Partito il tour musicale di Paolo Angeli negli Stati Uniti

Foto: Nanni Angeli
ROMA\ aise\ - Paolo Angeli, da circa 30 anni è considerato una figura di riferimento dalle avanguardie musicali, traslando la musica sarda in un contesto contemporaneo e post-rock. Angeli, già noto dalla fine degli anni '90 negli Stati Uniti, ha dato il via ieri, 6 marzo, al suo nuovo tour negli USA che toccherà 14 Stati.
Ieri, Angeli si è esibito a Cleveland, domani sarà, 8 marzo, sarà a New York - nell’ambito della Improvisations series del prestigioso World Music Institute - al leggendario The Public Theater (Joe’s Pub). In questa sala emblematica di Manhattan hanno suonato leggende del pop-rock (David Byrne, Amy Winehouse, Bono, Pete Townshend); del jazz e della musica d’avanguardia (Alice Coltrane, Laurie Andreson); della world music, (Angélique Kidjo e Youssou N’Dour) fino ad arrivare a Rosalia, la stella della musica urban.
Il 9 marzo sarà la volta di Baltimora (Creative Alliance), il 10 allo State College (Manny's), l’11 a Filadelfia (Fire Museum), dopodiché sull'altra costa Angeli sarà protagonista di ben 4 set al SFJazz di San Francisco (13 e 14 marzo), il 15 a Portland (Jack London Revue), il 18 con un doppio appuntamento a Denver (Mighty Fine Productions e University of Colorado), il 20 a Omaha (Bemis Center), il 21 a Minneapolis (The Cedar), il 22 ad Amherst (The Drake), il 23 a Kittery (The Dance Hall).
Paolo Angeli in più occasioni ha ribadito che sua dimensione più congeniale per lui è quella dei live, in cui reinventa letteralmente la sua musica, cambiando ogni sera la scaletta e dando ampio spazio all’improvvisazione. Alla base dei live ci sarà un pot-pourri dei suoi ultimi tre album da solista (Jar’a, Rade, Nijar), caratterizzato da un approccio libero che include anche brani dei vecchi lavori discografici. Durante il tour saranno presentati in anteprima anche brani inediti che troveranno spazio nel suo nuovo album in studio la cui uscita è prevista a maggio, una summa delle potenzialità della chitarra-orchestra di Paolo Angeli, ma anche un momento in cui il musicista sardo ribadisce un uso non convenzionale della sua voce, traslata in un ambito onirico, materico e visionario.
Parte del tour americano è sostenuto dagli Istituti Italiani di Cultura di San Francisco e di Chicago. (aise)