Silli: Farnesina al fianco degli italo-venezuelani arrestati da Maduro
ROMA\ aise\ - “L'attenzione del Governo sulla crisi in Venezuela continua ad essere altissima. Siamo estremamente preoccupati per la situazione nel Paese e per le violazioni in atto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Così il sottosegretario agli esteri Giorgio Silli che ieri, in Commissione Affari Esteri alla Camera, ha risposto all’interrogazione della Lega sulla sorte degli italo-venezuelani arrestati per motivi politici in Venezuela.
“Anche in occasione della recente visita in Brasile e Argentina, - ha ricordato Silli – il Ministro Tajani ha ribadito l'intenzione di mantenere una forte pressione sul regime di Maduro a livello internazionale e di offrire sostegno alla coraggiosa opposizione democratica venezuelana. Per monitorare l'evoluzione del quadro politico e di sicurezza nel Paese, abbiamo istituito alla Farnesina una Task Force permanente. In questo contesto affrontiamo soprattutto i temi legati all'emergenza e coordiniamo le iniziative a difesa dei cittadini italiani, inclusi quelli detenuti”.
“La tutela degli oltre 160 mila connazionali residenti resta infatti la nostra priorità”, ha rimarcato il sottosegretario, aggiungendo che “l'Ambasciata e il Consolato Generale a Caracas lavorano senza sosta per assistere gli italiani in Venezuela, in particolare coloro che sono stati arrestati in conseguenza delle manifestazioni successive allo svolgimento delle elezioni presidenziali”.
“Sulla base delle richieste di assistenza pervenute dai familiari, risultano attualmente detenuti undici connazionali, tutti doppi cittadini italo-venezuelani”, ha riportato Silli. “Tra questi, vi è il Signor Americo De Grazia, ex deputato di opposizione dell'Assemblea Nazionale, scomparso il 7 agosto dopo essersi recato presso una clinica per accertamenti medici. Secondo quanto riportato dai familiari, egli si trova recluso presso il carcere militare “Helicoide”, con l'accusa di incitamento all'odio. Sin dalla prima segnalazione, abbiamo seguito il caso con la massima attenzione. L'Ambasciata e il Consolato Generale a Caracas mantengono stretti e costanti contatti con i familiari e con i legali del Signor De Grazia”.
“Il Consolato Generale ha ricevuto in quattro occasioni i familiari del Signor De Grazia. Lunedì scorso – ha detto ancora Silli – l'Ambasciatore ha avuto un colloquio telefonico con la figlia per esprimerle vicinanza e solidarietà. Abbiamo chiesto a più riprese l'autorizzazione ad effettuare una visita consolare. Ad oggi, tuttavia, le Autorità venezuelane non hanno ancora fornito un riscontro”.
“In questo contesto, insieme con le Rappresentanze diplomatiche a Caracas dei Paesi europei – ha rilevato il sottosegretario – abbiamo constatato un irrigidimento degli interlocutori locali, sempre meno inclini a garantire accesso e assistenza consolare ai doppi cittadini detenuti in connessione con vicende di natura politica. L'Italia ha condannato fin da subito e con fermezza le misure detentive adottate nei confronti dei cittadini italiani ed espresso forte preoccupazione per la compressione dei loro diritti di difesa. Come noto, ferma condanna in tal senso abbiamo espresso anche in occasione della convocazione alla Farnesina, su indicazione del Ministro Tajani, dell'Incaricata d'affari del Venezuela a Roma”.
“La nostra Ambasciata si è associata al passo promosso dalla Delegazione dell'Unione europea in Venezuela per chiedere l'immediata scarcerazione di tutti i detenuti politici con cittadinanza europea”, ha aggiunto Silli. “Come ribadito martedì dalla Presidente del Consiglio Meloni nelle sue comunicazioni in Aula in vista del Consiglio Europeo, continuiamo a condannare l'inaccettabile repressione del regime in Venezuela e chiediamo la liberazione di tutti i prigionieri politici. Anche come Presidenza del G7 e insieme ai partner europei lavoriamo per la transizione democratica e pacifica nel Paese. Continueremo a monitorare con la massima attenzione la situazione in Venezuela, - ha concluso Silli – compiendo ogni sforzo per prestare la necessaria assistenza al Signor Americo De Grazia e agli altri connazionali e loro familiari coinvolti”.
Nella sua replica, Simona Loizzo (Lega), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, si è dichiarata soddisfatta della risposta del Governo, che, ha detto, “conferma il pieno impegno della Farnesina a tutela dei connazionali detenuti in Venezuela. Auspico, tuttavia, ulteriori progressi che consentano ai familiari di verificare le condizioni di salute dei detenuti nel penitenziario El Helicoide, utilizzato come centro di tortura dei prigionieri politici dall'intelligence venezuelana”. (aise)