Riparte da New York il Tour negli Stati Uniti di Paolo Angeli

NEW YORK\ aise\ - La parabola artistica di Paolo Angeli si è intersecata più volte con gli Stati Uniti già a partire dai primi anni 2000, con numerosi concerti nei leggendari club della Downtown di New York, a contatto tanto con l’avanguardia di John Zorn (nei club The Tonic e The Stone), gli incontri con Pat Metheny e il movimento della free music afro americana (Vision Festival). Questo percorso si è rinnovato nel corso di quasi venticinque anni, con live emblematici in sale come la Carnegie Hall, il Kennedy Center, il SFJAZZ e importanti apparizioni nei format radiofonici Tiny Desk Concert NPR e New Sounds di NYC.
La voce più autorevole e indipendente della scena musicale contemporanea sarda affascina per la capacità di traslare la memoria musicale dell’Isola, con una visione avanguardista, che porta a rinnovare la tradizione, approdando a una ridefinizione dei confini del Jazz sperimentale mediterraneo.
Angeli si presenta ora nella culla del Jazz nord americano con un progetto triennale di tournée che già nella prima trance, tra il 2024 e marzo 2025, lo vedrà impegnato in ventiquattro concerti.
Il chitarrista ha iniziato il tour nel mese di marzo a San Francisco; prosegue il 29 maggio a New York con tre appuntamenti: i live per le Radio WNYC, la radio WFMU e quello al Francis Kyte Club (East Village, con il sostegno di Shardana USA). Il 30 sarà a Brattleboro (Espilon Spires), il 31 al Kittery Dance Hall e il 2 giugno a State College (PA) per il Rhoney Meade Festival.
Nella seconda metà di marzo 2025 Angeli sarà nuovamente negli Stati Uniti per la parte più intensa del tour, con 15 concerti consecutivi tra la costa est ed ovest, che coinvolgerà gli Stati di Illinois, New York, Washington, Oregon, Colorado, Nebraska, California, Maryland, Vermont, Pennsylvania, Georgia.
Il crescendo della sua produzione discografica da solista lo ha portato alla realizzazione in studio di album iconoclasti come22.22 Free Radiohead e, a seguire, il trittico Jar’a, Rade e Níjar (senza dimenticare Tra le Righe, colonna sonora commissionata dal Museo Nivola per l’esposizione di Isidro Ferrer). Un’intensa attività produttiva e una sintesi di un percorso dialettico, che ha trovato riconoscimenti importanti da parte della critica e ha permesso di arrivare alla candidatura ai Grammy Awards per tre anni consecutivi. Tuttavia, se la produzione in studio rappresenta una fascia importante per documentare la sua creatività, la dimensione più congeniale per conoscere e rimanere affascinati dalla chitarra orchestra a 25 corde di Paolo Angeli, è la dimensione live, aspetto che rende ogni suo concerto un’esperienza unica e irripetibile.
La musica di Paolo Angeli è sospesa tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, influenze nord africane, memorie dei canti tradizionali galluresi e logudoresi, pulsazioni flamenche. La sua notorietà coincide con l’invenzione della chitarra sarda preparata, strumento musicale insostituibile, che lo accompagna da quasi trent’anni nei suoi concerti a tutte le latitudini del mondo. (aise)