Doppia cittadinanza Italia – Spagna: Silli risponde a Onori (Az)

ROMA\ aise\ - Ci stiamo lavorando. Potrebbe sintetizzarsi così la risposta del Governo affidata al sottosegretario agli esteri Giorgio Silli che questa mattina, nell’Aula di Montecitorio, ha replicato all’interpellanza urgente di Federica Onori (Azione) circa l’accordo sulla doppia cittadinanza tra Italia e Spagna. Nella sua risposta, Silli non ha fornito alcuna novità rispetto all’anno scorso: “per soddisfare le aspettative della nostra collettività, abbiamo proposto al Governo spagnolo di siglare un accordo bilaterale in materia”, ha ricordato. “La bozza di accordo che abbiamo sottoposto all'attenzione di Madrid è basata sulla Convenzione di Montauban, che la Spagna ha firmato con la Francia. Le autorità spagnole hanno avviato un coordinamento interministeriale sulla proposta di convenzione. La nostra ambasciata a Madrid è in costante contatto con le varie istituzioni coinvolte”.
“Anche tramite varie missioni a Madrid, abbiamo continuato a sollecitare le controparti, pur non potendo ovviamente forzare il processo decisionale spagnolo”, ha aggiunto. “In tali incontri abbiamo rappresentato il forte interesse italiano per la finalizzazione del progetto di intesa, sottolineando come essa andrebbe incontro alle aspettative della nostra collettività residente nel Paese. Continuiamo a seguire da vicino gli sviluppi di questo importante dossier nell'attesa di un pronto riscontro da parte spagnola sulla nostra proposta di testo. Contiamo sull'impegno fattivo delle autorità di Madrid e restiamo determinati nel proseguire le iniziative per giungere alla più celere finalizzazione dell'intesa, nell'interesse dei nostri connazionali che sono ormai pienamente integrati in Spagna”.
Una risposta che ha soddisfatto Onori: la deputata eletta in Europa, nella sua replica, ha ricordato, da un lato, le numerose iniziative bipartisan approvate in Parlamento e, dall’altro, la dichiarazione congiunta siglata in occasione del quarto Foro parlamentare Spagna-Italia.
“Ormai un anno fa, a maggio 2024, la Commissione esteri della Camera ha votato all'unanimità questa risoluzione, presentata dal nostro gruppo, con cui si impegnava il Governo a proseguire le iniziative di propria competenza per finalizzare questo accordo tra Italia e Spagna volto alla doppia cittadinanza nella maniera più celere. “Nella maniera più celere” vuol dire prodigarsi perché ciò avvenga”, ha commentato Onori. Ad ottobre, ha aggiunto, “c'è stato a Madrid il quarto Foro parlamentare Spagna-Italia” che l’ha vista parte della delegazione italiana che ha interloquito con i colleghi spagnoli. “Per la prima volta siamo riusciti a inserire, nelle conclusioni finali, una dichiarazione congiunta” in cui “due delegazioni che rappresentano i due Parlamenti dichiarano congiuntamente di volere che i loro rispettivi Governi procedano verso la strada della pronta finalizzazione dell'accordo. Essere riusciti ad inserire questo impegno non è stato neanche semplicissimo. Personalmente, ringrazio tutti i colleghi presenti, opposizione e maggioranza, che hanno sostenuto questa mia proposta e ringrazio lo staff della Camera e del Senato, che è riuscito anche a negoziare per arrivare a quel punto. Però, se il Governo poi non fa la sua parte, tutto questo è abbastanza inutile”.
“Questa dichiarazione congiunta, ad esempio, è stata in qualche modo valorizzata dal Governo nelle vostre interazioni con il Governo spagnolo?”, ha chiesto Onori, prima si sottolineare che se anche l’Esecutivo spagnolo è diverso colore politico rispetto a quello italiano deve necessariamente essere un interlocutore. “Io le sto chiedendo se voi avete cercato di valorizzare tutto quello che il Parlamento ha prodotto finora: Parlamento, non opposizioni”, ha puntualizzato la deputata eletta all’estero, che si è quindi rivolta ai colleghi di maggioranza, che hanno sostenuto la dichiarazione congiunta: “il Governo sta utilizzando tutto quello che il Parlamento ha provato a produrre in modo da finalizzare - come si era impegnato ormai un anno fa - nella maniera più celere possibile questo accordo? O dobbiamo, ogni anno, dire agli italiani che sono residenti in Spagna che l'Italia sta aspettando di vedere cosa succede? Siamo a metà legislatura, Sottosegretario. Le cose se non si fanno, non avvengono. Se voi vi impegnate nella più celere finalizzazione di questo accordo, vuol dire che voi dovete fare qualcosa. Ad esempio, utilizzare la dichiarazione congiunta prodotta da questo Parlamento, grazie anche ai parlamentari delle vostre forze politiche, e provare a metterla sul tavolo per dire al Governo spagnolo: “Ce lo chiedono, è importante”. Lo sa perché è importante? Perché sono 300.000 - e anche più - gli italiani che risiedono in Spagna; perché, permettere a queste persone di integrarsi veramente nella società in cui ormai vivono, senza perdere la cittadinanza italiana d'origine, è un grande passo: è il passo giusto verso quella che è l'identità europea, ad esempio”.
“Quando la costruiamo questa identità europea se ci fermiamo a ogni ostacolo che ci pone la burocrazia, perché non c'è la volontà politica di fare quello che gli italiani e i cittadini ci chiedono? Peraltro, lo chiedono anche i vostri elettori, perché tra i 300.000 residenti in Spagna ci sono anche persone che hanno votato partiti della maggioranza”, ha concluso Onori. “Cosa gli raccontiamo? Che non vi interessa?”. (aise)