Rendiconto e assestamento alla Camera: le relazioni favorevoli della Commissione esteri

ROMA\ aise\ - Nella seduta di ieri la Commissione Affari Esteri della Camera ha approvato due relazioni favorevoli al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2023 all’Assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2024, all’esame della Commissione Bilancio.
Illustrate dal relatore, Andrea Di Giuseppe, le relazioni sono state approvate dalla Commissione, nonostante il voto contrario del Partito democratico annunciato da Lia Quartapelle che, unica ad intervenire prima del voto, ha espresso “preoccupazione per l'esiguità delle risorse del Ministero degli affari esteri, ed in particolare per la riduzione delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo”. Per il Pd, ha aggiunto, sono “insufficienti anche le risorse destinate al programma “Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese”, che non consentiranno di finanziare gli adeguamenti salariali del personale a contratto delle sedi diplomatico-consolari, fortemente penalizzato dalla spirale inflazionistica che caratterizza alcuni Paesi”.
Di seguito il testo delle due relazioni approvate.
Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato
La III Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 1951, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2023,
premesso che:
le risorse finanziarie assegnate al MAECI ammontano in termini di stanziamenti iniziali a 3,3 miliardi (invariati rispetto al 2022), che divengono 3,8 miliardi a fine gestione (erano 4,2 miliardi nel 2022), con un incremento quindi di circa 500 milioni rispetto allo stanziamento iniziale;
tra le priorità affrontate nel corso del 2023 le più significative hanno riguardato la promozione della pace e della sicurezza internazionale, declinata nel costante sostegno alla causa dell'Ucraina e nell'azione per la stabilizzazione del Mediterraneo allargato;
nell'ambito della missione di maggior rilevanza per il MAECI, la n. 4 «l'Italia in Europa e nel mondo», tra i programmi di maggiore impatto della missione si conferma la preminenza del programma n. 2 dedicato alla Cooperazione allo sviluppo, che riceve il 41,1 per cento delle risorse della missione, in aumento rispetto al peso registrato nel 2022 (38,2 per cento),
significativo è anche il programma n. 13, «Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese», con uno stanziamento definitivo di circa 743 milioni, con cui sono state finanziate le iniziative per garantire la funzionalità della rete diplomatico-consolare in Italia e all'estero;
significativo è anche il programma n. 6, con uno stanziamento definitivo di circa 521,5 milioni, con cui sono state finanziate le iniziative per promuovere la pace e la sicurezza internazionale;
il programma n. 8 «Italiani nel mondo e politiche migratorie» ha beneficiato di una assegnazione di risorse per 67,35 milioni (erano 25,3 milioni nel 2022) volti a migliorare l'efficienza dei servizi resi all'estero a cittadini e imprese;
significativa è stata anche l'attività finanziata con il programma n. 18 «Diplomazia pubblica e culturale», al quale è stato attribuito il compito di promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero e di gestione delle risorse da destinare al personale in servizio presso le istituzioni scolastiche all'estero, con uno stanziamento, nel 2023, di 181,5 milioni;
nell'ambito della missione n. 16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo», il programma n. 5 relativo al «Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy», si attesta a fine esercizio a 535,9 milioni;
con riferimento alla Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014 e allegata al Rendiconto generale dello Stato, si segnala che nel 2023 il totale dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo italiano (APS) ha raggiunto un valore di circa 6,2 miliardi di euro, pari allo 0,27 per cento del Reddito nazionale lordo;
sul piano delle erogazioni, al lordo dei rientri dei prestiti, il maggiore contribuente dell'APS italiano si conferma, anche per il 2022, il Ministero dell'economia e delle finanze, con circa 2,6 miliardi di euro, pari al 47,4 per cento dell'APS complessivo;
il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si colloca in terza posizione, destinando alla cooperazione allo sviluppo, circa 1,1 miliardi di euro, pari al 20,35 per cento dell'APS, mentre la quota del Ministero dell'Interno è pari al 24 per cento dell'APS complessivo;
con riferimento ai canali di intervento, il multilaterale rappresenta il 56 per cento dell'APS complessivo e include i contributi al bilancio dell'Unione europea e al Fondo europeo di sviluppo (FES), mentre l'aiuto bilaterale rappresenta 43,9 per cento;
quanto alla distribuzione geografica dell'aiuto bilaterale, le erogazioni lorde effettuate nel 2023, pari a circa 800 milioni di euro, sono destinate in maniera preponderante al continente africano (47 per cento, pari a circa 380 milioni di euro); seguono il Medio Oriente (17 per cento; 135 milioni), l'Europa Orientale e Balcani (16,5 per cento; 131 milioni), le Americhe (10,2 per cento; 81 milioni) ed Asia e Oceania (8,1 per cento; 64 milioni),
DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE”.
Assestamento di bilancio
La III Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2024, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2024,
premesso che:
lo stato di previsione del MAECI per il 2024 reca spese in competenza per un totale di circa 3,5 miliardi di euro, di cui oltre 3,4 miliardi di parte corrente e 132 milioni in conto capitale;
per quanto concerne le autorizzazioni di cassa, queste, identiche alla competenza, ammontano pertanto a 3,5 miliardi di euro, dei quali, ancora del tutto analogamente alla competenza, 3,4 miliardi di parte corrente e 132 milioni in conto capitale;
la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1° gennaio 2024, in 174,79 milioni di parte corrente e 208,87 milioni in conto capitale; la massa spendibile ammonta quindi a 3,9 miliardi, con un coefficiente di realizzazione che si attesta al 91,22 per cento;
rispetto a tali previsioni iniziali, le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 19,53 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di 46,3 milioni delle dotazioni di cassa, dovuti ad atti intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2024, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate;
la manovra proposta prevede l'incremento degli stanziamenti, sia di competenza sia di cassa, nella misura di 78.227.998 euro, di cui 78.073.998 euro di parte corrente e 154 mila euro in conto capitale;
le previsioni per il bilancio 2024, pari a 3,533 miliardi di euro, vengono ad assestarsi in 3,631 miliardi, per la competenza, con una variazione complessiva in aumento di 97,7 milioni; le previsioni iniziali di cassa, pari a 3,573 miliardi di euro, si assestano in 3,697 miliardi (+124,5 milioni), e le previsioni iniziali per i residui, pari a 383,7 milioni si assestano in 336,7 milioni (-47 milioni di euro),
DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE”. (aise)