La creatività femminile nel '900 triestino: successo a Bruxelles per l'incontro con Cristina Battocletti

BRUXELLES\ aise\ - Nell’ambito della mostra “L’arte triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo”, ideata e curata da Marianna Accerboni, l’Istituto italiano di Cultura di Bruxelles ha ospitato l’incontro con la nota scrittrice e giornalista Cristina Battocletti sul tema “La creatività femminile nel ‘900 triestino”.
L’incontro è stato introdotto dalla direttrice dell’Istituto, Allegra Iafrate, e dalla curatrice, che hanno ricordato al folto pubblico la ricca produzione letteraria di Battocletti, che ha pubblicato i suoi libri con le più prestigiose case editrici italiane.
Giulio Groppi, presidente del Circolo di Bruxelles dell’Associazione Giuliani nel Mondo, ha quindi sottolineato nel dettaglio l’intensa attività culturale del Circolo.
Battocletti, importante firma della Domenica del “Il Sole 24 Ore”, ha tracciato un interessante, approfondito e sensibile ritratto della Trieste del ‘900, città caratterizzata dalla presenza di personaggi fondamentali della cultura internazionale, dal grande gallerista Leo Castelli e dal critico ed estetologo Gillo Dorfles al letterato Bobi Bazlen, da Umberto Saba a Italo Svevo, raffrontando il clima culturale di allora, con quello attuale, che fa i conti anche con le tragedie della prima e seconda guerra mondiale, che hanno ferito e condizionato in maniera rilevante il territorio di Trieste e di Gorizia. In tale ambito nacquero, fiorirono e si svilupparono le personalità multiformi delle artiste presenti in mostra: Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Reina.
Queste cinque creatrici – ha sottolineato Battocletti - crebbero nella dinamicità, nella bellezza della Trieste del primo ‘900, ma vissero anche le ombre di un impero che crollava, dei suoi incubi e delle fascinazioni esoteriche. Per questo la loro arte ha una matrice comune nel fiabesco, nel surreale, nella magia e nella metafisica con una predilezione per i gatti, che rappresentano la magia e il mistero. E, scegliendo la difficile strada dell’autonomia, quando si incrociarono, queste artiste si supportarono nell’arte e nella vita, “impollinandosi” nelle tecniche e nella sperimentazione. Tutti fattori che – ha concluso Battocletti - questa importante e affascinante rassegna sa testimoniare e spiegare con taglio esaustivo ed elegante.
Il progetto espositivo è promosso e sostenuto da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Associazione Foemina APS di Trieste e realizzato in coproduzione con Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, con il patrocinio del Comune di Trieste, media partner Il Piccolo, quotidiano di Trieste, e con l’organizzazione di Associazione Giuliani nel Mondo e Circolo AGM di Bruxelles, Ente Friuli nel Mondo e Fogolâr Furlan di Bruxelles e il contributo di Fondazione CRTrieste, Ciaccio Arte - Big Broker Insurance Group (Milano), Francesco Katalan casa di spedizioni S.r.l. (Muggia, Trieste), Azienda Agricola Zidarich (Trieste), Rotary Club Trieste Alto Adriatico, Biesse Forniture elettriche Studio Luce, Videoest Trieste, Grafica Goriziana. (aise)