Irregolarità all’Inca Cgil di Astoria (Ny): Calderone risponde a FdI
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ROMA\ aise\ - “Il patronato INCA-CGIL, nel corso dell'ultimo biennio, è stato interessato da un programma di ispezioni sia negli Stati Uniti, per le annualità 2020 e 2021, sia in Sud America, per le annualità 2021, 2022 e 2023. Le decurtazioni del punteggio operate in sede di accertamento, a valle dell'attività ispettiva, hanno inciso negativamente sulla percentuale del finanziamento destinato allo stesso patronato, con un aumentare delle risorse riconosciute con il riparto definitivo inferiore rispetto a quanto riconosciuto in sede di anticipazione”. Così la Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, che ieri, durante il question time alla Camera, ha risposto all’interrogazione di Bignami (FdI) che chiedeva conto di “presunte irregolarità” nella gestione delle pratiche da parte del patronato INCA-CGIL, con particolare riferimento alla sede del quartiere Astoria di New York.
Nella risposta, Calderone non ha citato dati, ma sostenuto che, a seguito dell’ispezione del 2023, durante la quale “sono state rilevate importanti irregolarità relative all'attività svolta negli anni 2020 e 2021”, al patronato sono state destinate meno risorse.
Calderone ha poi ricordato che il Ministero “può effettuare non solo controlli ordinari sulle attività degli istituti di patronato con sedi in Italia e all'estero, con verifiche annuali a posteriori sull'attività svolta, ma anche ispezioni straordinarie ogniqualvolta ne ravvisi la necessità, anche sulla scorta di eventuali segnalazioni che provengano da assistiti o autorità diplomatiche. Per consentire un preventivo contrasto a talune irregolarità riscontrate, l'attività ispettiva si è intensificata negli ultimi anni, anche attraverso strumenti ispettivi di business intelligence, funzionali a una più efficace e selettiva individuazione di eventuali anomalie”.
I patronati, ha ricordato la Ministra, “sono chiamati ad erogare servizi in favore dei cittadini e, per questo, sono destinatari di trasferimenti di risorse pubbliche. È, dunque, necessario che queste siano riconosciute agli istituti virtuosi, le cui attività vengono svolte nel pieno rispetto della legge. Non a caso, tra gli strumenti utilizzati in sede preliminare ed ispettiva da parte del Ministero, vi è un rigido sistema di controlli incrociati della documentazione fornita dalle strutture in grado di individuare pratiche a rischio, come, ad esempio, per l'anomala reiterazione della medesima tipologia di prestazione”.
Ricordato che il 30 gennaio scorso il Ministero ha inviato alle Camere la relazione sull'attività degli istituti di patronato, “dalla quale si rilevano le complessità istruttorie degli accertamenti, dovute a metodologie superate e risalenti negli anni, che hanno sempre determinato consistenti ritardi nella definizione degli esiti finali del controllo”, Calderone ha segnalato ai deputati che “è in fase di definizione, per il successivo invio agli organi di controllo per i prescritti pareri, il decreto di riordino del sistema di vigilanza sugli istituti di patronato, che prevede, tra l'altro, la costituzione di un sistema informativo integrato, che consenta l'interoperabilità tra tutti i soggetti coinvolti, anche al fine di rendere automatici e tempestivi i controlli”. Il Ministero, ha concluso, “continuerà a monitorare con attenzione la situazione, mantenendo alta la vigilanza sull'attività dei patronati in Italia e all'estero, per garantire trasparenza, legalità nell'erogazione di un servizio di pubblica utilità, da rendersi nell'esclusivo interesse della collettività”.
Nella replica, l'onorevole Rizzetto, cofirmatario dell'interrogazione, si è detto “soddisfatto” della risposta, richiamando alcuni dati sulle attività del patronato: “dopo un'ispezione ministeriale rispetto alle pratiche annullate in seno al patronato INCA CGIL di Astoria nel Queens, nello Stato di New York, c'è un dato che è record: oltre il 99,5 per cento nel 2020 e il 99,8 per cento nel ‘21 a causa di irregolarità, ecco, queste sono decadute. Quando parliamo di irregolarità da parte di INCA CGIL, parliamo di pratiche inesistenti, duplicazioni, assenza di firme nei mandati, assenza di firme necessarie per pensioni di reversibilità: non sono errori, questo, signori, è un sistema, a cui noi cercheremo di porre un limite”.
“Per chi dice che INCA e CGIL non si conoscono quasi, io ricordo che INCA è il patronato di riferimento della CGIL”, ha aggiunto Rizzetto. “INCA sapeva probabilmente anche delle pratiche a Zurigo, laddove c'è stata un'inchiesta per 400 pensionati truffati; e tutti, in quel caso, lo sapevano, ma fondamentalmente sappiamo anche che, nel consiglio di amministrazione dello stesso INCA, sono nominati tutti esponenti della CGIL. Quindi, non è possibile che, quantomeno, non si conoscano, sotto questo punto di vista, le presunte irregolarità. Io vorrei ringraziare qui l'onorevole che siede accanto a me, l'onorevole Andrea Di Giuseppe, che già nel novembre del 2023 denunciava questa situazione e che ha frequentato Astoria molto più del segretario Landini. Quindi, invitiamo il segretario Landini a recarsi sul luogo per cercare di capire che cosa succede in seno a quel patronato”. (aise)