“PINK. Donne del progetto grafico italiano”: a Washington e Filadelfia le prime due tappe della mostra
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WASHINGTON\ aise\ - Washington e Filadelfia sono le prime due tappe della mostra “PINK. Donne del progetto grafico italiano. Dalle origini alla contemporaneità”.
Ideata dal Centro di Documentazione sul Progetto Grafico di AIAP (AIAP CDPG), su incarico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la mostra, a partire da questo mese di febbraio, verrà esposta presso varie sedi internazionali.
I primi due appuntamenti in programma sono negli Stati Uniti e in occasione dell’Italian Design Day: a Washington presso l’Istituto Italiano di Cultura, dove la mostra sarà allestita dal 14 febbraio al 14 marzo, e a Filadelfia presso il Consolato Generale d’Italia, dal 12 al 26 febbraio. L’inaugurazione nelle due sedi è prevista oggi, 12 febbraio, in contemporanea.
Le storie delle arti e delle professioni sono state prevalentemente scritte in chiave maschile. Il progetto “PINK – Donne del Progetto Grafico Italiano. Dalle origini alla contemporaneità” ha ricostruito e mette in mostra le figure e i contributi di progettiste grafiche attive in Italia tra gli anni Quaranta del Novecento e i giorni nostri. Un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti per il contesto e la società italiana e non solo: dal boom economico, con nuovi prodotti, abitudini e ritualità, all’epoca della transizione, con la pervasività del digitale, la crisi dei valori e le continue incertezze.
“PINK. Donne del progetto grafico italiano. Dalle origini alla contemporaneità” intende evidenziare il contributo femminile all’evoluzione e allo sviluppo della professione e della cultura visiva italiana; e, più in generale, quanto poco sia stato riconosciuto il loro lavoro nell’ideazione di immagini iconiche, in alcuni casi entrate nell’immaginario di milioni di persone.
Interpreti come Anita Klinz, la prima art director italiana, Jeanne Michot Grignani, Brunetta Mateldi Moretti, Lora Lamm, Claudia Morgagni, Simonetta Ferrante o Adelaide Acerbi hanno contribuito al boom economico e all’affermazione del “Made in Italy” tanto quanto i loro colleghi uomini. Gli anni Settanta e Ottanta sono stati caratterizzati dall’impegno politico e dalla grafica di pubblica utilità, con personalità come Elisabetta Ognibene, Elena Green, Patrizia Pataccini o Michela Papadia. Gli anni Novanta e i Duemila, marcati dalla rivoluzione digitale e dalle nuove frontiere della comunicazione, vedono protagoniste figure come Ginette Caron, Cristina Chiappini, Claude Marzotto o Silvana Amato, prima donna italiana a entrare a far parte dell’Alliance Graphique Internationale, l’organizzazione internazionale che riunisce i più influenti graphic designer del mondo, e Laura Viale, con le sue copertine dei Millelire per Stampa Alternativa.
“PINK” presenta più di quaranta progettiste grafiche che hanno operato e continuano a lavorare in Italia, tra cui alcune delle vincitrici e selezionate nelle cinque edizioni di AWDA, l’AIAP Women in Design Award, il premio internazionale che AIAP, l’Associazione italiana design della comunicazione visiva, promuove dal 2012.
I materiali esposti e riprodotti in “PINK” provengono dai Fondi conservati presso AIAP CDPG, il Centro di Documentazione sul Progetto Grafico di AIAP o messi a disposizione dalle progettiste. AIAP CDPG è di fatto l’unico Centro, in Italia, specificatamente dedicato alla raccolta, conservazione, studio e valorizzazione dei materiali del progetto grafico.
Nell’osservare manifesti, libri, bozzetti, disegni, fotografie, non solo si possono vedere artefatti grafici in molti casi straordinari, ma anche vite di donne autonome, coraggiose e talentuose che conciliavano e conciliano vita professionale e privata, definendo dei modelli di riferimento che fino a oggi sono stati poco tratteggiati e discussi. (aise)