCESCO JODICE, L’ARTISTA
Nato a Napoli nel 1967, Francesco Jodice ha studiato architettura. Attualmente è docente presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder.
La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, i fenomeni di antropologia urbana, i nuovi processi di partecipazione. I suoi progetti mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica artistica come poetica civile.
Tra i suoi lavori principali, l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo Citytellers. Alcuni suoi recenti progetti – come Atlante, American Recordings, West e Rivoluzioni – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente.
Tra le sedi e le manifestazioni in cui ha esposto i suoi lavori: Greek Film Archive di Atene; Podbielski Contemporary a Berlino; il MAMbo di Bologna; la BrusselsBiennial; la QAGOMA – Queensland Art Gallery a Brisbane; Palazzo Strozzi a Firenze; la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Alba; Museo de Arte Contemporáneo Wifredo Lam a L’Avana; la Tate Modern di Londra; il Museo Nacional del Prado a Madrid; Triennale e Palazzo Reale a Milano; Multimedia Art Museum a Mosca; al Wales Museum di Mumbai; a Napoli, Museo MADRE, Quadriennale e MANN – Museo Archeologico Nazionale; a New York, International Center of Photography, Whitebox Art Center e Pratt Manhattan Gallery; la Maison Européenne de la Photographie di Parigi; Fotografia Europea a Reggio Emilia; a Roma, Palazzo Barberini, GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e Palazzo del Quirinale; Netherlands Architecture Institute di Rotterdam; Museo de Arte Contemporáneo a Santiago del Cile; Bienal de São Paulo; Tehran Museum of Contemporary Art; Rice Gallery/G2 a Tokyo; a Torino, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, GAM e Biennale Internazionale di Fotografia; a Venezia, Mostra Internazionale di Architettura ed Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale; Biennale Yinchuan, MOCA – Museum of Contemporary Art. (aise)