“Maria-Simulacrum” in Germania: la mostra tra sacro e visionario dedicata a Giuseppe Fata all’Università di Trier

TRIER\ aise\ - Il prossimo 2 dicembre, la Biblioteca dell’Università di Trier, in Germania, si trasformerà in uno spazio sospeso tra arte, simboli e spiritualità. Sarà inaugurata infatti “Maria-Simulacrum”, la prima mostra in Germania dedicata alle sculture-copricapo del maestro calabrese Giuseppe Fata, artista conosciuto in tutto il mondo come “lo scultore della testa” per la sua capacità di trasformare materiali comuni in visioni tridimensionali cariche di significato.
Il Centro Italiano dell'Università di Treviri presenterà, in collaborazione con l'Associazione Ascoli-Piceno-Treviri, l'Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, l'Associazione Amici dell'Università di Treviri e Kalabria Italiae Mundi e.V., una selezione di opere tratte dalla collezione SIMULACRUM, che Giuseppe Fata ha dedicato alla Vergine Maria. Sarà un’occasione per incontrare un progetto artistico che si è sviluppato negli anni come un dialogo continuo tra fede, simbolismo e creatività contemporanea.
Le sculture che verranno esposte rappresentano un raffinato percorso tra gli attributi mariani e i riferimenti iconografici della tradizione cristiana. Fata interpreta questi elementi con un linguaggio personale, dove metalli, plastiche, tessuti e materiali di recupero vengono trasformati in corone luminose, raggi dorati, architetture barocche e strutture che evocano maternità, protezione, speranza. Tra i richiami più forti spicca l’immagine miracolosa della Basilica di San Mattia a Treviri, che ispira la scultura “Maria della Speranza”, destinata a essere donata alla diocesi il giorno dell’inaugurazione.
Le sue opere non si limitano a rielaborare simboli sacri già noti: sono piuttosto nuove narrazioni spirituali, pensate per parlare all’uomo e alla donna di oggi. Fata riesce a unire contenuti di fede e tradizioni artistiche italiane – soprattutto calabresi – in una sintesi visiva che colpisce per intensità emotiva e forza scenica. Le sue sculture invitano chi le osserva a lasciarsi interrogare interiormente, a riconoscere nei dettagli un segno, una domanda, una possibilità di riflessione personale.
L’inaugurazione, in programma dalle 15.30 alle 17.30, sarà arricchita da voci autorevoli. Il Vescovo di Trier, Stephan Ackermann, offrirà il saluto inaugurale, seguito dalla lectio magistralis “La lingua della moda e la lingua del sacro”, tenuta dal teologo e studioso di simbolismo religioso Alberto Fabio Ambrosio. A seguire, il pubblico potrà assistere a un’intervista dal vivo con Giuseppe Fata, moderata da Annemarie Mayer e Mara Onasch.
Maria-Simulacrum si preannuncia, nelle intenzioni degli organizzatori, come molto più di una mostra: sarà un’esperienza immersiva, pensata per risvegliare immaginazione e memoria, per avvicinare la bellezza italiana al cuore culturale di Treviri e per lasciar emergere, attraverso la creatività, una dimensione spirituale spesso trascurata nella vita quotidiana. (aise)