Malaga: a Vanni Fois il Premio del Pubblico per il corto ”Quello che è mio” - di Bruno Mossa

MALAGA\ aise\ - “Estoy muy emocionado de estar aquí para recibir este premio que honra el cine sardo y en particular al director Gianni Cesaraccio y a los demás actores que compartieron conmigo el compromiso de interpretar el drama de cuatro ex militares”. Queste le parole di rigraziamento, espresse in perfetto spagnolo, l'attore Vanni Fois nel ricevere dalle mani di Giovanni Caprara, presidente Dante Alighieri di Malaga, il Premio per il Miglior cortometraggio del Festival del Cinema Italiano, 7^ edizione di Malaga.
Il premio è stato tributato da una Giuria popolare nel corso della presentazione del giovane cinema sardo avvenuta il 3 giugno, giorno dell'apertura del Festival. La cerimonia si è tenuta sabato scorso, 8 giugno, al cinema Albéniz subito dopo la proiezione del film di successo “La chimera” di Alice Rohrwacher.
“Quello che è mio”, come si legge nelle motivazioni del premio, è stata premiato per “il modo con cui l’opera è riuscita a coinvolgere non soltanto i membri della giuria popolare, ma tutto il pubblico che ha assistito alla proiezione, potendo apprezzare in modo particolare il carattere “rivendicativo” della vicenda e la forte presa sociale avuta nella società sarda”. Premiati inoltre “il coraggio avuto nel denunciare la vicenda, l’interpretazione realistica dei quattro protagonisti, così come anche l’ottima realizzazione scenografica, aspetti significativamente apprezzati dalla giuria popolare”; come pure “la capacità di utilizzo del paesaggio e i chiarissimi riferimenti antropologici legati alla società e alla cultura sarda”.
Nel suo intervento Vanni Fois ha parlato di “Quello che è mio” come di “un film crudo e provocatorio, ma di denuncia. I venti di guerra che scuotono anche l'Europa rendono ancora più attuale la tematica affrontata”.
Una bella edizione ricca di contenuti questa del Festival del Cinema Italiano il cui filo conduttore si è dipanato dall'omaggio a Franco Grillini reso dal documentario “Let's Kiss” di Filippo Vendemmiati, presente in sala. La rassegna è poi proseguita con i film “Il più bel secolo della mia vita” di Alessandro Bardani, “Misericordia” di Emma Dante, “Enea” di Pietro Castellito e “La Chimera” di Alice Rohrwacher, che hanno fornito una significativa rappresentativa del cinema italiano attuale.
L'organizzazione di Giovanni Caprara e la direzione artistica di Agustin Gómez sono state perfette, hanno riscosso il successo e il consenso del pubblico e ripagato l'alto numero di patrocinatori.
Hanno sostenuto l'iniziativa, destinata a crescere e diventare sempre più importante, la Direzione Generale Cinema e Audiovisivi del Ministero della Cultura del Governo Italiano, l’Ambasciata d’Italia di Madrid, il Consolato d’Italia a Malaga, la Regione Autonoma della Sardegna, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, il ComItes Madrid e la Società Dante Alighieri di Roma; e ancora il Comune di Malaga, MalagaProcultura, Cervezas Victoria, il Centro Andaluz de las Letras, l’Università di Málaga, la Cineteca di Bologna, la Fondazione Sardegna Film Commission, il Centro Sportivo Cortijo Alto, CreativeIdea, GameOver, La Dispensa, il Ristorante MammaMia e il Centro de Arte Contemporáneo di Malaga. (aise)