Animaux dans la Ville: a Parigi il nuovo progetto artistico di Stefano Boeri e Andrea Branzi

©ADAGP, Paris, 2025 Photo © Cyril Marcilhacy

PARIGI\ aise\ - "Animaux dans la Ville". Così si intitola il nuovo progetto artistico di Stefano Boeri e Andrea Branzi a cura di Fondation Cartier pour l'art contemporain, che sarà protagonista a Parigi negli spazi della Fondazione, in Place du Palais Royal fino al 28 febbraio.
Un nuovo progetto artistico, dunque, che sarà in dialogo con le alcove della galleria Valois nella stazione della metropolitana Palais-Royal – Musée du Louvre.
Per molti anni i due architetti si sono interrogati su quale potesse essere la forma migliore per introdurre nelle politiche urbane il punto di vista - e i diritti - delle specie viventi non umane. E "Animaux dans la Ville" riflete proprio su questo in tre tappe.
La prima, nel 2008, quando, rispondendo alla richiesta del governo francese di nuove idee per la Grande Parigi, Branzi e Boeri proposero di liberare animali nel cuore della capitale, in particolare vacche sacre e scimmie, per immaginare una metropoli non più pensata esclusivamente per gli esseri umani. Andrea Branzi spiegò: "La presenza di animali liberi in un tessuto urbano crea una sorta di riduzione dello stress”. ù
La seconda, tra il 2014 e il 2016, quando con gli architetti Michele Brunello e Azzurra Muzzonigro, Stefano Boeri ha ampliato questa riflessione in una serie di workshop con i propri studenti del Politecnico di Milano, dedicati allo studio del comportamento animale in ambiente urbano e alla progettazione di dispositivi architettonici per la loro integrazione nella città di Milano. Il presupposto era che ogni studente assumesse il punto di vista di una specie vivente non umana. Nel 2017, una mostra al Museo di Storia Naturale di Milano raccolse le proposte degli studenti.
Infine, la terza tappa nel 2023, quando Branzi è tornato a questo progetto con una serie di collage in cui presenze animali incongrue apparivano tra luoghi familiari della città parigina. Con un approccio unico e ironico, Branzi ha delineato una nuova visione della modernità, aperta alla pluralità degli esseri viventi. (aise)