“Il senso della sete”, una sfida per il futuro d’Europa e del mondo

BRUXELLES\ aise\ - Non c'è pace per un mondo che ha sete. E non ci sarà quindi più pace nemmeno per l’Europa. Questo il messaggio trasversalmente internazionale colto appieno dal libro di Fausta Speranza, “Il senso della sete”, che l’Autrice ha presentato ieri, 9 aprile, a Bruxelles, presso il Parlamento europeo.
La presentazione è stata aperta e chiusa dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali dell’europarlamento, Salvatore De Meo, che ha sottolineato quanto, sul tema acqua e ambiente ci voglia un approccio politico sinergico, privo di dogmi ideologici. “Tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità è necessario guardare tutti nella stessa direzione, seppure con delle sensibilità diverse”, la sintesi del suo intervento.
Quello del libro di Fausta Speranza - giornalista de L’Osservatore Romano, prima donna a occuparsi di politica internazionale per il quotidiano della Santa Sede, oggi nella redazione Cultura - è uno sguardo a 360 gradi sull’acqua. L’opera è stata appena tradotta in francese, oltre che in inglese.
Speranza è stata molto chiara: "la madre di tutte le guerre – anche quelle più preoccupanti in corso – è la lotta per le risorse, sempre più scarse e mal distribuite. A partire dall'acqua". Una persona su quattro al mondo non ha acqua potabile e il 12% dei cittadini nell'Unione europea lamentano problematiche legate alle risorse idriche: tra inquinamento e siccità o alluvioni che sono – come sottolineato nel libro e nella presentazione – l'altra faccia del surriscaldamento globale. Si parla di migrazioni senza ricordare che nel Sahel nell'ultimo anno il prezzo delle bottiglie d’acqua è aumentato di 400 volte.
Il libro di Fausta Speranza, oltre ad una lettera di Papa Francesco, ha la prefazione di Vandana Shiva che scrive tra l'altro: “stanno avvenendo conflitti fra due culture contrapposte: quella che vede l’acqua come qualcosa di sacro, la cui equa distribuzione rappresenta un dovere per preservare la vita, e quella che la considera una merce e ritiene il suo possesso e commercio due fondamentali diritti d’impresa”.
Tra i diversi partecipanti all’evento, anche il Presidente del Comitato Internazionale della Fondazione Insigniti Omri, Generale della Guardia di Finanza Alessandro Butticé, salutato e ringraziato pubblicamente per la sua presenza dall’on. De Meo.
Butticé, dopo aver portato i saluti dell’unica fondazione di benemeriti della Repubblica, tutti Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha ricordato che la Fondazione persegue scopi di utilità sociale, promuovendo i valori istituzionali della Repubblica Italiana, così come espressi e rappresentati nella vigente Carta Costituzionale. Assumendo ogni utile ed appropriata iniziativa soprattutto in favore della collettività nazionale per il benessere delle future generazioni.
Tra questi, sulla base del nuovo articolo 9 della Costituzione, particolare attenzione è posta ad uno dei principi cardine del diritto dell'ambiente: lo sviluppo sostenibile, del quale la disponibilità idrica costituisce un pilastro irrinunciabile. Senza dimenticare mai che l’essere umano è fatto, per oltre il 50 per cento del suo peso corporeo, di acqua.
“Il senso della sete. Acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” si muove tra sacralità e mercificazione e, dopo la prima edizione del 2021, è seguito un aggiornamento in italiano nel 2023 insieme alla traduzione in inglese. Da pochi giorni il testo è disponibile anche in francese.
Il libro ha ispirato una Mis En Scene da parte di giovani attori, e un progetto che coinvolge 1.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Roma, promosso dall’Università di Roma Foro Italico, con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Ministero per lo Sport e i Giovani; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale; Istituto Superiore di Sanità; Regione Lazio e Comune di Roma.
Fausta Speranza, dal 1992 al 2016, ha lavorato al Radiogiornale internazionale di Radio Vaticana. Ha lavorato inoltre con Sergio Zavoli (RaiTv Diario di un cronista e Viaggio nella scuola, 2000-2001). Ha firmato per Rai Storia nella rubrica “Documentari d'autore” il reportage dal Messico Tra record di violenza e di bellezza (8 giugno 2019) che ha vinto il Premio Libero Bizzarri al Giornalismo internazionale 2019. In Ghana ha documentato, entrando con la macchina da ripresa, il disastro di una delle più grandi discariche illegali di rifiuti elettronici al mondo, attestandosi tra i dieci finalisti del Premio Daphne Caruana dell’Unione Europea. Ha realizzato reportage anche da Europa, Canada, Stati Uniti, Medio ed Estremo Oriente, Africa. Collabora con Famiglia cristiana. Ha collaborato con Limes, RadioRai, il Corriere della Sera (intervista esclusiva alla super testimone del caso Spallone, aborti clandestini, 2000). Ha pubblicato con Infinito edizioni Messico in bilico (2018), Fortezza Libano (2020), Il senso della sete (2021; edizione aggiornata a giugno 2023 in italiano, tradotto in inglese, in francese). Tra gli altri premi, Premio letterario Ambasciatori presso la Santa Sede 2022; Premio Giustolisi al Giornalismo d’inchiesta 2018. (aise)