Cittadinanza: prosegue l’esame degli emendamenti in Senato

ROMA\ aise\ - La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha proseguito ieri l’esame degli emendamenti al decreto legge sulla cittadinanza alla presenza del sottosegretario agli esteri Giorgio Silli. Molti gli emendamenti presentati dai senatori – sia di maggioranza che di opposizione – che ieri sono stati esaminati e, in alcuni casi, approvati per “mitigare” la portata di alcune norme, come ha detto in corso di seduta il senatore Menia (FdI), ma sempre nell’esigenza di “non stravolgere” la portata del provvedimento, ha precisato Silli. Tra gli interventi a dibattito anche quelli degli eletti all’estero Giacobbe e Crisanti (Pd) e Borghese (Maie).
Tra gli emendamenti approvati quello che prevede l’aggiunta al decreto dell’articolo 1-bis “Interventi per favorire il recupero delle radici italiane degli oriundi e il conseguente acquisto della cittadinanza italiana”. Questo articolo interviene sul “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” prevedendo delle “quote” di ingresso destinate ai lavoratori “discendenti di cittadino italiano e in possesso della cittadinanza di uno Stato di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana, individuati con decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con i Ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali".
Con lo stesso emendamento si modifica poi la legge sulla cittadinanza 91/92 prevedendo che la cittadinanza possa essere concessa “allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita” o "che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno due anni" e “allo straniero nato nel territorio della Repubblica che vi risiede legalmente da almeno tre anni".
Approvato anche l’emendamento sul riacquisto della cittadinanza a favore di ex cittadini: la modifica proposta alla legge 91/92 recita “Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3-bis, chi è nato in Italia o è stato ivi residente per almeno due anni continuativi e ha perduto la cittadinanza in applicazione dell'articolo 8, numeri 1° e 2°, o dell'articolo 12 della legge 13 giugno 1912, n. 555, la riacquista se effettua una dichiarazione in tal senso in data compresa tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027".
Un altro emendamento approvato prevede che il termine di definizione dei procedimenti di riconoscimento della cittadinanza è fissato in 24 mesi dalla data di presentazione della domanda, eliminando l’eventuale proroga a 36 mesi. Lo stesso emendamento prevede che “ai procedimenti di concessione della cittadinanza italiana ai sensi degli articoli 5 (coniugi – ndr) e 9 (cittadinanza a stranieri e apolidi - ndr) della legge 5 febbraio 1992, n. 91, pendenti alla data di entrata in vigore della disposizione di cui al comma 1-bis, continua ad applicarsi la disciplina previgente”.
Un altro emendamento modifica il decreto nella parte in cui prevedeva la nascita o la residenza in Italia dei genitori degli aventi diritto: la nuova previsione prevede che è cittadino italiano chi ha “un ascendente di primo o di secondo grado possiede o possedeva al momento della morte, esclusivamente la cittadinanza italiana" e chi ha “un genitore o adottante residente in Italia per almeno due anni continuativi successivamente all'acquisto della cittadinanza italiana e prima della data di nascita o di adozione del figlio”. Lo stesso emendamento sopprime la disposizione che prevedeva “un ascendente cittadino di primo grado dei genitori o degli adottanti cittadini nato in Italia”.
Via libera anche all’emendamento che recita: “lo stato di cittadino dell'interessato è riconosciuto, nel rispetto della normativa applicabile al 27 marzo 2025, a seguito di domanda, corredata della necessaria documentazione, presentata all'ufficio consolare o al sindaco competenti nel giorno indicato da appuntamento comunicato all'interessato dall'ufficio competente entro le 23:59, ora di Roma, della medesima data”. (aise)