Costarica: al Centro de Cine di San José la retrospettiva su Pietro Germi dell’Ambasciata

SAN JOSÈ\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a San Josè, in collaborazione con il Centro de Cine Costarricense, renderà omaggio al celebre regista italiano Pietro Germi con una retrospettiva che si terrà dal 24 al 27 settembre presso il Centro de Cine di San José.
I film saranno presentati dal noto critico cinematografico Mario Giacomelli, che guiderà il pubblico alla scoperta dello stile e dell’impatto culturale di Germi.
L’inaugurazione della rassegna si terrà alle ore 18.30 locali del 24 settembre, con un brindisi offerto dall’Ambasciata d’Italia prima della proiezione del film “Il ferroviere” (1956) alle ore 19:00.
La retrospettiva proseguirà con la proiezione nei giorni a seguire delle pellicole “Divorzio all’italiana” (1961), “Sedotta e abbandonata” (1964) e “Signore e signori” (1966).
Nato il 14 settembre 1914 a Genova e scomparso il 5 dicembre 1974, Pietro Germi è stato un importante regista, sceneggiatore e attore italiano. La sua carriera cinematografica è iniziata negli anni '30, ma è negli anni '60 che ha raggiunto il massimo della notorietà, diventando uno dei protagonisti del cinema italiano neorealista e della commedia all'italiana.
Germi è noto per la sua abilità nel mescolare elementi di commedia e dramma, affrontando temi sociali e morali con uno sguardo critico e ironico. Tra le sue opere più celebri si trovano "Divorzio all'italiana" (1961), che esplora le convenzioni sociali riguardanti il matrimonio e il divorzio, e "Sedotta e abbandonata" (1964), una satira sulla moralità e le tradizioni familiari.
Oltre a essere un maestro della regia, Germi ha saputo interpretare ruoli significativi nei suoi film, portando sullo schermo personaggi complessi e sfumati. La sua capacità di ritrarre la società italiana con realismo e ironia ha influenzato molti cineasti successivi.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi, tra cui l'Oscar per il miglior film straniero per "Divorzio all'italiana". La sua eredità nel cinema rimane viva, con opere che continuano a essere celebrate per la loro incisività e il loro umorismo, rendendolo una figura chiave nella storia del cinema italiano. (aise)