Assistenza sanitaria agli Aire extra Ue: nulla osta dalla Commissione Finanze

ROMA\ aise\ - Via libera anche dalla Commissione Finanze alla proposta di legge sull’assistenza sanitaria per gli iscritti all’Aire nei Paesi extra Ue che non aderiscono all'Associazione europea di libero scambio (EFTA).
La proposta di legge approvata la scorsa settimana dalla Commissione Affari Sociali della Camera – che ha adottato come testo-base quello del deputato FdI Andrea Di Giuseppe ed esaminato sullo stesso argomento le proposte a prima firma Di Sanzo (Pd) e Onori (Az) – ha ottenuto ieri il nulla osta della sesta Commissione.
Ad illustrare il testo ai colleghi è stato il relatore Lovecchio (Fi): obiettivo del testo, ha spiegato, è quello di “garantire il diritto all'assistenza sanitaria in territorio italiano anche ai cittadini italiani iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), residenti in Paesi che non appartengono all'Unione europea e non aderiscono all'Associazione europea di libero scambio, previo pagamento di un contributo pari a 2000 euro su base annua”.
Le norme previste dal testo, ha chiarito, sono “i cittadini italiani iscritti all'AIRE residenti in un paese extra-UE non aderente all'EFTA, indipendentemente dalla imputazione territoriale dei loro redditi”.
Il relatore ha quindi proposto il nulla osta sul provvedimento votato anche dal Pd, come annunciato da Toni Ricciardi: “è stato svolto un proficuo lavoro di collaborazione coi presentatori della proposta di legge”, ha sottolineato il deputato eletto in Europa, che si è comunque rammaricato per “la mancanza di una ulteriore sensibilità sul tema affrontato”. Positivo, però, il “metodo di lavoro seguito in sede referente” in Commissione Affari Sociali: “la collaborazione tra forze politiche consente di ottenere risultati importanti”, ha concluso. Un metodo che “avrebbe potuto essere utilizzato anche per altri provvedimenti, tra cui il decreto-legge in materia di cittadinanza”.
Contrari al nulla osta i deputati 5 Stelle: una posizione, ha spiegato Raffa, che “non dipende dalla mancanza di attenzione verso le tematiche riguardanti gli italiani all'estero” ma perché “è profondamente ingiusto che vengano stanziate risorse pubbliche per assicurare servizi ai cittadini italiani residenti fuori dai confini del Paese, a fronte del collasso della sanità pubblica per chi vive e lavora in Italia, e soprattutto vi paga le tasse. Questa proposta di legge intende creare un apposito Fondo per estendere i diritti sanitari a chi vive stabilmente all'estero; a fronte di ciò, l'Esecutivo non stanzia le necessarie risorse per fermare la vera e propria emorragia di personale sanitario, o per mettere in sicurezza gli ospedali”.
La Commissione ha quindi approvato la proposta di nulla osta formulata dal relatore. Sul testo si è espressa a favore anche la Commissione Esteri. (aise)